Andrea Camilleri si è spento la mattina del 17 giugno 2019 mentre si stava preparando per partecipare con la sua Autodifesa di Caino allo spettacolo del successivo 15 luglio alle Terme di Caracalla: la causa di morte fu un arresto cardio-respiratorio.
Camilleri in seguito fu trasportato in gravissime condizioni all'ospedale Santo Spirito di Roma, dove venne ricoverato con prognosi riservata nel reparto di rianimazione. Lo scrittore non riprese più conoscenza e morì esattamente un mese dopo, la mattina del 17 luglio 2019, all'età di 93 anni.
"Le condizioni sempre critiche di questi giorni si sono aggravate nelle ultime ore compromettendo le funzioni vitali" si lesse all'epoca nel bollettino dell'ospedale. "Per volontà del maestro e della famiglia le esequie saranno riservate. Verrà reso noto dove portare un ultimo omaggio".
Nella nota finale del suo centesimo libro, L'altro capo del filo, l'autore aveva dichiarato che il romanzo era "un Montalbano scritto nella sopravvenuta cecità": questo perché era stato costretto a dettare il romanzo alla sua assistente Valentina Alferj, "l'unica che sia in grado di scrivere in vigatese", non essendo più in grado di scrivere autonomamente. Andrea Camilleri è stato sepolto nel cimitero acattolico di Roma, dopo aver ricevuto un funerale strettamente privato, com'era suo desiderio.