Stasera Rai Premium ricorda il centenario della nascita di Alberto Sordi mandando in onda il film In nome del popolo sovrano. Serena Grandi, tra le protagoniste femminili della pellicola, ha ricordato gli scherzi dell'attore romano sul set del film diretto da Luigi Magni.
Molti ricordano Serena Grandi come protagonista di pellicole erotiche come Miranda e Desiderando Giulia, ma l'attrice bolognese ha ruoli più "casti" nei film diretti da Pupi Avati e Luigi Magni. Con Magni in particolare, l'attrice interpretò la cameriera Rosetta nel film In nome del popolo sovrano con Alberto Sordi. Parlando con brevenews.com, Serena Grandi raccontò alcuni aneddoti sugli scherzi di cui si rese protagonista l'attore romano sul set. "Eravamo sul set de In nome del popolo sovrano e ho riso fino alle lacrime grazie ad Alberto: prendeva perennemente in giro Luigi Magni, e proprio durante le riprese". La Grandi racconta il modo in cui Sordi di prendeva gico del regista: "Con le controscene: quando Massimo Wertmuller recitava, Alberto si piazzava di spalle e cominciava a sparare le frasi più strane e disarticolate, con noi meno esperti di lui concentrati per non perdere le battute".

Serena Grandi a quei tempi era uno dei sex symbol più desiderati e corteggiati ma Alberto Sordi non ebbe il tempo di flirtare con lei sul set: "mi corteggiò blandamente, limitato dalla presenza sul set di mio marito e mio figlio". Il marito, l'arredatore e antiquario Beppe Ercole, scomparso nel 2010, era molto geloso spiega l'attrice "per questo non lo avvertivo mai quando giravo una scena di nudo, altrimenti si precipitava da me".
Tra i protagonisti de In nome del popolo sovrano c'era anche Nino Manfredi, i due scherzavano spesso sul set: "_quando giravamo di sera e Alberto voleva chiudere per andare a casa, la frase classica era: 'Nino sbrigate che gli altri se stanno a magnà tutti i cornetti per la colazione'".