Il giorno prima incontriamo Paolo Sorrentino per le strade dell'East Village, in un negozio di dischi, in cerca di qualcosa. Un nostro caro amico lo aiuta a scegliere dei dischi che serviranno come ispirazione al suo prossimo film... E poi eccolo lì, seduto tra i suoi colleghi, con un'aria non curante, un po' cinica ma simpatica, a parlare del suo film, Le conseguenze dell'amore, "agli americani":
Scelga una scena del suo film e ci spieghi perchè.
Se dovessi scegliere una scena del mio film, sarebbe una scena che apparentemente non ha significato. Il cinema invecchia e mi piace sempre di più inserire fatti e momenti inutili nelle storie che racconto, perchè può non sembrare così al momento ma costruiscono qualcosa, restituiscono un ritratto a tutto tondo del personaggio.
Perchè ha scelto la Svizzera? Le conseguenze dell'amore è un film che fa del mistero e del segreto la sua essenza. La Svizzera è il luogo più misterioso e segreto che si possa immaginare... così come la mafia è l'organizzazione misteriosa e segreta per antonomasia.
É noto che l'idea per la sceneggiatura l'ha avuta nella hall di un albergo...
Sì, l'idea del film è nata nella hall di un albergo: ero in Brasile ma avrei potuto trovarmi in qualunque altro posto del mondo, mi trovavo lì per un festival... evidentemente più noioso di altri se il bar dell'albergo era da me considerato un posto interessante! Osservavo degli uomini d'affari accanto a me: mi sono divertito a pensare e costruire la loro biografia. Poi ho immesso la mafia in ciò che immaginavo...
Cosa pensa dei festival cinematografici? Che importanza rivestono per la promozione di un film?
Essere scelti ad un festival è motivo di gioia ma non bisogna essere ingordi e voler vincere ad ogni costo. I Festival aiutano film come il mio, che non è interpretato da attori che riempiono le sale solo con il loro nome. Altri film non hanno alcun bisogno di andare ai festival.