La tredicesima edizione di MasterChef Italia, il programma Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, è giunta al termine dopo una serata finale ricca di tensione e adrenalina. Sara, Michela, Eleonora e Antonio hanno dovuto dare il massimo davanti ad una Mistery Box che li ha costretti a riaffrontare un loro fallimento: gli ingredienti da utilizzare erano, infatti, quelli di una preparazione che durante il percorso nello show non era riuscita come avrebbero voluto. A seguire i concorrenti uno chef che ha conquistato tre stelle Michelin: Andreas Caminada del Ristorante Schloss Schauenstein in Svizzera, che ha prima portato ingredienti da aggiungere alla preparazione della prima prova e poi ha chiesto di replicare tre suoi piatti, ricette complesse che promuovono il connubio di sapori e consistenze. A dover abbandonare la cucina dello show ad un passo dallo step finale è stata Sara, una concorrente cresciuta moltissimo nelle varie settimane di prova e che ha dimostrato ampiamente di poter fare grandi cose anche in futuro.
I tre concorrenti rimasti hanno poi avuto finalmente l'occasione di presentare a Bruno Barbieri, Antonino Cannavacciulo e Giorgio Locatelli tre menù interamente pensati da loro: percorsi culinari che servono a raccontare il proprio essere e il proprio percorso di vita. Dopo una lunghissima e ultima prova, quindi, a trionfare, con un menù all'insegna delle contaminazioni con la cucina orientale, è stata Eleonora che durante l'intero corso di MasterChef ha dimostrato di avere un palato in grado di riconoscere e abbinare i sapori con audacia, stile e consapevolezza.
Eleonora tra nuove consapevolezze e progetti
La prima a presentarsi davanti ai giornalisti è stata Eleonora Riso che, visibilmente emozionata, ha ripercorso gli incredibili momenti di una finale ad alto tasso di adrenalina: "MasterChef è stata una montagna russa, non c'è stato un secondo uguale all'altro, in ogni momento c'era un picco di emozioni differenti. Un delirio e ci sta tutto! Il mio menù è stato un rischio, non volevo proprio raccontare me ma stupire e divertire che è la cosa più bella di quando mangi qualcosa di nuovo. Tutto è partito dal mochi, dolce di origine giapponese, ma per me è così, ogni cosa che penso mi arriva a caso, all'improvviso." Eleonora Riso, pur avendo sempre dimostrato estro e capacità, durante la competizione ha attraversato dei momenti di incertezza:"Anche nei momenti di difficoltà non ho mai voluto mollare veramente ma più volte ho pensato di non farcela. Ad esempio nella sconfitta in esterna o nella sfida con la pasta. I giudici sono stati incredibili, non credevo di vedere tanta umanità, poi ho instaurato questo rapporto assurdo con lo chef Cannavacciuolo, i suoi sguardi erano sempre significativi, mi ha aiutato tanto."
Per quanto riguarda il futuro la vincitrice sembra aver deciso i prossimi passi: "Per ora seguo l'onda poi getterò le basi per il mio progetto incredibile. Vorrei andare a vivere in campagna e coltivare quello spazio per accogliere le persone e avere animali. I soldi del premio vorrei investirli per ampliare il gruzzoletto e poi investirlo nell'obiettivo finale per il quale mi servono più soldi, è ambizioso." Eleonora ha poi espresso quella che è la sua idea di sostenibilità, un concetto che passa per la cura verso le materie prime: "Per me la vera svolta, anche etica, viene dall'acquisizione di una vera consapevolezza di quello che mangiamo e come lo mangiamo. Se abbiamo veramente un legame con il cibo anche l'etica e la riduzione degli sprechi risulta quasi un fatto scontato." In uscita l'8 marzo ci sarà anche il suo libro di ricette: "Nel libro c'è un po' quello che è il mio sperimentare in cucina: è un percorso di conoscenza e di prova, ci sono i miei esperimenti. Di base è un po' un viaggio con la mente in giro per il mondo, c'è una ricerca di sapori ed è ganzo, giusto?"
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Gli obiettivi dei finalisti
Anche gli altri finalisti, però, in questo periodo non sono stati con le mani in mano e a dimostrarlo è Sara: _ "Ho iniziato stamattina la prova in una cucina professionale e mi sento bene, è super emozionante e credo proprio di volerlo fare tutta la vita. Penso che il punto di svolta si astata l'esterna in Toscana: essere riuscita a guidare una brigata mi ha dato una spinta incredibile, oltre che me stessa sono stata in grado di portare altre persone alla vittoria. Lì ho iniziato a cambiare mentalità e anche il duello con Deborah mi ha dato tantissima, sapevo di avere accanto una persona molto valida e sapevo di non poter essere da meno." Michela, invece, ha ribadito più e più volte di voler lavorare in modo da poter valorizzare al meglio i prodotti del suo territorio, l'Alto Adige, sia attraverso i contenuti proposti nel suo blog che facendo esperienza in una cucina professionale: "Sono uscita da questa esperienza con più consapevolezza. La consapevolezza di guardare gli alimenti e capirli, mi sono messa a studiare per comprendere i sapori. Ora voglio dare ancora di più, posso fare di più e posso fare meglio."_
Antonio è forse il concorrente che durante tutto il corso dello show ha vacillato meno degli altri: sempre concentrato e preciso ha mostrato la sua determinazione nel voler cambiare il suo percorso di vita tornando in pianta stabile nel nostro pese dopo una parantesi lavorativa in Germania: "Il progetto resta quello di trasferirmi in Italia. Spero che MasterChef mi darà l'opportunità di lavorare in una cucina. Nel programma ho sviluppato una maggiore consapevolezza. Se entri appassionato, più voglia hai e più apprendi. Impari a rispettare l'ingrediente, a non fare scarto e io voglio diventare sempre più bravo."