Nove concorrenti sono rimasti per contendersi il titolo di MasterChef Italia della tredicesima edizione del programma di Sky prodotto da Endemol Shine Italy, ed inevitabilmente l'asticella si alza notevolmente. Agli aspiranti chef si richiede, ora più che mai, di dimostrare di avere consapevolezza della tecnica, e allo stesso tempo di costruire dei piatti gradevoli alla vista e al gusto. Proprio per questo il tema della Mistery Box riguardava i colori, ovvero il realizzare dei piatti tanto buoni quanto colorati che ha portato alla vittoria della Golden Pin l'agguerritissima Michela. Primo ospite della serata Pierluigi Roscioli, maestro di lievitazione dell'Antico Forno Roscioli di Roma che ha proposto una prova piuttosto complessa: impastare e creare pizze buone e creative che rispettassero gli alti standard richiesti. A prendere il grembiule nero che impedisce l'uscita in esterna è stato Marcus: la sua pizza con l'ananas presentava problemi di cottura e lievitazione.
L'esterna ha visto come assoluta protagonista la cottura all brace ed essendo la prova realizzata a Foiano della Chiana (Arezzo), l'ingrediente principale è stato la carne di Chianina, razza bovina eccellenza del territorio toscano. A ideare il menù lo chef stellato Errico Recanati, una stella Michelin al ristorante Andreina a Loreto. Al Pressure Test Eleonora, Marcus, Deborah, Niccolò e Antonio hanno dovuto ricreare una ricetta letta su una recensione negativa lasciata online. Ad avere la peggio è stato di nuovo Marcus Agerstroem, concorrente di origine svedese che, purtroppo, non è riuscito a riprendersi dopo la delusione della prova con i lievitati.
La barriera linguistica
Abbiamo avuto modo di chiedere proprio a lui come è stata questa esperienza nello show: "Ho imparato tanto da Masterchef Italia. È stato molto difficile parlare italiano e sopratutto farlo in pubblico, davanti tutta l'Italia. Qualcuno ha detto che non avevo coraggio, ero molto timido, ma per me in quella situazione era molto difficile. Sono stato però contento perché sono stato più forte delle mie paure, ho imparato a credere in me di più. Anche per quanto riguarda la cucina ho imparato tanto, ho usato tanti ingredienti che non avevo mai visto." Per quanto riguarda le difficoltà incontrate l'ex concorrente ha ribadito diverse volte come la lingua abbia influito molto sulla sua permanenza nello show: "La barriera linguistica ha influito tantissimo: avevo difficoltà a spiegare il mio piatto, come avevo lavorato i vari ingredienti. Mentre cucini i giudici poi vengono a parlarti e questo per me era difficile, mi richiedeva più tempo in quanto dovevo pensare le mie risposte."
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Il rapporto con i giudici
Il rapporto con i giudici, invece, si è rivelato per Marcus più che positivo: "La prima volta nella Masterclass avevo paura di Cannavacciuolo, ma quando poi mi sono trovato lì ho capito che lui ha un cuore enorme ed è una persona bellissima, riesce a dirti delle cose molto belle, a tirarti su e a farti sentire forte e più rilassato. Barbieri, invece, mi piace perché riesce a guardarti negli occhi e a spaventarti ma con il sorriso, penso lui sia molto umano. È stato poi piacevole incontrare Locatelli perché parla inglese e con lui mi sentivo più a mio agio. Tutti noi concorrenti avevamo molto rispetto per loro." Un rispetto che poi si è esteso anche ai diversi chef ospiti del programma, primo tra tutti Alex Atala che sembra aver colpito in positivo molti dei concorrenti che fino ad ora abbiamo intervistato, sorpresi dal suo estro così come dalla sua gentilezza e fermezza: "Il piatto che ho proposto allo chef Atala è stato uno dei momenti migliori, lui sa farsi voler bene da tutti, ero contentissimo di quel piatto."
E a proposito di esperienze positive Marcus ha poi aggiunto: "È stata una bellissima esperienza anche quando ho cucinato con Alberto, mi piace molto lui come persona e il suo modo di cucinare, ha un tocco anche nordico nella sua cucina: è minimalista e semplice. Mi sono piaciute anche molto le esterne." Per quanto riguarda la pizza con l'ananas che gli è costata il grembiule nero l'ex concorrente a tenuto a precisare il vero intento dietro la sua, purtroppo, non ottima preparazione: "Non sono risentito per l'ananas in particolare, ma per aver purtroppo fatto una pizza non riuscita in generale. Quello che volevo dire con la pizza con l'ananas era di accettare anche le differenze, senza essere troppo rigidi."