La tredicesima edizione di MasterChef Italia entra veramente nel vivo. Il programma di cucina Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, è di nuovo appuntamento fisso del giovedì sera su Sky Uno (ma anche disponibile on demand e in streaming su NOW), che sta infiammando l'animo di tutti gli appassionati di cucina con una serie di prove man mano sempre più complesse, dove una buona idea e la tecnica possono fare la differenza. È stato il caso della prima Red Mistery Box che ha decretato il ritorno di Davide Scabin, già giudice ombra alle selezioni e che qui ha chiesto agli aspiranti chef di dare sfogo alla loro creatività cercando di giocare con un ingrediente comune come un uovo. A meritare la Golden Pin per la migliore idea è stata Deborah che ha così potuto appuntare sul grembiule la sua seconda spilletta.
Compito della migliore era anche scegliere il peggiore della prova e il nome fatto da lei è stato quello di Andrea. I giudici, invece, hanno segnalato quello di Settimino che ha creato un piatto troppo semplice, quello di Alberto che non ha saputo dare forma al suo pensiero, Kassandra con la presentazione di un piatto pasticciato e Filippo che è "uscito fuori strada" nel preparare la sua creazione. A salvarsi solo Alberto, gli altri quattro concorrenti hanno dovuto affrontare il Pressure test dove ad avere la peggio è stato Andrea che non è riuscito a convincere i giudici, fallendo la cottura della crema di topinambur da lui proposta. La prova in esterna ha testato un nuovo campo: quello della cucina salutare. Le brigate, capitanate da Kassandra e Niccolò, hanno dovuto preparare un pranzo di tre portate per un gruppo di sportivi e quindi cercare di mantenere un equilibrio tra gusto e salute. A vincere la brigata di Kassandra che in questo modo ha mandato alla prova successiva diversi dei concorrenti più quotati dello show, messi in difficoltà dalla preparazione del calamaro ripieno. Ad uscire è stato Alberto che ha dimenticato di pulire il cefalopode appena servito, lasciando così la sabbia all'interno della preparazione.
L'uscita dallo show
Abbiamo avuto modo di parlare di tutto questo con Andrea e Alberto per capire in che modo l'esperienza di Masterchef Italia abbia cambiato il loro modo di stare in cucina ma sopratutto loro come persone: "Ho cercato di affrontare le prove con umiltà e una pazienza che non sapevo di avere. Ho voluto mettere un lato di me che ho sempre avuto paura di mostrare e ho sempre nascosto: quello sensibile, più umano. La resilienza c'è stata: anche se nelle prove sono spesso inciampato ho avuto la non capacità di rimettermi in piedi per affrontare quella successiva" dice Andrea continuando poi il discorso con un ringraziamento: "Ringrazio gli chef per aver apprezzato questo lato umano nella competizione, ho cercato sempre di non fare il compitino e proporre delle cose anche un po' 'per aria' ma osando."
Alberto, invece, era di sicuro uno dei volti più quotati dello show e la sua eliminazione ha molto colpito pubblico e compagni di avventura: "I primi momenti dopo l'eliminazione sono stati negativi, l'ho vissuta male. L'errore è stato grave, in quel momento ho avuto una disattenzione pazzesca e mi dispiace tantissimo. Avevo la penalità e qualche minuto in più mi sarebbero forse serviti per accorgermi dell'errore. In questa nottata ho ricevuto una marea di messaggi di apprezzamento, aspettano che apra il mio ristorante e di questo sono grato."
MasterChef Italia: un'esperienza indimenticabile per Valeria e Nicolò
Le difficoltà della gara
Nella competizione molto spesso la tensione e l'emozione giocano brutti scherzi e proprio per questo abbiamo chiesto ai due ex concorrenti quale secondo loro fosse il "nemico" peggiore in quella situazione: "Ovviamente parlo esclusivamente per me, ma il mio peggior nemico è stato me stesso" dice subito Andrea: "Tutto quello che avevo dentro di me mi ha portato a non esprimermi al meglio: avevo la paura di non essere abbastanza, di essere banale e questo mi ha portato a fare degli errori. Poi avevamo una soggezione enorme davanti a questi chef stellati, tutti volevamo arrivare in fondo avendo paura di fallire. Il peggior nemico di Andrea è stato Andrea."
Per Alberto, invece, sembra aver influito maggiormente il poco tempo a disposizione per progettare i piatti da proporre e l'incertezza che accompagnava l'inizio di ogni prova: "il mio nemico è stato il non sapere prima l'argomento della prova o gli ingredienti. Sono abituato a progettare un piatto per giorni, bilanciando ad esempio acidità e dolcezza. Non sapere dove saremmo andati per l'esterna, la mistery mi ha messo in difficoltà. Pensavo già all'impiattamento e poi ad assimilare gli ingredienti. Comunque non ricevere tantissime critiche mi ha reso fiero."