MasterChef Italia, lo show Sky Original prodotto da Endemol Shine Italy, raggiunge un traguardo importante che lo consacra nell'olimpo dei programmi culinari più longevi della televisione. La puntata numero 300, infatti, rende omaggio a ben tredici edizioni e altrettanti anni in cui l'alta cucina è entrata nella quotidianità del pubblico. Questo talent show ha contribuito più di altri a cambiare l'idea che la popolazione ha della cucina, oltre che regalare tormentoni mai finiti nel dimenticatoio, primo tra tutti l'iconico "Vuoi che muoro?" che Joe Bastianich ha pronunciato nella terza edizione. Ed è stato proprio lui a comparire davanti agli aspiranti chef che, dopo una Mistery Box che richiamava quella dell'inizio della prima edizione, hanno dovuto cucinare tre piatti ispirati al passato, presente e futuro della ristorazione dell'ex giudice. Farina di grilli, alghe e ingredienti innovativi per il futuro, Smash Burger per il presente e spaghetti al nero di seppia per il passato, piatto che purtroppo si è rivelato il più insidioso, mettendo in pericolo tutti i concorrenti a cui era stato assegnato. Ad avere la peggio sono stati Alice e Lorenzo: la prima a causa della cattiva gestione del tempo nella cottura della pasta, il secondo per non aver usato correttamente il nero di seppia.
Dopo la tristezza e lo scoramento a seguito della doppia eliminazione è stato il momento di accogliere un ospite che ha sempre dimostrato di essere presenza temuta e fondamentale dello show: Iginio Massari, questa volta insieme alla figlia Debora Massari, anche lei chef, pasticciera e imprenditrice. La prima prova ha messo in difficoltà i concorrenti con un pan di spagna meringato che si è rivelato particolarmente insidioso, mentre la seconda prova ha visto come assoluta protagonista la ciliegia. Ad abbandonare la cucina di MasterChef è stato Filippo, il cui dolce non ha convinto né per gusto né per presentazione.
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Un traguardo importante per concorrenti e show
Avendo la possibilità di fare qualche domanda agli eliminati di questa settimana abbiamo cercato di capire qualcosa in più di loro e di come hanno vissuto questa uscita durante un traguardo così importante. Alice Scaffardi ha iniziato questa avventura in un momento nel quale era alla ricerca di una sua strada e dell'episodio di ieri ha detto: "Rimane l'amaro in bocca, sono uscita in un momento cruciale ma almeno è successo in una puntata importante. Un mondo senza MasterChef sarebbe stato più triste, non avrei forse scoperto la mia passione per la cucina. Sono felice di aver fatto questa esperienza, mi ha indirizzato verso un futuro migliore."
Avevamo infatti anche chiesto agli ex concorrenti chi sarebbero ora se il programma non fosse mai esistito e Lorenzo Silvidio non ha avuto dubbi: "Sarei stato ancora un ragazzo alla ricerca della propria strada, anche se questa è sempre stata una passione che non avevo fino ad ora avuto il coraggio di intraprendere." Anche Filippo Baldo ha ammesso che senza Masterchef Italia la sua vita sarebbe stata molto diversa da quella che è ora: "Senza MasterChef sarei nello studio di architettura e avrei mollato questo grande sogno che, come avete sentito, non era solo mio ma anche di mio fratello." L'aspirante chef ha poi aggiunto: "È stato un onore aver partecipato, c'è tristezza ovviamente ma uno degli obiettivi era centrare la top 10 e ci sono riuscito, quindi mi reputo soddisfatto."
Un gioco di strategia
Oltre ad essere un cooking show, MasterChef è una competizione durante la quale i partecipanti tentano di gettare le basi per una futura vita professionale in campo culinario. Proprio per questo i tre concorrenti hanno ribadito diverse volte l'importanza della strategia durante la permanenza nella cucina più famosa d'Italia. Alice, infatti, ha detto più volte che se potesse tornare indietro sceglierebbe di giocare meglio le sue carte: "Di solito vedo sempre il buono in tutti e proprio per questo non ho mai percepito sentito lo show come un gioco di strategia. Sono stata forse poco furba, a volte bisogna essere strateghi, non è una cosa negativa. Sono comunque rimasta amica con tutti, non sono arrabbiata con Michela."
Lorenzo, invece, ha avuto modo di bilanciare spontaneità e strategia: "Nella mia vita sono sempre stato un calcolatore ma la componente umana è sempre venuta prima. Nella Masterclass sono sempre stato me stesso, le strategie erano qualcosa in più." Di diverso approccio si è rivelato Filippo che si è pentito di non aver osato un po' di più: "La strategia mi avrebbe aiutato, tornassi indietro, proverei a giocare da stratega ma sono sempre stato me stesso, sono una persona determinata e ne vado da sempre orgoglioso."