La storia discografica della serie televisiva americana Glee inizia con Glee: The Music, Volume I, prima raccolta di canzoni eseguite dal cast del serial, ovverosia quelle incluse nei primi nove episodi della stagione del debutto.
L'album è stato pubblicato nel novembre 2009, a poche settimane dal lancio dello show, ed ha riscosso immediatamente notevole successo, raggiungendo il quarto posto nella Top 200 di Billboard. Tanto bastò ai giovani interpreti per divenire star, e a Glee per raggiungere lo status di cult.
Dietro le quinte del fenomeno musicale, Ryan Murphy (che poi è anche il creatore della serie) ha pianificato, forse inconsapevolmente, un modo rivoluzionario di fruire la musica pop: si prendono un po' di classici e qualche brano contemporaneo, li si fanno reinterpretare a degli eccellenti giovani esecutori (i protagonisti stessi dello show), in alcuni casi vengono riarrangiati, in qualche felice caso si costruiscono dei mash-up, e si confezionano dal nulla album in grado di vendere milioni di copie in tutto il mondo.
E' vero che raramente le esecuzioni superano qualitativamente gli originali, è vero che si tratta di prodotti assolutamenti derivati come è nella natura delle cover (per il momento, infatti, non è stato proposto alcun brano originale), ma è pur vero che molti autori grazie all'exploit di Glee hanno conosciuto un nuovo insperato rilancio, riuscendo a piazzare nelle chart internazionali i propri vecchi dischi e magari provvedendo immediatamente ad immettere sul mercato dei greatest hits per sfruttare l'onda lunga prodotta dalla serie televisiva, come accaduto ai Journey, band che oramai da anni era caduta in un inesorabile oblio, che hanno fornito a Glee la sua canzone-simbolo Don't Stop Believin'.
Ma vale anche il processo inverso, con superstar quali Madonna, Lady Gaga e Britney Spears che, conquistate dai ragazzi di Murphy, hanno contribuito, come vedremo analizzando il resto delle colonne sonore, alle fortune dello show.
La presenza di canzoni dell'ex icona adolescenziale Avril Lavigne, della superstar Celine Dion e del rapper di colore Young MC, che nel 1989 si aggiudicò il primo Grammy Award come Best Rap Recording, allargano ulteriormente il potenziale bacino d'utenza della compilation.
Altri brani meno noti dalle nostre parti sono No Air di Jordin Sparks, vincitrice di un'edizione del reality American Idol, e Defying Gravity dal musical Wicked, famosa nell'interpretazione teatrale di Idina Menzel, guest star di alcuni degli episodi successivi di Glee.
Fra gli esecutori spiccano per numero di performance le presenze di Lea Michele (la Rachel Berry della serie, con cinque canzoni) e Matthew Morrison (il 'professor' Schuester, presente in tre brani), oltre a più tracce cantate dall'intero cast sotto lo pseudonimo di New Directions, il nome del coro della fittizia McKinley High.
Siamo di fronte a un disco che, più che una semplice compilation di cover, va considerato nel suo legame alla messa in scena e al plot della serie; elemento che non bisogna mancare di tenere in considerazione quando si parla di musical, genere di cui Glee è la più moderna e popolare incarnazione.