Fumettista e scrittore statunitense noto per essere il papà di Thanos, uno dei personaggi più interessanti dell'universo Marvel, nonché sceneggiatore delle storie di "genere cosmico", responsabile del rilancio di personaggi come Captain Marvel e Adam Warlock: Jim Starlin è al Lucca Comics and Games 2019 per partecipare a incontri con stampa e pubblico e parlare del suo lavoro che tanto ha influenzato (e influenza tutt'ora) il Marvel Cinematic Universe.
Jim Starlin, che ha iniziato a lavorare per l'industria dei fumetti negli anni '70 come rifinitore di matite su The Amazing Spider-man, ha ben presto fatto carriera, Roy Thomas, infatti, vedendo in lui del talento gli affida un personaggio allora sull'orlo del fallimento: Captain Marvel, che permette a Jim di debuttare ufficialmente nel '73. Dopo varie incursioni nel mondo DC, nel 2006 annuncia la rottura definitiva con la Marvel per dedicarsi maggiormente alle graphic novel e al fumetto indipendente. Durante il Press Café con i giornalisti ha parlato proprio di questo: del suo percorso, personale e artistico, delle sue esperienze e modo di pensare, ma soprattutto del personaggio che più di altri lo ha reso famoso, quel Thanos, poliedrico Villain dei fumetti, portato su grande schermo da Josh Brolin.
Dalle droghe a Martin Scorsese, le influenze su un artista
Durante i quasi 40 minuti di conferenza molte domande hanno indagato la fonte dell'incredibile creatività che Jim Starlin ha dimostrato negli anni: "Tutto influenza un artista, in particolare gli anni '70 erano un periodo di grande sperimentazione: c'era l'artista Peter Max e Martin Scorsese che iniziava a fare i suoi film. Che tu sia disegnatore o sceneggiatore ti imbevi di tutto quello che hai intorno, e poi c'erano le droghe!" Continua poi dicendo: "Anche le vostre domande di ora influenzeranno il mio lavoro futuro, alcune cose che abbiamo intorno scuotono più di altre, però è difficile stabilire tra questo miscuglio di influenze quale sia l'evento più importante, il più fondamentale." L'autore ha poi raccontato: "Ho fatto una scuola cattolica con delle suore piuttosto feroci, poi ho iniziato il servizio militare, quindi per i primi 21 anni della mia vita mi sono trovato a resistere all'autorità. Il mio scetticismo nei confronti dell'autorità (religiose e non) è così cresciuto e questo si riflette sicuramente anche nel mio lavoro."
L'importanza e il legame con Thanos
Jim Starlin può essere considerato come il padre di uno dei personaggi più interessanti del fumetto supereroistico e, a riguardo, ha parlato parecchio della sua creatura, Thanos, non tralasciando il ruolo dell'etica dietro ad i suoi personaggi: "Io non credo nei villains e negli eroi, non mi piace categorizzare i personaggi, nessuno dei miei personaggi è mai stato veramente cattivo o veramente buono. Per quanto riguarda Thanos, ad esempio, è di sicuro una minaccia per l'universo ma ha anche salvato l'universo altrettante volte, quindi, questa divisione in buoni e cattivi non mi piace."
Alla domanda sul perché il ritorno costante negli anni a Thanos e Adam Warlock: "Thanos è stato il primo personaggio che io abbia mai creato, poi mi sono occupato di Captain Marvel, Silver Surfer, Adam Warlock, ma alla fine continuavo a tornare a Thanos perché sostanzialmente era la mia creatura, il mio bambino. Quando videro che gli albi che vendevano di più erano quelli con Thanos la Marvel mi permise di fare quello che volevo, ovvero tornare a questo personaggio. Per quanto riguarda Adam Warlock chi potrebbe resistere a lavorare su uno schizofrenico, paranoide con tendenze suicide?"
Il cinema secondo Jim Starling
Insidiosa la domanda sull'errata attribuzione di Thanos a Stan Lee: "Non lascio che l'ignoranza mi disturbi. Mi reputo incredibilmente felice dei miei personaggi: Thanos, Gamora, Drax e l'Infinity Gauntlet sono in questi grandi film che hanno fatto degli incassi pazzeschi, non mi risulta che Ghost Rider, ad esempio, abbia mai fatto questo" Alla domanda se si fosse sentito infastidito dall'adattamento cinematografico del suo lavoro Starlin ha risposto con sincerità: "Chiunque abbia un proprio lavoro adattato per il cinema, specialmente da una major, e pensa che questo lavoro rimanga uguale al suo è uno sciocco. C'è anche un problema di diritti, perché buona parte dei personaggi che appaiono nell'Infinity Gauntlet Book appartiene alla Fox e Marvel non poteva utilizzarli. Prima di arrivare ad Avengers: Endgame ci sono stati 18 altri film, quindi questo mondo e questi personaggi si sono evoluti in maniera diversa dai fumetti. Devo per forza guardare a questi prodotti come a qualcosa di diverso perché altrimenti diventerei pazzo." Continua poi da solo il discorso aggiungendo: _"I film Marvel mi sono piaciuti, specialmente l'adattamento di Thanos fatto da Josh Brolin, pensavo sarebbe stato solo un voice over e invece l'interpretazione di Josh mi ha molto convinto e adesso non riesco a immaginare nessun altro nei panni di Thanos. Volete sapere se mi è piaciuto fare un cameo in Endgame? Certo!"
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