Ora che Ironheart si è conclusa - dopo solo due settimane: trovate già tutti e sei gli episodi su Disney+ - possiamo parlare più approfonditamente dei personaggi apparsi in questa nuova serie TV, praticamente tutti nuovi (o quasi) nel Marvel Cinematic Universe. A parte Riri, ovviamente, che è già apparsa in Black Panther: Wakanda Forever. E il professor Wilkes del MIT... Ve lo ricordate? Era quello che aspettava Tony Stark dietro le quinte all'inizio di Captain America: Civil War.

Ironheart, in effetti, è una serie profondamente radicata nell'universo multimediale condiviso dei Marvel Studios. E anche più del previsto: nel corso della serie, i personaggi fanno riferimento a film neanche troppo recenti come Iron Man e Doctor Strange. Ma la showrunner Chinaka Hodge è riuscita a restare fedele ai fumetti, trovando così una via di mezzo tra i fan del cinema e i fan della carta stampata. Ecco cosa
Riri Williams

La protagonista della serie, interpretata da Dominique Thorne, ha fatto il suo esordio nel Marvel Cinematic Universe con Black Panther: Wakanda Forever. In quel film, la geniale Riri diventa il bersaglio di Namor, sovrano di Talokan, avendo costruito un rilevatore di vibranio. Shuri riesce a salvare Riri dal nemico e la ragazza si unisce alla guerra con un'armatura di sua invenzione. Alla fine del film, Riri torna negli Stati Uniti senza armatura ma con l'automobile che aveva perduto completamente restaurata. Nella serie TV abbiamo scoperto che quest'auto era appartenuta al suo patrigno Gary, rimasto ucciso in una sparatoria sotto gli occhi di Riri.

Nei fumetti, il personaggio creato da Brian Michael Bendis e Mike Deodato appare per la prima volta nella collana Invincible Iron-Man del 2016. Riri è una ragazza prodigio che frequenta il MIT e vive a Chicago con sua madre Ronnie e il patrigno Gary. Durante un picnic, un uomo spara sui passanti, uccidendo Gary e la migliore amica di Riri, Natalie. Riri costruisce quindi un'armatura simile a quella di Iron Man con alcuni scarti trovati al MIT e compie alcune imprese eroiche che attirano l'attenzione di Tony Stark proprio mentre scoppia la seconda Guerra Civile dei supereroi: nel corso di questa storia, Tony resta apparentemente ucciso da un attacco di Captain Marvel, ma trasferisce la sua coscienza in un'Intelligenza Artificiale che accompagna i primi passi di Riri nel mondo dei supereroi. In seguito, Pepper Potts autorizzerà Riri a utilizzare il laboratorio di Tony per costruire una nuova armatura quando non frequenta il MIT o combatte nella squadra di giovani supereroi che si fanno chiamare i Campioni.
Natalie / N.A.T.A.L.I.E.

Nella serie TV, Riri programma un'Intelligenza Artificiale di supporto facendosi scansionare le onde cerebrali proprio mentre sta ripensando alla sua amica Natalie Washington: per questo motivo l'IA assume l'aspetto, il carattere e i ricordi condivisi della defunta ragazza, assumendo il nome N.A.T.A.L.I.E. (che sta per Neuro Autonomous Technical Assistant and Laboratory Intelligence Entity). Natalie aiuta e consiglia Riri per tutta la serie, scomparendo poco prima dello scontro finale con Hood quando Zelma incanta la nuova armatura di Riri (presumibilmente il prezzo da pagare per la magia). Nel finale della serie, però, una rediviva Natalie ricompare nell'officina di Riri mentre quest'ultima mostra i segni del patto con Mefisto che sembrerebbe averla riportata in vita.

Nei fumetti, la storia di Natalie - scritta da Eve Ewing - è molto simile, ma Riri la inventa nel suo laboratorio personale del MIT: il programma cui stava lavorando scansiona le sue onde cerebrali durante una lunga conversazione a cuore aperto con Xavier King, vicino di casa e amico d'infanzia di Riri. L'Intelligenza Artificiale assume quindi le sembianze di Natalie, come se fosse cresciuta di due anni dopo la sua morte. Nei fumetti, Xavier e Natalie non sono fratello e sorella come nella serie TV.
Zeke Stane

Nella serie TV, Alden Ehrenreich interpreta Joe McGillicuddy, un nevrotico trafficante d'armi che si scoprirà essere Ezekiel Stane, figlio di Obadiah Stane, il CEO delle Stark Industries che, interpretato da Jeff Bridges, tentò di uccidere Tony Stark nel primissimo Iron Man. Zeke ha una visione totalmente opposta della tecnologia rispetto a suo padre, del quale conosce le attività criminali nascoste al grande pubblico, e sebbene aiuti Riri nella prima metà della serie, poi si unisce a Hood e la combatte con degli impianti cibernetici che gli conferiscono abilità sovrumane e poteri elettrici. Nel finale, Riri e Zeke si riconciliano.

Nei fumetti, Zeke è un super criminale fatto e finito, un enfant prodige che vende armi e tecnologia al miglior offerente e ha le mani in pasta in praticamente ogni associazione malavitosa. Creato da Matt Fraction, appare per la prima volta nella serie The Order del 2008 e da allora perseguita Tony Stark, reo di aver causato la morte di suo padre Obadiah. Procurandosi la tecnologia Stark, Zeke usa l'ingegneria inversa per costruire protesi cibernetiche che potenziano il suo ipotalamo, riducono il consumo di calore corporeo e gli consentono di emetterlo sotto forma di energia.
Zelma Stanton

Zelma è stata una delle più grandi sorprese della serie TV. Interpretata da Regan Aliyah, compare per la prima volta nell'episodio 4: è la figlia di Madeleine, un'amica di Ronnie che possiede un grande negozio di dolci a Chicago, ma che in realtà scopriamo essere una ex apprendista di Kamar-Taj, che ha lasciato dopo essere rimasta incinta di sua figlia. Zelma è un'aspirante maga che possiede una vasta conoscenza delle arti magiche e della mitologia soprannaturale, grazie agli insegnamenti di sua madre e alla sua curiosità. Sarà lei a scoprire la natura della cappa di Hood e a incantare l'armatura di Riri prima dello scontro finale.

Nei fumetti, Zelma appare per la prima volta nel 2015 in un albo della collana Doctor Strange scritto da Jason Aaron e disegnato da Chris Bachalo. Questa versione è una libraia del Bronx che, infettata da un parassita magico chiamato larva mentale (menzionata anche nella serie TV), si rivolge allo Stregone Supremo per essere guarita. In seguito, Zelma e Strange vivono diverse avventure che convincono lo stregone ad affidarle la sua biblioteca personale e a prendersi cura dei giovani studenti della sua Strange Academy a New Orleans.
Hood

L'antagonista principale di Riri Williams nella serie TV si chiama Parker Robbins, soprannominato Hood per via della cappa che porta sempre sulle spalle e che gli conferisce poteri soprannaturali come l'invisibilità e il teletrasporto. Hood ha messo insieme una banda di piccoli criminali - reclutando anche Riri - con cui mettere a segno dei colpi apparentemente slegati ma che hanno uno specifico obiettivo: la fortuna di suo padre, un riccone che lo ha abbandonato quando aveva 12 anni, tagliando ogni rapporto. Negli ultimi episodi della serie scopriamo che Parker è stato precettato dal demone Mefisto, che gli ha offerto il potere della cappa in cambio della sua anima. Nel finale della serie, Parker sopravvive allo scontro con Riri ma, perduta la cappa, chiede un aiuto "supremo" a Zelma nella scena dopo i titoli di coda.

Nei fumetti la storia di Hood - creato da Brian K. Vaughan per la collana The Hood del 2002 - ricorda vagamente quella della serie TV. Il padre di Hood è un socio di Kingpin ma, dopo la sua morte, Parker si dà al crimine, seppur con le buone intenzioni di aiutare la madre malata. Durante un colpo in compagnia dell'amico John King, Parker si imbatte in un demone Nisanti che riesce a uccidere e a cui ruba cappa e stivali, scoprendo che gli conferiscono poteri di invisibilità e levitazione. Inizialmente Hood è tratteggiato come una sorta di antieroe ma col passare del tempo gli autori Marvel lo hanno paragonato al Vito Corleone di Francis Ford Coppola, facendogli costruire un vero e proprio impero criminale a più riprese. Inoltre, a un certo punto Hood ha anche scoperto che i manufatti magici di cui è entrato in possesso non appartenevano a un demone Nisanti, ma al demone Dormammu che si era camuffato come tale.
Mefisto

Quello di Dormammu è un nome che salta fuori nella serie TV: è infatti il demone cui Zelma attribuisce erroneamente la cappa di Hood. In realtà, nell'ultimo episodio della serie scopriamo che la cappa appartiene a nientepopodimeno che Mefisto. Interpretato da Sacha Baron Cohen, questo personaggio è stato atteso a lungo dai fan dei Marvel Studios, essendo praticamente diventato un meme sul web attraverso una serie di rimandi, citazioni e riferimenti nascosti nelle serie TV sin da WandaVision. Intravediamo la sua vera forma in un riflesso nel cucchiaio che impugna durante la conversazione con Riri nel finale della serie, ma a parte questo sappiamo solo che è un'entità potentissima capace di manipolare il tempo e lo spazio... e di stringere dei patti con i malcapitati che riesce a incantare.

Nei fumetti, Mefisto appare per la prima volta nel 1968, creato da Stan Lee e John Buscema per la collana Silver Surfer. C'è poco da girarci intorno: Mefisto è un Cattivo con la C maiuscola, un demone che esiste dall'alba dei tempi e che ha assistito alla creazione dell'Universo Marvel, in cui ha tormentato eroi e criminali per millenni. Tra le altre cose, è lui che ha creato Ghost Rider maledicendo Johnny Blaze, ed è sempre lui che ha stretto un patto con Spider-Man, facendo dimenticare a tutti la sua vera identità dopo che Peter l'aveva rivelata al mondo intero. Antagonista in innumerevoli storie, spesso attraverso inganni e manipolazioni indirette, Mefisto prima o poi torna sempre... e ci aspettiamo di rivederlo anche nel MCU, considerato il legame a doppio filo che lo unisce a streghe come Agatha e Scarlet Witch.