Il DVD di Verso il sud

Edizione apprezzabile per l'ottimo Verso il Sud di Laurent Cantet. Audio e video soddisfacenti, un po' povero il piatto degli extra.

Mentre il mondo dei festival (ma dovremo riferirci essenzialmente a Cannes) e della critica appare sempre entusiasta di fronte al cinema dei fratelli Dardenne e al loro realismo descrittivo naturalista, sarebbe il caso di soffermarci maggiormente sull'opera di Laurent Cantet. L'autore francese di A tempo pienoe Risorse umane è tra i pochi registi contemporanei in grado di raccontare il sociale e l'umano con un piglio dialettico e una profondità di vedute sorprendente. E questo Verso il sud conferma lo sguardo politico del suo cinema, lucido nel sottrarsi alle trappole del pietismo e del pedagogismo sensibilizzante, dove forse non era riuscito l'ultimo John Sayles. Il suo film si sofferma sull'Haiti di fine anni '70 per raccontare la fascinazione esotica attraverso lo sguardo di tre donne desiderose di colmare le loro carenze affettive: tre facce diverse ma complementari di una borghesia insoddisfatta quanto arrogante e opulenta. Ma Cantet ha l'intelligenza di rifiutare ogni deriva terzomondista, per interrogarsi con sensibilità e spietatezza sui risultati culturali di quello che una volta veniva denominato imperialismo economico.

La Dolmen dedica al film un'edizione a disco singolo dalla qualità apprezzabile. Il video anamorfico 1.85:1 spicca per la nitidezza del quadro e per l'assenza di sgranature. I passaggi dall'illuminazione diurna a quella notturna non mostrano sbavature come i livelli del contrasto e della luminosità. L'audio è presente sia in originale che nel doppiaggio italiano nelle modalità 2.0 e Dolby Dogital 5.1. Le differenze sono comunque limitatissime vista l'assenza di particolari effetti audio. Esile il comparto exra che comunque affianca al trailer una lunga e bella intervista al regista.