Il DVD di Amazing Journey - The Story of the Who

Edizione a doppio disco da non perdere per i fan degli Who: il documentario che ripercorre la loro storia vanta audio e video molto buoni. Ricco il reparto extra.

Una vera chicca per i fan degli Who questa bella edizione a doppio disco targata Universal che ripercorre la storia della band inglese attraverso un documentario autorizzato dallo stesso leggendario gruppo rock. Una storia raccontata dagli stessi protagonisti, che ripercorrono la carriera dagli esordi nel 1960 fino ai loro più grandi successi e alla consacrazione come leggende del rock. Ma oltre al documentario di due ore del primo disco. c'è un secondo disco ricco di contenuti speciali e materiale inedito che faranno la gioia degli appassionati.

Ottimo anche l'aspetto tecnico: il video, presentato nel formato 1.85:1 in anamorfico, alterna ovviamente immagini d'epoca e interviste realizzate al giorno d'oggi. Naturalmente i momenti che portano il peso degli anni sono ricchi di grana, rumore video, e graffi, e sono caratterizzati da un croma poco incisivo e una definizione piuttosto scarsa, ma il riversamento digitale è stato fatto a modo, come dimostrano le perfette sequenze "moderne", che spiccano per pulizia e croma cangiante, anche se non sono prive di un leggero rumore video.
Buono l'audio inglese in 5.1 (niente paura, nella marea di sottotitoli presenti c'è anche l'italiano per seguire adeguatamente le vicende), con un buon coinvolgimento nella scena di tutti i diffusori, compreso l'asse posteriore, e un buon impatto del sub.

Sul secondo disco, come detto, molto materiale interessante: c'è in pratica un altro film di quasi un'ora e mezza diviso in sei capitoli, che approfondisce le tematiche riguardanti i singoli componenti della band e alcuni aspetti della loro storia. Altre interviste e curiosità nel contributo denominato "L'album", una ventina di minuti che coinvolgono anche personaggi che hanno lavorato con gli Who. Infine una storica performance del gruppo che doveva anche servire per un film mai realizzato, "The High Numbers al The Railway Hotel 1964": un'altra decina di minuti che completa un reparto extra davvero ottimo.