Il DVD de Il Lupo

Il film che si ispira liberamente alle vicende di Luciano Liboni, approda in DVD in un'edizione complessivamente sufficiente, nella quale però l'audio merita una menzione di lode

Il film di Stefano Calvagna, ispirato piuttosto liberamente alle vicende di Luciano Liboni (nel film però il protagonista di chiama Franco Scattoni ed è interpretato da Massimo Bonetti) e in particolare a un episodio di cronaca nera avvenuto a Roma nell'estate del 2004, approda in DVD con un'edizione distribuita dalla Mondo complessivamente sufficiente, con una menzione di lode per quanto riguarda l'audio.

Il video, presentato nel formato 2.35:1 in anamorfico, non convince fino in fondo. Il rumore video infatti è una costante per tutto l'arco del film, e nei campi lunghi il difetto diventa molto fastidioso dando vita anche a qualche artefatto di troppo. Anche il contrasto nelle scene più scure desta qualche perplessità, con i neri che tendono a inghiottire i particolari togliendo smalto a precisione alle immagini, nonché incisività al quadro. Va anche detto però che il livello complessivo, a parte le panoramiche citate, non scende mai al di sotto della sufficienza, anzi in qualche esterno la scena riesce a respirare e anche la definizione acquista qualche punto.

Molto diverso il discorso per quanto riguarda l'audio, che grazie anche a una brillante traccia in Dts riesce a essere molto coinvolgente. L'ambientazione è molto curata, la suddivisione dei canali decisamente riuscita anche nella direzionalità delle voci e degli effetti. Forse un pizzico di brio in più da parte del sub nelle scene più movimentate sarebbe stato opportuno, ma ciò non toglie che è questo il reparto più riuscito dell'edizione.

Piuttosto scarsi i contenuti speciali: a parte i promo di altri film, troviamo infatti solamente un backstage: bisogna riconoscere che però sono venti minuti piuttosto interessanti e curiosi, e sicuramente mai noiosi come talvolta capita in contributi del genere. Considerata quindi la produzione indipendente, possiamo dire che il reparto extra riesce a guadagnare una risicata sufficienza.