Dopo l'esordio ad inizio agosto della nuova collana di CG Homevideo, dedicata al cinema di genere italiano, la selezione di titoli selezionata e curata da Nocturno si arricchisce di altri sette film inediti che raccontano la produzione italiana tra cinema erotico, commedia, poliziesco e un assaggio di un sottogenere cult come il women in prison, rappresentato da Violenza in un carcere femminile, del 1982 di Bruno Mattei. Regista bis per eccellenza, Mattei non è esattamente personalità imprenscindibile del periodo e i suoi film hanno pochi motivi di interesse, eppure (forse proprio per questo) si è conquistato un credito e un interesse nel percorso di riscoperta del cinema di genere. Violenza in un carcere femminile è in realtà il settimo film della serie Emanuelle nera (la variante italiana, ben più piccante dell'originale francese Emmanuelle), con la mitica Laura Gemser che questa volta si farà rinchiudere in carcere per denunciare le violenze a cui le detenute vengono sottoposte. Il tema civile è ovviamente un pretesto per mettere in moto i topoi del genere voyeuristico per eccellenza.
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Chiudono la selezione Il saprofita e I carabbimatti. Il primo è un progetto bizzarro sin dal plot che racconta di un seminarista costretto ad abbandonare la vocazione per la sua incapacità di parlare normalmente. Finito a fare l'autista per una baronessa ne diviene l'amante. Il film rappresenta l'esordio alla regia di Sergio Nasca, nel 1974 e si distanzia dalla produzione di genere italiano del periodo per le sue derive intellettualistiche. Appesantito anche dal didascalismo con cui Nasca vuole sottolineare il suo anticlericalismo, rimane però un'opera curiosa e degna di essere riscoperta. I carabbimatti invece si iscrive nel filone comico-demenziale più smaccatamente commerciale. Girato nel 1981, sequel dei Carabbinieri, il film diretto da Giuliano Carnimeo è un insieme di sketch e barzellette, girate in manicomio e mai realmente divertenti.
Le edizioni sono generalmente buone, con ovvi alti e bassi e un'attenzione lodevole all'authoring. Le cose migliori sotto il profilo del video arrivano da Il Saprofita e da Disposta a tutto. Sempre curati gli extra, vero punto di forza della collona, con lunghe interviste utili a ricollocare le opere nel loro contesto e a sanare le molte curiosità su un cinema da sempre ammantato da un alone di mistero.