Sono del 1993, sono romano e sono laureato in psicologia. Cito queste cose perché sono quelle con le quali faccio più fatica a rapportarmi. L’altra è il cinema, probabilmente questo è il motivo per cui me ne occupo. Me ne occupo precisamente dal finire del 2016, quindi vivendo uno dei periodi più scellerati della critica italiana, sempre da freelance, alternando esperienze tra varie testate e dividendomi tra tutti i media dell’uomo moderno, nel mezzo occasionalmente aiuto a organizzare rassegne e faccio da giurato. Da qualche tempo ho trovato casa su Movieplayer, dove mi lancio principalmente in riflessioni e approfondimenti che rispecchiano la mia incapacità ad uscire da questa relazione tossica, seguono interviste e recensioni. La speranza è sempre che tutto ciò sia utile a chi legge. Quello che scrivo il più delle volte inizia abbastanza bene, ma dopo un po’ si inizia a perdere, le cose buone di solito stanno là. Un’operazione faticosissima di cui spero di non stancarmi mai.
News e articoli
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CTRL, la recensione: come ti sfascio l'influencer in un film dai riverberi interessanti
Quello di Vikramaditya Motwane è un film squilibrato, con una bella intuizione visiva e una certa difficoltà nell'impostare la sua anima da thriller, ma con una coerenza tematica da non scartare. In streaming su Netflix.
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It's What's Inside, recensione: il film "ideale" per una serata tra amici
In streaming su Netflix c'è il film perfetto per una bella serata in compagnia: quello di Greg Jardin è un titolo che funziona prettamente nella sua dimensione ludica, dimostrandolo soprattutto quando cerca di approfondire le sue risibili premesse.
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Vermiglio: gli Oscar e il successo al box office. Cosa ci dice il caso del film di Maura Delpero?
La scelta che ha portato Vermiglio di Maura Delpero ad essere il candidato italiano agli Oscar 2025 e i suoi risultati al botteghino delineano un esempio cinematografico interessante da analizzare.
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Non aprite quella porta: mezzo secolo dopo l'America ha ancora paura dell'America
Il capolavoro horror di Tobe Hooper torna in sala per festeggiare i 50 anni: lo zeitgeist di un genere e di un'epoca che svelava la natura di mostri così spaventosi da dividere gli Stati Uniti. Ancora oggi.
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Per un pugno di dollari e La sfida del samurai, la storia del plagio e un legame lungo 60 anni
Il film di Sergio Leone è tornato al cinema per i suoi sessant'anni, ed tornato in coppia con la pellicola di Akira Kurosawa. Una scelta ironica che ci permette di riparlare del caso di plagio più famoso della storia del cinema.
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Speak No Evil: faccia e faccia tra il film originale e il remake con James McAvoy
Da Speak No Evil a Speak No Evil - Non parlare con gli sconosciuti. Un'analisi di come il cinema statunitense sia in grado come nessun altro di attuare operazioni di vero e proprio revisionismo sulle proprie fonti di ispirazione.
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Boxer, la recensione: un biopic che si preoccupa troppo di piacere
Poco equilibrio, e un approccio fin troppo trasversale che punta ad un pubblico molto ampio (snaturando i buoni presupposti) per Boxer. In streaming su Netflix.
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Beetlejuice Beetlejuice, le seconde nozze di Tim Burton con il suo cinema
Il regista torna dove tutto è iniziato, rinnovando i voti con il suo cinema e dando prova di come la sua visione artistica sia ancora valida.
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Rebel Ridge, la recensione: un thriller poliziesco solido e sorprendente
Jeremy Saulnier arriva su Netflix con un thriller poliziesco politico, solido, elegante e sorprendente. Un film che adotta un format già visto, eppure capace di sfruttare a pieno la potenzialità cinematografica.
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Ti West: "Siamo tutti Pearl e siamo tutti Maxine". L'intervista
La genesi della trilogia X, il sodalizio con Mia Goth, da cui è passata la creazione di Pearl e Maxxxine e perché l'horror è il miglior genere per parlare delle stranezze del successo.
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Paradise is Burning, la recensione: un racconto di sorellanza sulla necessità di crescere
Il film di Mika Gustafson è un racconto intimo di un preciso e delicato momento di crescita. Al centro una riflessione sulla forza di una sorellanza selvaggia e primordiale. Al cinema.
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Blink Twice, la recensione: un esordio provocatorio ed eccessivo
Il debutto alla regia di Zoë Kravitz è un mistery horror provocatorio e ambizioso, che utilizza una struttura collaudata come base per una sperimentazione a volte squilibrata, puntando sul cast e sul senso politico. Al cinema.
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Alien: Romulus, tra passato e futuro. Nel segno della Generazione Z
Il film di Fede Álvarez cerca di parlare alla Gen Z, inserendo nell'immaginario classico di Alen alcuni elementi pensati per un pubblico nuovo. Tra l'IA e l'ipercapitalismo.
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Sasha, la recensione: un coming of age ricercato e profondo
Il regista russo Vladimir Beck confeziona un coming of age ricercato e stratificato, dalla resa finale coerente ed efficace. Al cinema.
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Alain Delon, un oggetto di culto al servizio del cinema
L'attore francese è stato uno dei più ricercati oggetti di culto nella storia del cinema, soprattutto per i registi, ossessionati dal decifrarne l'irresistibile fascino immortale. Nonostante Delon abbia spesso fuggito l'immortalità.
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I corrotti - The Trust, la recensione: Nicolas Cage, Elijah Wood e un poliziesco incolore
Quello dei fratelli Brower è un poliziesco che prova a trovare una sua dimensione, peccando però nella struttura che lo sfilaccia rendendolo sbiadito, nonostante l'interessante duo protagonista. Su Netflix.
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Trap: se il film con Josh Hartnett riflette sul sistema della comunicazione continua
M. Night Shyamalan rivede la differenza di identità e immagine, mostrata tramite la falla di un sistema in cui tutti siamo costantemente collegati, dimenticando le relazioni autentiche.
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Jackpot!, la recensione: un demenziale buddy movie sui mali del capitalismo
Paul Feig firma Jackpot!, un buddy movie tra il surreale e il demenziale che affronta un format già visto per parlarci del lato oscuro del capitalismo, forte dell'affiatato duo composto da Awkwafina e John Cena. Su Prime Video.
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House of the Dragon 2, il cambio di rotta che lo (ri)avvicina a GoT
La seconda stagione di House of the Dragon ha colto di sorpresa i fan con un cambio di rotta che la avvicina in forma e sostanza a Il Trono di Spade, rivelando però delle criticità prima insospettabili.
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Deadpool & Wolverine: una love story per celebrare il passato (attendendo un futuro in ritardo)
Deadpool & Wolverine rilancia il multiverso cambiando prospettiva in modo da celebrare il passato, aprendosi al pubblico come non è stato mai fatto prima. Una confessione piena d'amore, ma che lascia dubbi all'orizzonte.
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Exploding Kittens, la recensione: un adattamento che fatica a trovare una sua compiutezza originale
Exploding Kittens, la serie originale Netflix tratta dal gioco omonimo, è un adattamento che punta ad una struttura semplice per guidare lo spettatore. Purtroppo le conclusioni raggiunte banalizzano l'impianto.
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I miei vicini Yamada, la summa della sperimentazione linguistica di Takahata
I miei vicini Yamada, nonostante la sua apparenza di film minimale e modesto, racchiude in sé il cuore della sperimentazione sul linguaggio di Isao Takahata, facendo da summa rispetto al passato e aprendo la strada verso il futuro.
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Blame the Game, la recensione: una commedia degli equivoci leggera (e dimenticabile)
Una commedia degli equivoci già vista in salsa romance, che guarda al cinema americano, ma con uno uso particolare dei giochi da tavola. Blame the Game è disponibile su Netflix.
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Pom Poko, il film più politico e più pop di Isao Takahata
Pom Poko è un miracolo creativo come nessun altro nella filmografia del Isao Takhata. Il motivo? Racchiude la visione politica del maestro, ma tiene d'occhio anche il lato pop, senza rinunciare mai all'amore per l'arte.
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Shukran, la recensione: un film profondo che prova a reggere il peso delle sue ambizioni
La conflittualità (di sangue e politica) in Shukran, esordio potente e profondo (che però pecca di una certa didascalia) firmato da Pietro Malegori. Al cinema.
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Woken, la recensione: una piccola isola, un grande mistero e un film troppo indeciso
Un mistero da svelare che riflette il presente: tra distopico e sci-fi, la scrittura di Woken diretto da Alan Friel diventa il problema principale di un film che si trascina dietro un peso troppo ingombrante. Al cinema.
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La linea verticale: Valerio Mastandrea, lo storytelling e il regalo più sincero di Mattia Torre
La linea verticale è un racconto autobiografico umano e ironico, oltre ad essere una brillante riflessione sulla malattia che non ha paura di mostrare tanto il coraggio quanto la debolezza del suo autore, Mattia Torre. In streaming su Netflix e RaiPlay.
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Hit Man, l'indagine di Linklater sulla natura umana nell'epoca della continua messa in scena
Hit Man di Richard Linklater illumina l'identità umana attraverso la figura immaginifica del sicario. Un film che diventa ragionamento sul rapporto tra l'uomo contemporaneo e l'immagine che crea di se stesso.
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Inside Out 2, tra emozioni e analisi: il film rivisto dietro la precisa chiave psicologica
La differenza tra emozioni primarie e secondarie, l'origine teorica del senso del Sé, e poi i ricordi, le emozioni e l'inconscio: una lettura in chiave psicologica di Inside Out 2.
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Shoshana, la recensione: un thriller politico che riflette il conflitto israelo-palestinese
Shoshana di Michael Winterbottom si basa su un fatto reale per raccontare le storia del conflitto israelo-palestinese. Un lavoro dinamico che funziona per allegorie ed è in grado di far riflettere sul presente. Al cinema.