Sono giornalista e critico cinematografico, sia nella bio di Instagram che nell’Albo professionale. Credo che Elvis sia ancora vivo, rivorrei indietro il Festivalbar, mi piacciono i colori al neon e amo i personaggi storti, fallibili, irrequieti. Non posso vivere al dì fuori di Roma, e se lo faccio scelgo solo New York. Perché il tramonto riflesso sul Chrysler Building è lo spettacolo più bello del mondo. Il cinema l’ho conosciuto nella videoteca sotto casa, che oggi è diventata una frutteria, noleggiando i film con Bruce Willis. Il film preferito lo scelgo senza pensarci troppo: Guida Per Riconoscere i Tuoi Santi di Dito Montiel. La serie tv? Non c’è nulla di meglio rispetto a Mad Men. Movieplayer.it è un ritorno, come Michael Jordan nel 1995 con i Chicago Bulls. Qui, giorno per giorno, scrivo e recensisco, approfondisco di film e di serie, e poi intervisto e chiacchiero con attori, attrici, registi. E sempre su Movieplayer.it seguo tre rubriche Twitch: cinema e sport, cinema indipendente americano e cinema italiano. Amo gli animali. Ho due cani, uno a spasso tra le stelle, l’altro che insegue i piccioni di Villa Borghese.
News e articoli
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Taxi Monamour e "l'importanza dell'umanità". L'intervista a Ciro De Caro, Rosa Palasciano e Yeva Sai
La libertà, la solitudine, l'amicizia e il cinema italiano che, spesso, dimentica la normalità: la nostra intervista al regista e alla protagoniste di Taxi Monamour. Al cinema.
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Taxi Monamour, la recensione: l'intimità leggera di una storia di vita ed emozioni
Ciro De Caro, al suo quarto film, prosegue nel percorso umano di un cinema che punta alla sostanza e all'umanità di una quotidianità troppe poche volte raccontata. Protagoniste Rosa Palasciano e Yeva Sai. Al cinema dal 4 settembre.
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Harvest, recensione: il concetto di gentrificazione secondo il film con Caleb Landry Jones
Athina Rachel Tsangari adatta il romanzo di Jim Crace in un film denso, compassato ed allegorico, tra il folk, l'identità e la lotta (di classe) contro una modernità che avanza. In concorso a Venezia 81.
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Phantosmia, recensione: l'estrema cinéphile di Lav Diaz per un mastodontico trattato anti-violenza
Quattro imponenti ore per il nuovo film dell'autore filippino, tornato alla Mostra del Cinema di Venezia per esplorare il concetto di violenza come archetipo umano. Estremo, immobile ma anche rivelatorio ed esistenziale.
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Quasi a casa, l'esordio di Carolina Pavone e quel film “un po' fragile e un po' dirompente”
La musica di Coca Puma, la luce, l'estate e quel sentimento riconoscibile: la nostra intervista alla regista. Quasi a casa è al cinema dal 5 settembre.
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Venezia 81: poche interviste e tanto marketing. Ma i festival di cinema hanno ancora senso?
Cosa sta accadendo alla Mostra del Cinema di Venezia? E perché i grandi nomi di Hollywood sono sempre più refrattari a concedere interviste? Sentendoci tirati in causa come giornale di settore, abbiamo provato ad analizzare la situazione. Anche grazie al supporto di alcuni colleghi giornalisti che ci hanno detto la loro.
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Wolfs - Lupi Solitari, la recensione: grazie a dio per averci regalato George Clooney e Brad Pitt
Coppia spaiata in una gelida notte newyorkese: quello di Jon Watts è il cinema pop che più ci piace. Anche (e soprattutto) per merito di una straordinaria coppia di protagonisti (che tanto ricordano Walter Matthau e Jack Lemmon). Su Apple TV+ dal 27 settembre.
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Familia, la recensione: Francesco Costabile e l'infinita tensione di una bomba ad orologeria
La storia vera di Luigi Celeste in un film teso, angosciato e asfissiante, che accoglie un finale anti-climatico nella sua esplorazione della libertà a tutti i costi. Straordinario il cast, a cominciare da Francesco Gheghi. A Venezia 81 e poi al cinema dal 2 ottobre.
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Brad Pitt e George Clooney: “Wolfs? Il grande schermo è romantico, ma lo streaming è un'opportunità”
Affabili, gigioneggianti, generosi, irresistibili: il nostro incontro con le due star, che a Venezia 81 hanno presentato in anteprima il film di Jon Watts. E su Joe Biden: "Dobbiamo ringraziarlo".
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Baby Invasion: un'altra mattata di Harmony Korine (che non vedremo mai più)
E se quella di Korine fosse una grande pernacchia? Tra post-cinema e tecniche non convenzionali, la negazione dello storytelling passa attraverso uno sparatutto in prima persona. Logorante, impazzito e, ancora una volta, fuori da ogni logica.
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Nicole Kidman: “Babygirl? Mi ha lasciata esposta e vulnerabile. Ma è il bello del grande cinema”
Il corpo come strumento narrativo, la libertà, l'intimità del set: il nostro incontro a Venezia 81 con Nicole Kidman, protagonista del nuovo (folgorante) film di Halina Reijn.
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Diciannove, la recensione: lo sfrontato e impertinente esordio di Giovanni Tortorici
La vita di un fuorisede per riflettere sul valore del linguaggio contemporaneo: l'esordio di Tortorici è cinema sfacciato e insolente (meno male) capace di regalare attimi di estrema bellezza. Protagonista un altro esordiente, Manfredi Marini. Presentato a Venezia 81.
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Quasi a casa, recensione: di vita, di musica, di identità nel bell'esordio di Carolina Pavone
Maria Chiara Arrighini (che ricorda Jean Seberg) e Lou Doillon protagoniste di un'opera prima sfumata e girovaga, tra Roma, il mare e un futuro che tarda ad arrivare. Orecchie dritte per le musiche di Coca Puma. Presentato alle Giornate degli Autori, e poi al cinema dal 5 settembre.
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September 5, recensione: la prospettiva (giornalistica) dietro un film da manuale
Grande ritmo, grande cast, grande regia e l'altra faccia di una storia vera: quello di Tim Fehlbaum è una digressione cinematografica sul potere delle immagini, illuminando il confine tra notizia e scoop. Presentato a Venezia 81.
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Separated, la recensione: Errol Morris, Trump e un'altra infamante storia americana
Il documentarista racconta, con lucidità e oggettività, la distopica scelta dell'amministrazione Trump di separare i bambini dai loro genitori, una volta superato illegalmente il confine messicano. Ma se i repubblicani hanno attivato il brutale sistema, Biden non può ritenersi immune dal giudizio critico.
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Touch, la recensione: tra i profumi e i ricordi di un film ad alto tasso emozionale
Baltasar Kormákur cambia registro (di nuovo) per una storia legata alla nostalgia, al tempo, e all'amore perso e forse ritrovato. Preparate i fazzoletti. Al cinema dal 29 agosto.
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Baltasar Kormákur: “Touch, il mio istinto per un film sul tempo da ritrovare”. L'intervista
E poi ancora l'estetica, il romanzo originale e la musica, tra John Lennon e la swinging London: la nostra intervista su Touch al regista islandese.
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La vita accanto, Valentina Bellè, Paolo Pierobon e Sonia Bergamasco: "Il conflitto è cinema"
I personaggi controversi, la paura del talento, le vite degli altri: il nostro incontro con i protagonisti de La vita accanto, il film diretto da Marco Tullio Giordana ora in sala.
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Desirée Popper, Falla Girare 2 e l'amore per gli action movie: “Sì, finalmente mostro i muscoli”
Internet, l'egoismo, i legami e John Wick: la nostra intervista alla tostissima protagonista di Falla Girare 2, che dopo Mare Fuori si cimenta in un ruolo che "sognava da bambina".
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30 Anni (di meno), Massimo Ghini, Claudio Gregori, Antonio Catania: "L'età? Solo una questione mentale"
Il confronto generazionale, la nostalgia e l'età come stato mentale: Massimo Ghini, Claudio Gregori, Antonio Catania raccontano 30 Anni (di meno) nella nostra video intervista.
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Così ridevano, Lamerica e i migliori film di Gianni Amelio
Da L'intrepido a Il ladro di bambini, fino a Colpire al cuore: alla (ri)scoperta della filmografia di Gianni Amelio, attraverso i titoli da recuperare in occasione di Campo di battaglia, presentato in concorso a Venezia 81.
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La vita accanto, Marco Tullio Giordana, Beatrice Barison e Sara Ciocca: "Talento e identità nel nostro film"
"Bisogna tornare a parlarsi, a stimolarsi e coltivare il talento". Il regista e le protagoniste raccontano La vita accanto, presentato a Locarno e in uscita al cinema il 22 agosto.
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Ritmo, ansia e bicchieri rotti: se nella cucina di The Bear c'è un (altro) italiano
Duccio Fabbri dirige lo spettacolare episodio Porte - Doors della terza stagione. Tra il ping pong con Ayo Edebiri, le urla di Ebon Moss-Bachrach e La Traviata, il regista spiega in esclusiva a Movieplayer.it perché Carmy è così amato: "Nonostante le apparenze, si occupa dei suoi cari".
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The Union, la recensione: Mark Wahlberg, Halle Berry e un action comedy che spreca il suo potenziale
Nonostante la buona partenza (tra azione e complicità umoristica), l'action di Julian Farino finisce per essere l'ennesima operazione standard che pensa già ad un possibile sequel. In streaming su Netflix.
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The Bear 3, l'incontro con Jeremy Allen White e Ayo Edebiri: “Le nuove puntate? Puntiamo all'elevazione”
Il dolore, le sfide, la cucina e l'evoluzione dei personaggi: i protagonisti di The Bear anticipano i temi della terza stagione. Su Disney+ dal 14 agosto.
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Baby Ruby, la recensione: Noémie Merlant e un film sul lato oscuro della maternità
Suggestioni, evocazioni e allegorie per l'esordio di Bess Wohl, capace di dare corpo e voce (nonostante una certa ripetitività) alla depressione post-partum. Protagonista Noémie Merlant. Su Netflix.
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Giampaolo Morelli e Falla Girare 2: “Ci vuole coraggio per stravolgere il cinema italiano”. L'intervista
E ancora Bruce Willis in Die Hard, i vicoli di Napoli e la regia come atto d'amore (e non di ego): il regista e attore racconta l'avventura dietro Falla Girare 2 - Offline. Dal 23 agosto su Prime Video.
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La vita accanto, la recensione: quando un finale macchia l'identità di un film
L'eleganza di Marco Tullio Giordana per l'adattamento del romanzo di Mariapia Veladiano, per un film che parte dal corpo e dalla maternità, finendo per scricchiolare a seguito di un ending fuorviante e fuori fuoco. Al cinema dal 22 agosto.
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Ho visto la tv brillare, la recensione: un delirante trip allegorico (sull'esperienza transgender)
Jane Schoenbrun sfodera il nuovo Donnie Darko? Forse, ma è innegabile che I Saw the TV Glow sia un derivato lisergico che mescola identità sessuale, incomunicabilità generazionale e dipendenza da binge watching. Disponibile in streaming negli store digitali.
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Finché notte non ci separi, la recensione: se non basta la bravura di Pilar Fogliati e Filippo Scicchitano
Riccardo Antonaroli dirige un remake che funziona solo nello spunto e nel cast, perdendo le buone vibrazioni (come la cornice romana) che avrebbero potuto renderlo pienamente riuscito.