Frasi celebri di Dario Argento

Le più belle frasi di Dario Argento, aforismi e citazioni celebri pronunciate da Dario Argento, sceneggiatore, regista, produttore.

I suoi film non hanno niente in comune con i miei. Non penso che sia il mio erede, anche se forse è lui a ritenersi tale.
(Dario Argento su Federico Zampaglione a Giffoni 2013)

(La paura) ha un certo che di erotico, in certi momenti è quasi pornografica. E' una sensazione fortissima, che è ai limiti con l'accoppiamento. Il mio ultimo film per esempio, Phenomena, era molto sensuale.
(Ciak, giugno 1985)

I miei film sono delle sgangherate sedute psicanalitiche che però mi aiutano, mi aiutano tantissimo. Non solo perchè le commercializzo e le faccio diventare denaro. Anche perchè mi liberano e dopo sono contento, sereno.
(Ciak, giugno 1985)

Nel mio animo c'è una specie di piccola sacca nascosta dove, quasi masochisticamente, io godo se un critico parla male di me, di un mio film, perchè penso che così non sono ancora arrivato. Ho paura di essere arrivato, diventare un professore, diventare come Fellini che tutti apprezzano e amano.
(Ciak, giugno 1985)

Penso che Paranormal Activity sia una gran boiata, una scemenza pazzesca che non fa nemmeno paura. E' stato solo un fenomeno pubblicitario ben congegnato. In generale non mi piace molto il cinema horror americano degli ultimi dieci anni

Non puoi frenare i tuoi sogni. Quando lavoro a un progetto, penso sempre ad altro, scrivo articoli e racconti. Ho una specie di febbre che mi corrode l'anima.

Le favole sono piene di cose terrificanti. Io sono stato profondamente segnato dai racconti di una vecchia zia. E visto che ho avuto un'infanzia quasi banale nella sua serenità, credo che quelle storie siano all'origine del mio lato oscuro, di una certa parte della mia immaginazione.

Di solito ho un rapporto molto tormentato con gli interpreti, fin dalla mia prima esperienza. Quando giravo L'uccello dalle piume di cristallo, nel '69, tra me e Tony Musante c'era un tale odio che alla fine delle riprese è venuto sotto casa mia per menarmi, ma io non gli ho aperto la porta.

Lo sapevi che...

Furto di una pellicola - Sembra che a Dario Argento piacesse così tanto Reazione a catena, tanto da aver fatto rubare una copia del film da un suo amico proiezionista che lavorava in un cinema.

Il film preferito - Dario Argento ha dichiarato più volte che il suo film preferito, tra quelli da lui fatti, è Phenomena.

Rottura - Durante la lavorazione del film Quattro mosche di velluto grigio, Dario Argento e Ennio Morricone litigarono per l'esclusione di alcuni score chiesti dal regista. Quell'episodio segnò la fine della collaborazione di Morricone per Argento fino al 1996.

Mani assassine - Le mani del killer di Profondo Rosso, come in altri film di Dario Argento, sono del regista.

Incidenti - Bernardino Zapponi, il co-sceneggiatore di Profondo Rosso, ha dichiarato che gli omicidi del film vennero pensati da lui e Dario Argento partendo da incidenti che il pubblico poteva aver vissuto, come sbattere contro un mobile o scottarsi con l'acqua bollente.

Compositori - In principio Dario Argento pensò ai Deep Purple come compositori del film Quattro mosche di velluto grigio.

Senza mani - Per la prima volta in Non ho sonno Dario Argento non utilizza le proprie mani nelle scene degli omicidi.

Legami di famiglia - Dario Argento è figlio del produttore Salvatore Argento e della fotografa brasiliana Elda Luxardo. Oltre a Dario, gli Argento hanno avuto anche un altro figlio, oggi produttore, Claudio Argento.

Dario è stato sposato con Marisa Casale, dalla quale ha avuto sua figlia Fiore. Successivamente ha avuto una lunga relazione con l'attrice Daria Nicolodi, dalla quale è nata la seconda figlia del regista, Asia.
Asia è stata legata a Morgan dei Bluvertigo, e dal loro rapporto è nata una figlia Anna Lou. In seguito, l'attrice ha sposato Michele Civetta, al quale ha dato un secondo figlio, Nicola Giovanni. Asia ha deciso di chiamare la sua prima figlia Anna in memoria della sua sorellastra Anna Ceroli (figlia di sua madre Daria e del pittore Mario Ceroli, morta in un incidente stradale nel 1994. L'attrice si è fatta anche tatuare il nome Anna sul fianco.

Dario Argento 'travolto' da Celentano e Tognazzi - Il film Le cinque giornate inizialmente doveva essere diretto da Nanni Loy, poi coloro che erano stati scelti come protagonisti, ovvero Ugo Tognazzi (che poi abbandonò il progetto) ed Adriano Celentano minacciarono di abbandonare il film se alla regia non ci fosse stato Dario Argento.

Un film 'samba-brasiliano' - "Un film samba-brasiliano": così Dario Argento definì, curiosamente, in un'intervista il suo film 4 mosche di velluto grigio, questo perchè l'ha diretto in un periodo in cui era molto felice e spensierato, nonostante stesse per separarsi dalla sua prima moglie Marilù Tolo.

Terence Young rifiutò la proposta - Prima che Dario Argento iniziasse le riprese de L'uccello dalle piume di cristallo, la regia del film da lui sceneggiato era stata proposta a Terence Young che rifiutò. Alcuni anni dopo Argento chiese a Young se ricordava questo episodio, e lui rispose di no, ma che sicuramente amava molto il film di Argento.