Una tenera formichina in vena di invenzioni e bizzarri incontri (A Bug's Life); un adorabile cow boy giocattolo in debito di affetto e attenzione dopo l'arrivo di un "rivale", l'astronauta Buzz (Toy Story e Toy Story 2); una indiavolata automobile da corsa parlante (Cars - motori ruggenti). C'è il felice intuito dello sceneggiatore, regista e produttore John Lasseter dietro alcune delle produzioni di animazione di maggior successo della seconda metà degli anni Novanta e degli ultimi anni (Ratatouille, WALL·E).
Nato alla piacevole ombra delle colline di Hollywood, dopo il diploma al California Institute of the Arts, questo pioniere della moderna animazione digitale inizia a lavorare per la Walt Disney Company, come mozzo nell'attrazione Jungle Cruise al Disneyland di Anaheim. Qualche anno dopo compie il grande salto, accettando un lavoro nel reparto animazione della Disney. Sta lavorando al corto per la tv Canto di Natale di Topolino, quando con alcuni colleghi visiona, in anteprima, la sequenza di un film in uscita, Tron, nella quale sono presenti scene completamente realizzate al computer. Subito Lasseter intuisce il grande potenziale di questa nuova tecnologia e il suo possibile utilizzo nell'animazione.
Nel 1982 approda al reparto animazione della LucasFilm e inizia a definire i contorni del suo nuovo progetto. Abbandonata la casa di produzione, Lasseter e alcuni colleghi iniziano a lavorare ad un cortometraggio animato al computer: Le avventure di André e Wally B, nel quale propongono sfondi e personaggi animati al computer. Il grande successo di pubblico arriva nel 1995 con l'uscita del primo lungometraggio interamente animato al computer, Toy Story, nel quale Tom Hanks presta la voce al personaggio di Woody, un simpatico cow boy giocattolo.
Nel 2006, la Disney acquista la Pixar (di cui è uno dei membri fondatori) e Lasseter diventa direttore creativo di entrambi gli studi d'animazione. Produttore esecutivo di Monsters & Co., A Bug's Life, Toy Story 2, Ratatouille, WALL·E, Up, La principessa e il ranocchio, Lasseter dirige Cars - motori ruggenti e produce Ponyo sulla scogliera di Hayao Myazaki.
Attore nel ruolo di se stesso in The Boys: The Sherman Brothers' Story, un documentario sul rapporto tra i fratelli Bob e Dick Sherman, autori delle più celebri colonne sonore di casa Disney, e in The Pixar Story, documentario sulla storia della Pixar, Lasseter sarà celebrato in occasione della 66. Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia durante la quale riceverà un prestigioso Leone d'oro alla carriera.
2011 Candidatura Migliore sceneggiatura non originale per Toy Story 3 - La grande fuga
2007 Candidatura Miglior film d'animazione per Cars - motori ruggenti
2002 Candidatura Miglior film d'animazione per Monsters & Co.
2009 Premio Leone d'oro alla carriera
2007 Candidatura Miglior film d'animazione per Cars - motori ruggenti
2010 Candidatura Migliore sceneggiatura originale per Toy Story 3 - La grande fuga
2011 Candidatura Migliore sceneggiatura non originale per Toy Story 3 - La grande fuga
2022 Soggetto
2019 Soggetto, Produzione, Regia, Sceneggiatura
2018 Produzione
2018 Produzione
Mentre l'uscita del suo nuovo progetto di avvicina sempre di più, Henry Selick ha fatto luce sulla cancellazione di The Shadow King, attribuendola per lo più a John Lasseter.
Con l'arrivo in sala di Toy Story 4, aggiorniamo i capolavori dello studio nella nostra classifica dei migliori film Pixar che ci ha creato non poche difficoltà nella stesura.
Emma Thompson ha inviato una lettera ai manager di Skydance Animation per spiegare i motivi per cui non vuole lavorare per lo studio dopo l'assunzione di John Lasseter.
L'arrivo di John Lasseter alla guida di Skydance Animation non è stato accolto bene da Emma Thompson.
L'ex capo della Pixar John Lasseter, travolto da uno scandalo per molestie sessuali, è diventato capo della Skydance Animation