Tutto il programma del Far East 2005

67 titoli presentati dal 22 al 29 aprile, una retrospettiva sulla major giapponese Nikkatsu, il ritorno dell'Horror Day e tante altre interessanti iniziative sono i numeri della settima edizione di uno dei più importanti festival di cinema asiatico in Europa.

Presentato ufficialmente il programma della settima edizione del Far East Film Festival: una delle vetrine più importanti in Europa in termini di cinema asiatico. Saranno 67, quest'anno, i titoli che verranno dati in pasto al pubblico in quel di Udine, dal 22 al 29 aprile, nella sede principale del Teatro Nuovo "Giovanni da Udine" e nell'arena del Visionario. Di notevole importanza la prima retrospettiva occidentale sulla gloriosa major giapponese Nikkatsu tra cui anche la prima proiezione senza tagli di One & Eight, celebre capolavoro di Zhang Junqiao e l'atteso ritorno dell'Horror Day, il giorno 27.

In perfetto equilibrio tra passato, presente e futuro, il programma scelto dal Centro Espressioni Cinematografiche di Udine sfoglierà in anteprima europea o internazionale le nuove proposte targate Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Thailandia e quest'anno anche Malesia. L'apertura sarà affidata all'anteprima di A World Without Thieves del regista cineseFeng Xiaogang, pastiche di generi confezionati in modo irresistibile con due interpreti d'eccezione: Andy Lau e Rene Liu. Da Hong Kong e in anteprima per L'Europa, si segnala l'atteso noir One Nite in Mongkok di Derek Yee e Explosive City di Sam Leong, poliziesco post-Infernal Affairs. Non mancherà, neanche quest'anno, la più recente commedia di Johnny To (uno degli habituè del Festival di Udine), Yesterday Once More, girata in parte nel capoluogo friulano lo scorso aprile. Dalla Corea del Sud alcune anteprime assolute come il noir Some di Chang Youn-hyun (già autore del mai dimenticato Tell Me Something) e il più intimista Flying Boys della regista Byun Young-joo, anche lei tra gli ospiti del Festival. Tra i film più spettacolari della selezione spicca Lorelei di Shinji Higuchi, superproduzione nipponica che racconta l'avventura fantastica dell'eroico sottomarino giapponese, che staccandosi dall'isola di Tinian, ha il compito di intercettare e annientare il B-29 americano con a bordo la bomba atomica da sganciare su Tokyo. Appena uscito nelle sale il film è già campione di incassi. Numerosissime anche le commedie, tra le quali incuriosisce la filippina Mr Suave della regista Joyce Bernal.

Parallelamente grande spazio verra data a mostre fotografiche, intrattenimento musicale ed esposizione di fumetti, ma soprattutto di grande interesse anche una sezione didattica: attraverso la presenza di tre direttori della fotografia (il coreano KIM Hyungkoo, il cinese, Gu Changwei e il giapponese, Tamura Masaki) si potranno analizzare tecnicamente le peculiarità del cinema asiatico fin dalla sua fase produttiva. D'altronde lo stile fotografico della maggioranza dei film asiatici, è uno dei motivi indiscussi della specificità e della qualità di tale cinema. La sezione permetterà di operare un confronto tra tecniche e modalità, tra tendenze e ritrovati della scienza, tra strumenti e attitudini che imperversano nel cinema asiatico piuttosto che in quello occidentale e hollywoodiano. Tra i titoli che corredano la sessione, oltre a Peppermint Candy e Memories of Murder (fotografati da Kim), Addio mia concubina e Sorgo Rosso (fotografati da Gu) anche l'attesissimo film giapponese Lady Snowblood di Fujita Toshiya del 1973 volutamente citato da chi altri se non da Quentin Tarantino in Kill Bill: vol. 1 nella sequenza del duello sulla neve.