Sulmonacinema: consegnato a George Clooney l'Ovidio d'argento

Consegnato oggi sul set di L'Americano l'Ovidio d'argento alla carriera al divo; in serata c'è stata in proiezione il suo Good Night, and Good Luck, presentato a Venezia nel 2005.

Stamattina una delegazione ristretta di Sulmonacinema Film Festival ha consegnato l'Ovidio d'argento alla carriera a George Clooney direttamente sul set di L'Americano, attualmente situato a Castel del Monte nell'Abruzzo. Per il festival ha consegnato il premio Valentina Carnelutti, attrice e sceneggiatrice nella veste di presidente della giuria di studenti di cinema che consegnano i premi ai dieci film italiani in concorso.

L'attore e regista ha accolto con charme e umorismo il premio a lui dedicato con la seguente motivazione:

"_A George Timothy Clooney, attore, sceneggiatore, regista e produttore che, tra Metamorfosi e Ars Amatoria, è diventato non solo un intellettuale da combattimento ma anche l'ultima "sophisticated star" del cinema mondiale. Il XXVII Sulmonacinema Film Festival con gratitudine e stim_a".

La consegna è avvenuta in un vicolo accanto al set, in mezzo alle montagne innevate e i colori autunnali della zona del Gran Sasso, poco prima la pausa pranzo delle riprese del film, che andranno avanti fino al 26 novembre tra Castel del Monte, Sulmona e negli ultimi due giorni a Roma.

In serata è stato proiettato il grande film da lui diretto (Good night, and Good Luck, presentato a Venezia nel 2005), che si basa sulla storia vera del giornalista Edward R. Murrow che nel 1953, mentre la televisione sta iniziando a imporsi all'attenzione del pubblico, conduce il notiziario See It Now sulla CBS e il talk-show Person to Person di grande successo. Edward si sente però più a suo agio nei panni del cronista immerso nel ticchettare delle macchine da scrivere... Aveva detto del film a suo tempo lo stesso Clooney: "Mio padre è stato un giornalista per trent'anni e sono cresciuto credendo nell'importanza dei cronisti di informare il pubblico e ritenere i potenti responsabili. Mio padre ha basato la sua carriera su questo valore, che è l'elemento più importante del giornalismo televisivo. Mi auguro, con questo film, di aver trattato i giornalisti coraggiosi come meritano. Erano veri patrioti e pertanto dovrebbero essere ricordati come tali".