Shining: Jack Nicholson e la tattica dei sandwich al formaggio utilizzata da Kubrick per farlo "impazzire"

Durante le riprese di Shining Jack Nicholson fu vittima di una tattica che Stanley Kubrick mise in pratica per farlo "impazzire": la sua arma segreta erano i panini al formaggio.

Stanley Kubrick decise di adottare una strategia molto particolare sul set di Shining al fine di ottenere la miglior performance possibile da Jack Nicholson: la tecnica scelta dal regista prevedeva che l'attore mangiasse unicamente sandwich al formaggio durante le riprese della pellicola.

Il regista Stanley Kubrick sul set di Shining (1980)
Il regista Stanley Kubrick sul set di Shining (1980)

Kubrick, noto e spesso criticato per il suo perfezionismo quasi nevrotico, voleva dipingere alla perfezione la graduale discesa nella follia di Jack Torrance. Sebbene Nicholson avesse appena vinto un Oscar, Kubrick credeva di poter migliorare ulteriormente le capacità recitative dell'attore.

Per rendere ancora più inquietante l'atmosfera del film il regista escogitò un piano ingegnoso al fine di liberare la follia che giaceva dormiente all'interno della psiche di Nicholson. Jack odiava i panini al formaggio e, al fine di aumentare il suo senso di frustrazione e la sua rabbia, Stanley gli permise di mangiare soltanto sandwich al formaggio per ben due settimane.

Il regista Stanley Kubrick e Shelley Duvall sul set di Shining
Il regista Stanley Kubrick e Shelley Duvall sul set di Shining

Il risultato fu davvero fantastico: Nicholson è fenomenale nei panni dell'inquietante e frenetico Jack Torrance, un maniaco omicida assetato di sangue, e la sua performance è una delle più leggendarie della storia del cinema. La meticolosità di Kubrick ebbe la meglio ancora una volta.

Shining è stato definito da Martin Scorsese come uno dei suoi film preferiti di sempre: "Stanley Kubrick ha realizzato un film maestosamente terrificante, in cui ciò che non vedi o non comprendi gioca un ruolo fondamentale in ogni azione dei personaggi. Il film è un capolavoro del regista che continuerà a traumatizzare numerose generazioni nel corso degli anni."