Paolo Sorrentino: 'Altri quattro film e smetto'

Il regista napoletano non ha intenzione di continuare a dirigere quando l'età avanzerà, ma per il momento si gode il successo al botteghino del suo ultimo lavoro.

I registi si dividono in due gruppi. Da un lato ci sono autori prolifici come Woody Allen o come il compianto Manoel de Oliveira che lavorano a getto continuo fino alla fine dei loro giorni per sentirsi giovani, per distrarsi dai dolori del quotidiano o perché la loro vena creativa non si interrompe, dall'altra ci sono cineasti come Quentin Tarantino che preferiscono darsi un tempo limite per evitare di continuare a lavorare quando i limiti dell'età che avanza minacciano di inficiare l'opera artistica. A quanto pare il nostro Paolo Sorrentino appartiene alla seconda categoria.

Di ritorno (a mani vuote) da Cannes, Sorrentino confessa di non vedere una lunga carriera davanti a sé. "E' vero che ci sono eccezioni lodevoli, ma spesso i registi invecchiando peggiorano, il nostro è un lavoro logorante. Io avrei intenzione di fare altri quattro film e poi smettere". Sui prossimi progetti, il cineasta napoletano sembra avere le idee chiare. "Ho già in testa tutti e quattro i soggetti, però non sono molto affidabile. Prima erano tre, ma poi me ne è venuto in mente un altro proprio pochi giorni fa"_.

Mentre pensa al cinema, Paolo Sorrentino si prepara a misurarsi col picco schermo. A breve il regista darà il via alle riprese della fiction The Young Pope, prodotta da Sky, HBO e Canal+, e dedicata a un giovane papa estremamente conservatore interpretato da Jude Law. Farà parte del cast anche Silvio Orlando. Sorrentino confessa che vorrebbe tanto parlare del progetto, ma per adesso gli è stato proibito, ma non ha problemi a dire la sua quando si tratta di commentare l'esito del verdetto di Cannes che ha visto uscire l'Italia a mani vuote, e l'indignazione generale che ne è seguita, affermando: "Un po' di sano patriottismo all'improvviso. I presupposti erano pericolosi ma la gente dimostra di essere molto più intelligente di quello che uno crede".

Se nessun premio è stato assegnato al suo film dalla giuria presieduta dai fratelli Coen, il riconoscimento più importante a Youth - La giovinezza è arrivato dal pubblico. Il film è in testa alla classifica degli incassi e ha incassato poco meno di 3 milioni di euro in cinque giorni di programmazione, battendo blockbuster come Mad Max: Fury Road e Tomorrowland - Il mondo di domani.