Pamela Anderson nel Big Brother australiano

L'attrice ha accettato di partecipare all'edizione australiana del reality, ma è stata contestata dalle associazioni animaliste per il fatto che tra gli sponsor del programma c'è una nota catena di fast food.

Nel tentativo di alzare gli ascolti del Big Brother, il network australiano Channel Ten ha chiesto a Pamela Anderson di entrare nella Gold Coast House - quella che nell'edizione italiana del programma è la Casa dove sono rinchiusi i concorrenti - e soggiornarvi per tre giorni. Prima che ieri sera entrasse a far parte del cast del reality, alla Anderson è stato chiesto a quanto ammontasse il compenso che le era stato offerto per la sua partecipazione, e l'ex-playmate e attrice canadese ha risposto di non voler precisare la cifra esatta, ma ha ammesso che si è trattata di un'offerta vantaggiosa: "Sono un sacco di soldi, più di quanto valgo io".

La sua decisione però, ha fatto arrabbiare gli animalisti, che le hanno contestato il fatto che tra gli sponsor del reality australiano c'è la catena di fast food KFC, ovvero la Kentucky Fried Chicken contro la quale la stessa Anderson ha protestato nelle vesti di attivista a tutela dell'ambiente e degli animali. L'attrice - che tra l'altro si definisce vegetariana e spesso ha posato per campagne pubblicitarie contro le pellicce - ha replicato sostenendo di non essere a conoscenza del fatto che il programma era sponsorizzato anche dalla KFC: "Quando ricevo un'offerta del genere, non sto a vedere quali aziende sponsorizzano uno show, che tra l'altro possono essere tante".

Subito dopo il suo ingresso nella casa del Grande Fratello australiano, l'attrice ha cercato di convincere gli inquilini che lei in realtà era una sosia della Anderson, straordinariamente somigliante all'originale. Nonostante abbia accettato di trascorrere tre giorni con i concorrenti del reality, la Anderson ha scelto di non dormire con loro, ma di uscire dal "confessionale" tutte le notti.