No Time To Die, Daniel Craig sul destino di James Bond: "Ho voluto io che morisse per liberarmi"

Daniel Craig ha commentato la decisione di uccidere il suo James Bond in No Time To Die, spiegando come fosse una scelta necessaria per la sua carriera e per l'intero franchise.

No Time To Die, Daniel Craig sul destino di James Bond: 'Ho voluto io che morisse per liberarmi'

Daniel Craig sembrerebbe essersi messo definitivamente alle spalle il franchise di James Bond. L'agente segreto più famoso al mondo, da lui interpretato in ben cinque film, è andato incontro a un destino fatale in No Time To Die (2021), sacrificandosi per salvare la famiglia e il Pianeta.

A quanto pare la decisione di uccidere James Bond è stata presa per due motivi ben precisi, come svelato dall'attore britannico ai microfoni del Los Angeles Times: "Era necessario per me e per il franchise. Sapevo che avrebbero dovuto ricominciare dall'inizio, quindi gli ho consigliato di uccidere il mio Bond per poi trovarne un altro e fare una storia completamente diversa. Iniziate con un Bond a 23 anni, a 25, a 30, non lo so".

James Bond, perché Spectre è stato un flop rispetto a Skyfall? Risponde Sam Mendes

"La seconda motivazione è legata al fatto che avessi bisogno di andare avanti e guardare oltre. Non voglio tornare indietro. Forse dovrei sentirmi fortunato se dovessero chiedermi di tornare, ma non lo voglio fare. Il sacrificio che Bond realizza alla fine del film è un gesto d'amore estremo. Mi è sembrata un'ottima mossa per dire addio al personaggio" ha aggiunto Daniel Craig.

Al momento i piani sul futuro di James Bond sul grande schermo sono ancora top secret, ma Sam Mendes avrebbe un'idea rivoluzionaria al riguardo: dovrebbe essere una donna a dirigere il prossimo film. Tornando a Daniel Craig, invece, l'attore ha ricevuto la stessa onorificenza della sua controparte cinematografica, ovvero l'Ordine di San Michele e San Giorgio direttamente dalla Principessa Anna.