Lotta continua: una clip in esclusiva tratto dal documentario che verrà presentato al Torino Film Festival

Il 2 dicembre sarà presentato in anteprima al Torino Film Festival 2022 il documentario Lotta continua, ecco una clip in esclusiva con le dichiarazioni di Gad Lerner.

Lotta continua: una clip in esclusiva tratto dal documentario che verrà presentato al Torino Film Festival

Sarà presentato Fuori concorso domani, 2 dicembre, il documentario Lotta Continua diretto da Tony Saccucci, di cui potete vedere una clip in esclusiva.
Nel video si vede Gad Lerner mentre parla del suo coinvolgimento nel gruppo politico, condividendo anche qualche dettaglio su chi l'ha introdotto a quella realtà.

Il documentario Lotta continua sarà presentato al festival nella sezione Dei conflitti e delle idee ed è stato prodotto da Verdiana Bixio per Publispei con Luce Cinecittà in collaborazione con Rai Documentari e Rai Play.
Il film diretto da Tony Saccucci è liberamente ispirato al libro I ragazzi che volevano fare la rivoluzione scritto da Aldo Cazzullo e propone una rilettura approfondita di un periodo cruciale della storia italiana che Rai Documentari manderà in onda in prima serata il 12 gennaio 2023 su Rai Tre e che sarà disponibile in esclusiva su Rai Play in una versione docu-serie in quattro puntate a partire dal 4 dicembre 2022. 

Il documentario ripercorre la storia del gruppo politico Lotta Continua a partire dall'incontro tra il movimento studentesco e quello operaio, avvenuto fuori dai cancelli della FIAT di Mirafiori, passando per la strage di Piazza Fontana, la morte dell'Anarchico Pinelli e l'assassinio del Commissario Calabresi, fino al congresso Nazionale di Rimini, che sancisce lo scioglimento del movimento. Con la regia di Tony Saccucci (Nastro d'argento per La Prima Donna e menzione speciale Nastro D'Argento Doc per Il Pugile del Duce), il docufilm, della durata di 100 minuti, è scritto da Andrea De Martino, Eleonora Orlandi e Tony Saccucci. Il produttore esecutivo è Leonardo Baraldi, coordinamento editoriale Publispei, Claudio Cesaroni, responsabile editoriale Rai Documentari, Fabio Mancini.

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La sinossi anticipa:
Sul finire degli anni '60, mentre la rivoluzione anti sistema accomuna i giovani di tutto il mondo, in Italia nasce un gruppo rivoluzionario particolarmente interessante per capacità di aggregazione, aggressività politica e personalità dei dirigenti. 

La scintilla scocca a Torino, dall'incontro tra gli operai di Mirafiori e gli esponenti del movimento studentesco. Il gruppo non ha ancora un nome. Lo prenderà dall'intestazione dei primi volantini distribuiti ai cancelli della fabbrica: "La lotta continua". Liberamente tratto dal libro "I ragazzi che volevano fare la rivoluzione", il film racconta un decennio di storia italiana, e lo fa attraverso le parole di alcuni dei ragazzi di allora. Dal primo corteo interno Fiat alle elezioni del '76, passando per l'autunno caldo, la strage di Piazza Fontana, la morte di Pinelli e l'omicidio del commissario Calabresi. Ma il film racconta soprattutto le storie, i valori, i sentimenti ed i ricordi di alcuni di quei ragazzi. Dopo lo scioglimento del movimento, alcuni di loro sono diventati politici, giornalisti, manager. Sono quelli di cui conosciamo i visi e riconosciamo la voce. Altri hanno preferito continuare la lotta attraverso forme più violente e drammatiche, ma la maggior parte ha semplicemente abbandonato l'attività politica. Il capo di tutti, l'uomo che fondò e sciolse 'Lotta Continua', il ragazzo che conquistò gli intellettuali e sedusse una generazione, Adriano Sofri, ha scontato 15 anni di carcere per un omicidio per il quale si è sempre dichiarato innocente.

Tra gli intervistati ci sono la sociologa Donatella Barazzetti, l'ex parlamentare Marco Boato, lo scrittore Erri De Luca, il ristoratore Vincenzo Di Calogero, la traddutrice e interprete Vicky Franzinetti, i giornalisti Gad Lerner e Paolo Liguori, il presidente Associazione Maestri di Strada Onlus Cesare Moreno, Giampiero Mughini, l'ex operaio Fiat Andrea Papaleo, e il conduttore radiofonico Marino Sinibaldi.