La notte di San Lorenzo, la storia vera che ha ispirato il film dei Taviani

La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani racconta le storie della povera gente e porta sullo schermo la Strage del Duomo di San Miniato del 22 luglio 1944

Uno dei film da guardare per trascorrere la notte del 10 agosto è, senza dubbio, La notte di San Lorenzo, diretto dai fratelli Taviani nel 1982, tratto da una storia vera, o meglio da eventi storici realmente accaduti, e vincitore del Grand Prix Speciale della Giuria in occasione della trentacinquesima edizione del Festival del Film di Cannes.

La notte di San Lorenzo racconta le vicende delle persone comuni in corrispondenza del periodo della Seconda Guerra Mondiale e, in modo particolare, porta sullo schermo la Strage del Duomo di San Miniato, in provincia di Pisa. Il 22 luglio 1944, cinquantacinque persone riunitesi all'interno della chiesa principale del paesino pisano morirono a causa di una granata lanciata da un battaglione di artiglieria campale statunitense che colpì accidentalmente il luogo. Fino al 2004 la responsabilità dell'eccidio fu attribuita erroneamente alle truppe tedesche di una Divisione granatieri corazzati, allora in ritiro dalla cittadina.

Alle ore 10 circa, un fitto fuoco dell'artiglieria statunitense colpì inizialmente le pendici a sud della città. A distanza di un quarto d'ora il fuoco dell'artiglieria si spostò sul lato nord-est di San Miniato interessando la zona del duomo. Dei 51 proiettili sparati in questa fase, uno entrò nella chiesa provocando l'esplosione che causò cinquantacinque vittime, la maggior parte delle quali nella navata destra. I nomi delle persone decedute sono elencati nella lapide commemorativa che il Capitolo della cattedrale, l'Arciconfraternita di Misericordia e i familiari collocarono nel Duomo nel 50º anniversario.

La notte di San Lorenzo dei fratelli Taviani è considerato come uno dei loro maggiori capolavori ed è raccontato da una voce femminile fuori campo. In una notte di San Lorenzo del 1944, nel paese di San Miniato nella campagna toscana, i tedeschi convincono il vescovo a radunare la gente nella chiesa con la promessa di lasciare tutti in vita. Ma una parte della popolazione preferisce la fuga e, dopo un percorso di paura con poche parentesi di serenità, riuscirà a raggiungere la libertà.