Generazione X: Ben Affleck ha chiesto più scene nel sequel rispetto a quelle ideate da Kevin Smith

Kevin Smith ha raccontato che Ben Affleck gli ha chiesto di avere nel sequel di Generazione X più scene rispetto a quelle ideate inizialmente.

Ben Affleck avrà nel sequel di Generazione X un ruolo più grande rispetto a quello inizialmente ideato da Kevin Smith.
Il regista ha parlato del progetto svelando inoltre che il lungometraggio proporrà sul grande schermo eventi legati al COVID-19, mantenendo quindi un legame con quanto sta accadendo nella vita reale.

Kevin Smith, intervistato da ComicBook.com, ha spiegato: "Ben Affleck ha girato un cameo in Reboot, più di un cameo, ma stavamo mandandoci dei messaggi... Aveva nominato Generazione X perché ha spiegato che la sua figlia maggiore lo prende in giro per il film, a causa del modo in cui è vestito nel film... Gli dice 'Dove hai preso quei vestiti?'. Lui ha risposto: 'Non lo so'".
Il filmmaker ha quindi proseguito dicendo: "Gli ho detto 'Bene, potrai dirle che farai parte del prossimo capitolo di Generazione X se vuoi venire e fare un cameo'. Ben ha aggiunto: 'Le piace troppo il film. Penso sia meglio avere più di una scena. Mettimi in molti momenti del film'. Ho risposto 'Va bene, sarà fatto'".

Le riprese del film, intitolato Twilight of the Mallrats, dovrebbero iniziare nel 2021: "Ne abbiamo parlato con i bravi ragazzi della Universal una settimana e mezzo fa. Si è compiuto un altro passo davvero positivo in avanti. Quindi sembra che accadrà. Ora la grande domanda è come accadrà?". Kevin Smith ha spiegato: "Per fortuna, visto che ero a casa e stavo lavorando alla nuova bozza della sceneggiatura mentre c'era la quarantena, il COVID fa parte della storia. E ricordo che quando ho iniziato a farlo, alcuni dicevano 'Amico, finirà. Non puoi metterlo in un film'. E io rispondevo: 'Non finirà mai. Si tratta di qualcosa che resterà per un po'. Quindi fidatevi di me, penso di poter intrecciare bene la storia nella cultura popolare".
La pandemia, infatti, potrebbe diventare uno degli elementi che porteranno alla chiusura definitiva di alcuni negozi e centri commerciali: "La quarantena ha probabilmente reso il film anche meno costoso perché nella versione precedente della sceneggiatura c'erano delle sequenze che richiedevano la presenza di molte comparse. Ora non ci sono, con 12 persone sarà possibile realizzarlo".