Gabriele Muccino contro Favolacce: “Non sono riuscito a finirlo”

Gabriele Muccino ha commentato su Twitter l'acclamato film Favolacce, opera seconda dei fratelli D'Innocenzo.

Gabriele Muccino ha commentato in modo poco elegante su Twitter l'acclamato film Favolacce, opera seconda dei fratelli D'Innocenzo. Per l'esattezza, il regista romano sostiene di non essere ancora riuscito a finire la visione del lungometraggio, dopo diverse ore dall'avvio, e mette in dubbio la propria intelligenza e cinefilia poiché sembra non apprezzare un film che ai più è piaciuto, con tanto di premio per la sceneggiatura alla Berlinale 2020. Qui sotto potete leggere il tweet completo:

Padri e figlie: un primo piano di Gabriele Muccino sul set del film
Padri e figlie: un primo piano di Gabriele Muccino sul set del film

In molti hanno contestato il tono del tweet, interpretandolo anche come una prosecuzione di un post precedente in cui Gabriele Muccino, da sempre notoriamente critico nei confronti dei David di Donatello che tendono a ignorare lui nello specifico pur assegnando altre nomination ai suoi film (è proprio il caso de Gli anni più belli, candidato per la performance di Micaela Ramazzotti e per la canzone originale di Claudio Baglioni), non le manda a dire nei confronti di chi vota per le candidature. A chi ha criticato il modo in cui si è espresso nei confronti di due colleghi, per giunta autori di un film pluricandidato, il cineasta ha risposto così: "Per la cronaca: Pasolini detestava Calvino, Moretti Monicelli, i viscontiani si odiavano con i felliniani e a volte venivano persino alle mani. Se posso dirla tutta e fino in fondo, tutto questo politicamente corretto, è la tomba dell'arte e lo trovo insopportabile." C'è anche chi concorda con il giudizio del regista, ma non sono mancate frecciatine legate al recente spot per la regione Calabria e altre uscite poco eleganti, di cui una proprio su Pasolini.

Gabriele Muccino su Pasolini: "Un non-regista" senza stile

Favolacce ha tredici nomination ai David di Donatello, tra cui quelle per il miglior film, la miglior regia e la migliore sceneggiatura originale, e ha già conquistato riconoscimenti simili in occasione di premi come i Nastri d'argento e i globi d'oro. I due registi Damiano D'Innocenzo e Fabio D'Innocenzo hanno anche ottenuto un buon successo di critica con l'opera prima La terra dell'abbastanza, e hanno partecipato alla scrittura di Dogman di Matteo Garrone.