Edge of Tomorrow 2: scelto il nuovo sceneggiatore del sequel

Edge of Tomorrow 2 dovrebbe arrivare prossimamente sugli schermi cinematografici e Warner Bros. ha annunciato di aver trovato un nuovo sceneggiatore per il progetto.

Edge of Tomorrow dovrebbe finalmente avere un sequel: la Warner Bros. ha infatti annunciato che è stato ripreso il lavoro sul progetto ed è stato scelto lo sceneggiatore che si occuperà del nuovo capitolo della storia.
Sarà infatti Matthew Robinson, già co-regista e co-autore di The Invention of Lying, a firmare lo script che continuerà il racconto portato sul grande schermo nel 2014 dal regista Doug Liman.
Per ora Emily Blunt e Tom Cruise non hanno ancora accettato di ritornare sul set e le star sembra stiano attendendo di poter leggere la sceneggiatura che verrà elaborata da Robinson con la collaborazione di Liman.

Emily aveva rivelato che non aveva potuto dare la propria disponibilità a girare il sequel di Edge of Tomorrow - Senza domani perché era impegnata sul set del film Il Ritorno di Mary Poppins: "Poter contare sulla presenza di tutti i membri del cast nello stesso periodo è comlicato. Mi hanno chiesto due mesi prima che iniziassi le riprese di Mary Poppins se ero disponibile. Tom ha detto 'Potresti girare in autunno?'. Ho risposto 'No, non posso. Interpreterò Mary Poppins per un anno! Non posso fare Edge of Tomorrow".

L'attrice aveva comunque rivelato che Liman aveva avuto un'idea davvero grandiosa per il sequel: "Devono semplicemente scriverlo. C'è stato uno script, ma ora dovrebbe essercene un altro in fase di sviluppo".

Il film mostrava Cruise nel ruolo di un membro dell'esercito che si ritrova coinvolto in una guerra tra gli esseri umani e un gruppo di alieni, rimanendo bloccato nello stesso giorno che si conclude ogni volta con la sua morte. Il reset temporale permette però all'umanità di avere un'altra chance di vittoria.

Warner Bros. ha inoltre confermato che c'è l'intenzione di realizzare un nuovo sequel di Mad Max non appena si concluderà la battaglia legale che vede lo studio affrontare le richieste della casa di produzione di George Miller che sostiene di non aver ricevuto dei bonus economici previsti dal contratto.