Claudio Santamaria e Francesca Barra protagonisti di La Verona di Dante, viaggio per scoprire la città

Claudio Santamaria e Francesca Barra sono i protagonisti del video La Verona di Dante, un viaggio per andare alla scoperta della città.

L'attore Claudio Santamaria e la giornalista e scrittrice Francesca Barra sono i protagonisti del video La Verona di Dante, un viaggio sulle tracce dei luoghi di Dante Alighieri nella città veneta.
Il regista del progetto è Fabrizio Arcuri ed è stato condiviso online sul canale YouTube del Comune di Verona.

La Verona di Dante è ideato come prologo al progetto Dante a Verona 1321-2021 che vedrà, per l'intero 2021, tutta la città scaligera coinvolta - dal Comune all'Università, dalla Diocesi ai teatri cittadini, a varie istituzioni e associazioni culturali - in un omaggio al Sommo Poeta con iniziative di spettacolo, arte e cultura. Piazze, strade, palazzi, musei, dimore storiche, chiese e cortili risuoneranno dei versi del padre della nostra lingua, che a Verona trovò rifugio nei lunghi anni dell'esilio.

Claudio Santamaria e Francesca Barra conducono il visitatore virtuale lungo un cammino alla scoperta di antichi segni, offrendo anche la capacità di avere uno sguardo nuovo sul presente.
Il filmato regala un ritratto poco conosciuto della città dove il Sommo Poeta ha vissuto a lungo, lasciando delle tracce importanti del suo passaggio.
Francesca Barra accompagna gli spettatori all'interno di un racconto per immagini basandosi su un testo composto appositamente per l'occasione dalla scrittrice veneziana Ginevra Lamberti, vincitrice del Premio Mondello 2020 con il romanzo Perché comincio dalla fine (Marsilio). Le musiche originali sono invece di Giulio Ragno Favero mentre la parte video è curata da Colorful Mind.

Il compito di evocare l'universo dantesco è affidato a Claudio Santamaria, volto simbolo del nuovo cinema italiana, già vincitore nel 2016 del David di Donatello come miglior attore protagonista nel film Lo chiamavano Jeeg Robot, che intervallerà il racconto declamando brani tratti dalla Divina Commedia e dalla ricca produzione dantesca.

Il regista Fabrizio Arcuri ha dichiarato: "Si tratta di un mediometraggio a metà tra il documentario e la fiction. Abbiamo immaginato insieme a Ginevra Lamberti, che ne ha dapprima realizzato un breve racconto, la storia di una coppia, così com'è poi nella realtà, che decide di incontrarsi a Verona, perché è romantica dice lui, perché è avventurosa dice lei".
Il filmmaker ha aggiunto: "Così la nostra Francesca lancia un gioco al suo consorte e si fa rincorrere scegliendo il percorso dantesco della città. Claudio si ritrova, suo malgrado, coinvolto in una sorta di caccia al tesoro... almeno se vuole rivedere le stelle, che in questo caso sono rappresentate dalla donna amata. Avremo quindi le immagini di una Verona meno abituale che si susseguono e che compongono un itinerario alternativo e ulteriore che si dipana tra i luoghi medievali della città. Ci è sembrato un omaggio insolito e curioso a una delle tre città dantesche nell'anno dei festeggiamenti".