Cannes 2018: l'italia in concorso con Matteo Garrone e Alice Rohrwacher

Tra le sorprese di questa edizione troviamo l'atteso Blackkklansman, di Spike Lee, con la star Adam Driver, mentre la seconda regia di Valeria Golino, Euphoria, compete in Un Certain Regard.

Mentre si consuma la faida con Netflix, il Festival di Cannes sfodera gli assi nella manica annunciando il programma della 71° edizione. Edizione che si preannuncia ricca di polemiche e cambiamenti strutturali fortemente voluti dal direttore artistico Thierry Frémaux.

Tra i titoli più attesi del concorso internazionale domina l'italia con Dogman di Matteo Garrone, sul celebre caso del Canaro della Magliana, e Lazzaro felice di Alice Rohrwacher, mentre Euphoria, seconda regia di Valeria Golino che vede Riccardo Scamarcio e Valerio Mastandrea nel ruolo di due fratelli, verrà presentato in Un Certain Regard.

A sorpresa approda in concorso l'atteso BlacKkKlansman di Spike Lee, focus sul razzismo e sulle diramazioni del Ku Klux Klan, Under the Silver Lake, del regista di It Follows David Robert Mitchell, con Andrew Garfield, Riley Keough e Topher Grace.

Debuttano nel concorso di Cannes la libanese Nadine Labaki con Capernaum, fiaba politica contemporanea, e l'iraniano Jafar Panahi, pluripremiato autore la cui ultima pellicola si intitola Three Faces. Nella competizione ufficiale troviamo inoltre l'ultimo lavoro del giapponese Hirokazu Koreeda, Shoplifters, e Ash is Purest White del cinese Jia Zhang-ke.

La pattuglia francese comprende Sorry Angel di Christophe Honoré, At War di Stéphane Brizé e Girls of the Sun della controversa Eva Husson, oltre al grande vecchio Jean-Luc Godard e il suo Le live d'image.

Oltre al preannunciato Solo: A Star Wars Story, il Fuori Concorso ospiterà Le Grand Bain di Gilles Lellouche, con Guillaume Canet e Mathieu Amalric.

Tra gli eventi speciali annunciati il film di Wim Wenders dedicato a Papa Francesco, Pope Francis: A Man of His Word, la pellicola collettivo tailandese 10 years in Thailand, che vede la presenza della Palma d'Oro Apichatpong Weerasethakul, e il documentario cinese Dead Souls di Wang Bing.

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