Baby Driver: Stephen King e Guillermo del Toro hanno adorato il film!

I numerosi tweet di del Toro motivano con dovizia di dettagli l'entusiasmo nei confronto del nuovo lavoro del collega.

L'uscita internazionale di Baby Driver - Il genio della fuga, nuovo ingegnoso lungometraggio diretto da Edgar Wright a quattro anni di distanza da La fine del mondo, sta catturando l'interesse del pubblico. Nel frattempo due spettatori molto speciali lo hanno visto e promosso a pieni voti. Si tratta del Re del Brivido Stephen King e del visionario regista Guillermo del Toro.

Stephen King è andato al cinema a vedere il film con un gruppo di amici e ammette di aver applaudito e gridato tutto il tempo preso dall'entusiasmo per l'action.

Più articolato l'apprezzamento di Guillermo del Toro. Il regista messicano posta su Twitter non uno bensì 13 tweet in cui spiega perché Baby Driver è un film da vedere assolutamente.

"13 tweet su Baby Driver. 1: Molto tempo fa (quando ero giovane) un regista coraggioso di nome Walter Hill fece due promesse. Uno: realizzò un grande film d'azione intitolato Driver, l'imprendibile. Due: in Strade di fuoco ci promise "Una fiaba Rock N'Roll". Questi due film hanno iniettato nella nostra generazione un'ondata di adrenalina. Ora decenni dopo Edgar Wright mantiene entrambe le promesse con il fantastico Baby Driver. La chiave per comprendere il film - almeno per me - è il fatto che è una favola, con tanto di principe Disney e principessa, ma è anche rock n'roll. Ci vuole dimostrare che la magia esiste in un mondo corrotto. il film è incredibilmente preciso al riguardo. Privo di difetti e curato al dettaglio: cecchini russi, auto e inseguimenti realistici e la spavalderia di un musical di Gene Kelly. Questo film è Un americano a Parigi su ruote sotto l'effetto del crack. E' un film che ama il cinema, che ama il colore e la luce e gli obiettivi e la pellicola. Ma a differenza dei precedenti film di Edgar (che ho amato tutti), questo esplora un nuovo territorio, al di fuori della commedia. Contiene il cuore di Edgar. E' un riff - un bel riff che conduce in una nuova direzione. Ci mostra trucchi e idee che non aveva mai sperimentato prima. Il cast è in uno stato di grazia e con lui l'intera crew. Immaginate un falegname che incontra un pezzo prezioso di ebanisteria. E' così che mi sento. Mi è sempre piaciuto Edgar. Ma stavolta mi ha commosso. Mi ha commosso vedere un collega regista uscire fuori da un fallimento con un film che ribadisce il suo credo. Spero che tutti andiate a vedere il film al cinema. Vi auguro la stessa gioia che ne ho ricavato io: ho visto un buon amico produrre oro. Andate e guardate coi vostri occhi".

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