American Sniper: la storia vera che ha ispirato il film

American Sniper è un film diretto da Clint Eastwood che trae ispirazione dalla storia vera di Chris Kyle, celebre militare statunitense scomparso nel 2013.

American Sniper è un film del 2014 diretto da Clint Eastwood, basato su una storia vera tratta dall'omonima autobiografia di Chris Kyle, un militare e imprenditore statunitense scomparso nel 2013. L'autobiografia ha venduto oltre 1,2 milioni di copie diventando, di conseguenza, uno dei libri più venduti nel 2015.

American Sniper: Bradley Cooper e Sienna Miller in una scena del film
American Sniper: Bradley Cooper e Sienna Miller in una scena del film

Christopher Scott Kyle nacque l'8 aprile 1974 a Odessa, in Texas, da Deby Lynn Mercer e Wayne Kenneth Kyle, rispettivamente un'insegnante domenicale e un diacono. Nel 1996, due anni dopo aver abbandonato il college, il ventiduenne si recò in un centro di reclutamento militare per arruolarsi come volontario nei Marine degli Stati Uniti; in seguito Kyle fu assegnato come cecchino del Plotone "Charlie" all'interno del SEAL Team Three a Coronado, in California.

Dopo gli attentati dell'11 settembre 2001 fu mandato in Kuwait al fine di prendere parte al suo primo turno di combattimento in vista dell'imminente invasione angloamericana in Iraq. Quando scoppiò la guerra nel marzo 2003 il cecchino, mentre era appostato su un tetto con l'incarico di proteggere una pattuglia di marine, uccise la sua prima vittima: una giovane donna irachena intenta a lanciare una granata contro alcuni soldati americani.

American Sniper: Bradley Cooper insieme a Clint Eastwood in una foto dal set
American Sniper: Bradley Cooper insieme a Clint Eastwood in una foto dal set

Il 7 novembre 2004, con il grado di 2º capo, Kyle fu incaricato di addestrare altri cecchini SEAL e divenne famoso tra i marine e i fanti con il soprannome di "Leggenda", nomignolo nato tra i commilitoni di Chris che spesso lo chiamavano sarcasticamente il "Mito".

Il 15 aprile 2006, il cecchino prese parte al suo terzo turno con destinazione a Ramadi, per poi partecipare, agli inizi di aprile 2008, al suo quarto e ultimo turno di combattimento a Baghdad. Kyle affermò di aver ucciso più di 255 guerriglieri iracheni, di cui 160 confermati ufficialmente dal Pentagono, e, per queste azioni, fu decorato con una Medaglia d'Argento, cinque Medaglie di Bronzo e altre tre dal Corpo dei Marine degli Stati Uniti.

American Sniper: Bradley Cooper con la piccola Madeleine McGraw in una scena
American Sniper: Bradley Cooper con la piccola Madeleine McGraw in una scena

Il 2 febbraio 2013 Kyle fu assassinato dal venticinquenne Eddie Ray Routh presso il poligono di tiro accanto al "Rough Creek Ranch-Lodge-Resort" dove era solito allenarsi. Routh era un suo commilitone che soffriva di stress post traumatico e Kyle e un altro suo amico lo avevano invitato al poligono per farlo distrarre e per tentare di aiutarlo con i suoi disturbi.

Al momento dell'assassinio sia Kyle che il suo amico erano armati ma nessuna delle due pistole era stata ricaricata e le sicure erano ancora attivate. I due furono uccisi con due armi appartenenti proprio a Kyle: Routh sparò in tutto tredici colpi. Kyle fu ucciso con una pistola calibro 45, mentre il suo amico con una SIG Sauer P226 calibro 9.