Aladdin compie 25 anni: gli autori rivelano aneddoti su Williams e sul "freddo" pubblico giapponese

Il film della Disney è arrivato nei cinema americani nel 1992 e tra i ricordi condivisi dagli autori del lungometraggio ci sono quelli relativi a una première molto temuta, alle sessioni di doppiaggio e a cambiamenti inattesi.

Una divertente scena del film d'animazione Aladdin ( 1992 )
Una divertente scena del film d'animazione Aladdin ( 1992 )

Venticinque anni fa arrivava nei cinema americani il film animato Aladdin e il regista Ron Clements, autore del progetto insieme a John Musker, ha rivelato un interessante aneddoto legato alla première avvenuta in Giappone.
I responsabili dello studio avevano infatti rassicurato i filmmaker: "Avevano anticipato: 'Non preoccupatevi se il pubblico non riderà, perché il pubblico giapponese non lo fa".
Le scene con protagonista il genio doppiato da Robin Williams, tuttavia, era riuscito a far sciogliere anche gli spettatori abitualmente più controllati: "Probabilmente la risata più forte dell'intera proiezione è avvenuta quando si è trasformato in Arsenio Hall e ha fatto il suo gesto iconico con il braccio. Al termine della proiezione ho chiesto perché aveva fatto ridere così tanto e mi hanno risposto 'Oh, abbiamo amato quando il Genio si è trasformato in Julia Roberts di Pretty Woman. Nel film l'attrice imita Arsenio Hall. Non sapevano chi fosse Arsenio Hall ma conoscevano la Roberts". Musker ha aggiunto: "Sembra che non li disturbasse il fatto che il Genio avesse dei baffi quando si è trasformato in Julia Roberts".

Parlando del coinvolgimento di Williams, i registi hanno spiegato che volevano trovare degli elementi visivi possibili solo nei film di animazione e quindi l'inserimento di un genio in grado di cambiare forma e con un forte senso dell'umorismo era sembrata una scelta perfetta.
La star stava girando Hook - Capitan Uncino nei giorni in cui doveva registrare le sue sequenze e l'animatore Eric Goldberg ha raccontato: "Avevamo a disposizione Robin solo per quattro sessioni della durata di quattro ore e di solito arrivava in studio dopo aver lavorato tutto il giorno sul set di Hook, ma ci ha dato il 150%". Williams era particolarmente calmo e silenzioso prima di iniziare al lavoro ma poi la situazione cambiava radicalmente: "Dava il massimo e ci ha regalato così tanto materiale che ci ha viziati nella nostra possibilità di scegliere. Ho pensato che fosse un interprete davvero, davvero generoso. Mi piace pensare che se considerassimo lo script come se fosse una mappa da seguire allora Robin ha preso molte deviazioni. Ma le abbiamo amate".