Addio a Michael Cimino, premio Oscar per Il Cacciatore

Ci lascia il regista de Il Cacciatore, I cancelli del cielo e Il Siciliano. La notizia è stata riportata da Thierry Fremaux.

Si è spento il regista Michael Cimino, autore di alcuni dei film che hanno caratterizzato gli anni Settanta, tra cui Il cacciatore, con il quale si impose nel panorame cinematografico di quel periodo. La notizia, rilanciata sui principali media cinematografici internazionali, è stata riportata da Thierry Fremaux, con un tweet.

Nato nel '39, Cimino in giovane età si dedica allo studio di letteratura e architettura, prima di approdare, negli anni '70, al mondo della cinamatografia, a seguito di un breve periodo di servizio nell'esercito. Nel 1972 si occupa della sceneggiatura di 2002: la seconda odissea (Silent Running), mentre nel 1973 è la volta di Una 44 Magnum per l'ispettore Callaghan (Magnum Force), ma è solo nel 1974 che debutta alla regia con Una calibro 20 per lo specialista (Thunderbolt and Lightfoot), che sceneggia insieme a Clint Eastwood, presente anche nel cast. Il successo lo otterrà però soltanto nel 1978, con Il cacciatore (The Deer Hunter), che ottiene ben cinque nomination all'Oscar e catapulta Cimino nell'olimpo hollywoodiano, grazie ad una storia tragica ed emozionante che ricalca la vicenda di tre operai coinvolti nella guerra del Vietnam.

Del 1980 è I cancelli del cielo (Heaven's Gate), un monumentale progetto western che, nelle intenzioni dell'autore, nasce di ben sei ore ma che per il botteghino, presso il quale non riscontrerà comunque successo, viene ridotto a sole due e mezzo, per poi essere ulteriormente rimaneggiato in un'ulteriore versione di quattro ore. Un simile progetto spaventa le major hollywoodiane, che infatti gli valgono cinque anni di attesa per il suo terzo lavoro, L'anno del dragone (Year of the Dragon), nel quale tratteggia l'immagine di un'America divorata dalla smania di potere utilizzando un'estetica di particolare impatto. Del 1987 è Il siciliano (The Sicilian), per il quale viene accusato da più parti di aver volontariamente realizzato un'apologia dell'efferato assassino Giuliano, mentre nel 1990 si dedica Ore disperate (Desperate Hours), remake dell'omonima pellicola del 1955. Più riuscito si rivelerà Verso il sole (The Sunchaser), del 1996, insieme all'episodio No Translation Needed del progetto collettivo To Each His Own Cinema, del 2007.