A Cattleya i diritti di Educazione siberiana

Presto al cinema il romanzo di Nicolai Lilin Educazione siberiana, discusso caso editoriale. A sceneggiare il film saranno i veterani Stefano Rulli e Sandro Petraglia.

La società di produzione Cattleya si assicura i diritti di un nuovo caso letterario: Educazione Siberiana, libro d'esordio scritto direttamente in italiano del giovane Nicolai Lilin, edito da Einaudi. Esordio che ha suscitato fin da subito un fortissimo interesse nella stampa italiana. In questo libro autobiografico, l'autore rievoca i passaggi cruciali di un'adolescenza pericolosa, vissuta al tramonto dell'URSS nel ghetto criminale della Transnistria, tra Moldavia e Ucraina, dove negli anni '30 Stalin deportò gli irriducibili fuorilegge siberiani. Un mondo sconcertante, mai raccontato prima, in cui il crimine è regolato da un'etica ferrea e i "criminali onesti" condividono il culto per le armi, l'odio per i poliziotti e i traffici illeciti, senza mai violare i sacri codici: niente droga e massimo rispetto per disabili e anziani.

Dopo Romanzo Criminale (già film e serie televisiva di culto) e Acab, Cattleya rinnova la sua attenzione per testi di straordinaria forza narrativa, e stavolta lo fa con un libro insolito, vivido e riflessivo. Il film, che avrà un profilo internazionale, verrà girato in lingua inglese in territori limitrofi a quelli descritti nel romanzo e la sceneggiatura sarà affidata a Stefano Rulli e Sandro Petraglia (Romanzo Criminale, La meglio gioventù).

Riccardo Tozzi, Presidente di Cattleya, dichiara: "E' uno straordinario romanzo sulla modernità. La storia di un gruppo sociale che salva la sua identità contro lo zarismo e lo stalinismo, ma la perde con la globalizzazione e il denaro facile. Un caso limite, avventuroso e travolgente, che parla a tutti noi". Conferma Einaudi attraverso il suo direttore editoriale, Ernesto Franco: "Educazione siberiana è un libro di scoperta. Il lettore sale su quella nave, si avvicina in un oceano sconosciuto e scopre, proprio come un navigatore, un pezzo di mondo di cui fino a un momento prima ignorava l'esistenza".