Dopo la proiezione all'ultima Mostra del Cinema di Venezia, che tanti consensi ha riscosso tra pubblico e addetti ai lavori, Spring Breakers - Una vacanza da sballo di Harmony Korine si prepara a sbarcare in sala. E' un universo pop, ultracolorato e sfrontatamente kitsch, quello del film di Korine, che può lasciare interdetti e sembra pensato per dividere. Le quattro protagoniste Vanessa Hudgens, Ashley Benson, Selena Gomez e Rachel Korine danno vita a una danza surreale tra rapine, vortici di sesso e droghe, anarchia e fascinazioni criminali, in un tempo sospeso (quello dello spring break statunitense, le vacanze di primavera) che sullo schermo diventa colore acceso, saturazione visiva e stordimento sensoriale. Il fondo, però, è amaro, e poggia sulle rovine di un american dream ormai definitivamente deragliato.
A presentare il film, che vedremo in sala dal prossimo 7 marzo, è arrivato Korine insieme alla moglie Rachel oltre che a Vanessa Hudgens ed Ashley Benson (con Selena Gomez assente per malattia); i quattro hanno parlato del singolare impatto del film e dell'effetto che può avere sui fans delle giovani protagoniste, abituati a ben altri registri cinematografici.
Korine, lo spring break è un po' un rito di passaggio per i giovani statunitensi, un modo di accostarsi all'età adulta. Il film rappresenta questo, all'interno del suo cinema?
Harmony Korine: E' un rito di passaggio in cui i ragazzi si prendono una settimana per spaccare, pisciare, leccare, bruciare, per poi tornare a casa per far finta che non sia successo niente. Nel mio film però è trattato come una metafora, non aderisce esattamente alla realtà: non è certo un trattato o un saggio.
Rachel Korine: Per me, più che un rito di passaggio, è un prolungamento dell'immaturità, un modo di rimanere giovani e incoscienti.
Vanessa Hudgens: Nel film a un certo punto si dice "Il segreto della vita è essere una brava ragazza". Per me il segreto è fare quello che si ama, fare e continuare ad essere felici, metterci la passione. Io non volevo sconvolgere nessuno con questo ruolo, ho solo cercato di crescere come attrice. Quei film li ho amati, ma ormai risalgono a molto tempo fa.
Ashley Benson, come in Pretty Little Liars interpreti una ragazza fuori dal comune, che esce dagli schemi. Come ci sei riuscita, visto che, nella realtà, sei abbastanza diversa da questo tipo di personaggio?
Ashley Benson: In realtà, in quella serie io interpreto più o meno un personaggio simile a quello di sempre: questo film, invece, mi ha permesso di esplorare altri aspetti della mia personalità, e d'altronde ho sempre voluto fare un film più dark.
Che energia, o disenergia, si è creata tra voi coetanee? Vanessa Hudgens: Nonostante le lunghe ore di lavoro eravamo sempre insieme a cantare e scherzare. Anche Harmony si è aggiunto, alla fine è quasi diventato uno di noi, uno delle ragazze!
Korine, come ha lavorato col colore? Harmony Korine: E' molto importante per me il colore, visto che il film ha una cultura dei sensi, è come un poema pop. Volevo la possibilità di toccare le superfici, e di cogliere il residuo di patologia che si trova sotto i colori.C'è qualche scena che ha tagliato?
Sì, una scena in cui le quattro protagoniste rapinano un tizio molto impacciato sulla spiaggia, gli fanno tirar giù i pantaloni e poi fanno commenti sulla bellezza del suo pene. Mi piaceva, ma era troppo lunga e superflua, e alla fine l'ho dovuta eliminare.
Vanessa, la presenza di Selena Gomez ha influito sulla sua decisione di partecipare al film? Vanessa Hudgens: Quando sono stata coinvolta io Selena ancora non c'era, c'era solo James Franco, e questo senz'altro ha influenzato la mia decisione: sono una sua fan, è un attore che quando recita è capace di trasformarsi completamente.
Perché la scelta di reiterare in continuazione alcune scene, come la parte iniziale o la telefonata ai genitori? Harmony Korine: Volevo che il film fosse un'esperienza fisica, piuttosto che una narrativa tradizionale; un racconto liquido, che in qualche modo si avvicinasse a un'esperienza allucinatoria, con elementi che catturano l'attenzione, colpiscono, scompaiono e si dileguano. Anche qui le immagini arrivano, cadono e poi si disintegrano.
Voi attrici come presenterete ai vostri fan questo film, così diverso da quelli che interpretate di solito? Vanessa Hudgens: I fans usciranno dalle sale sentendosi più forti: è film con quattro donne protagoniste che non hanno paura e sono indipendenti. Ma è anche un film sulla dissoluzione, una sorta di Scarface dei giorni nostri, quindi si sentiranno più forti ma nel contempo anche shockati.Ashley Benson: Penso che saranno molto emozionati a vederci in una veste così diversa. Gli piacerà vedere cosa siamo in grado di fare: abbiamo sempre interprerato personaggi "maturi" finora, mentre questi non lo sono.
Un aggettivo per descrivere il film?
Rachel Korine: Io vedo che il film è qualcosa che Harmony ha creato dal nulla, quindi mi viene in mente l'aggettivo "bello".
Vanessa Hudgens: Emozionante.
Ashley Benson: Sessuale!
Korine, rispetto ai suoi film precedenti, pare ci sia più sgomento nel raccontare l'universo. I suoi personaggi erano outsider, ma dal film traspariva più amore per loro. Cosa è cambiato, nel frattempo? Harmony Korine: Io faccio film, e quindi è ovvio che i temi si ripetano. A volte si vuole cambiare un po' setting e personaggi. Anche questi personaggi sono outsider, almeno all'interno della cultura dominante e prevalente. In quel contesto loro sono delle outsider, sociopatiche, magari sono meno isolate di altri miei personaggi, ma sovvertono un sistema dall'interno.
A chi è venuto in mente di girare la scena con la canzone di Britney Spears? E lei, come l'ha presa? Harmony Korine: Mi piaceva la canzone, credo rappresenti una parte del film. In fondo, come il film è una ballata pop: una patina bella in superficie ma elementi sottostanti patologici. Non conosco, comunque, la reazione di Britney.Vanessa Hudgens: E' stato sicuramente un momento memorabile, l'abbiamo girata in tre giorni perché l'illuminazione doveva essere sempre la stessa. E' stato bellissimo lavorare in Florida con dei tramonti veramente belli, che hanno aggiunto al film un elemento quasi mistico.
Vanessa Hudgens, i programmi Disney sembrano come una sorta di apparato, molto standardizzato. Ha dovuto rinunciare a qualcosa per scegliere questa strada così indipendente? Vanessa Hudgens: Ho dovuto rinunciare solo all'onorario, ovviamente. Ma si guadagna molto in termini di libertà creativa: prima, per esempio, non mi ero mai trovata a improvvisare così tanto.
Korine, l'idea di lavorare con tre attrici molto conosciute è venuta prima della stesura della sceneggiatura? Harmony Korine: Il casting per me è sempre lo stesso. Scelgo chi meglio può fare un certo ruolo, e può spingerlo al limite. E' un processo lungo, voglio che un attore possa perdersi nel film. Volevo anche che loro rappresentassero una sorta di ideologia pop, con una connessione anche tra realtà e finzione.
Come ha lavorato con James Franco sul personaggio?Lui è un maniaco: è sempre fantastico lavorare con i maniaci, specie quando hanno molto talento. Già da due anni parlavamo di lavorare insieme, non l'avevo mai visto arrivatre ai limiti, esprimere tutto quello che potesse esprimre. Il personaggio di Alien l'ho scritto per lui, è un amalgama di diversi elementi: il gangster bianco nel sud degli Stati Uniti che esprime un po' del gangster nero, con elementi anche mistici.
Vanessa Hudgens, l'anno scorso ha lavorato a Sucker Punch di Zack Snyder, un film che ha più di un'identità con questo. E' d'accordo? Vanessa Hudgens: Sì, anche quello ha qualcosa di onirico. Non ci avevo mai riflettuto, in effetti: ma entrambi i film ti lasciano con la voglia di cercare delle risposte.
Siete mai state in difficoltà nel girare qualche scena, o avete avuto qualche difficoltà nel farlo?
Ashley Benson: Tutte noi ci siamo sentite molto a nostro agio con i rispettivi personaggi, non siamo mai state sotto pressione. Avevamo voglia di spingerci oltre, e questa è stata una buona occasione per lasciarci andare.
Rachel Korine: La cosa principale per me era la fiducia in Harmony: il taglio del film l'ha deciso lui. E' stato bello poter trascorrere del tempo insieme, nell'ambiente abitato dai veri spring breakers.
Vanessa Hudgens: Forse ai fans non si dà sufficiente credito. Il film è stato già mostrato in varie occasioni, e loro hanno riso quando dovevano ridere e pianto quando dovevano piangere: ne hanno colto in pieno il senso.