White Elephant - Codice criminale, la recensione: le vie dell'action-thriller non sono infinite

La recensione di White Elephant - Codice criminale, film che vanta un supercast (Michael Rooker, Olga Kurylenko, Bruce Willis e John Malkovich) ma si rivela carente dal punto di vista narrativo e di messa in scena.

White Elephant - Codice criminale, la recensione: le vie dell'action-thriller non sono infinite

Il titolo non è casuale, in quanto in inglese il termine elefante bianco viene utilizzato per designare un qualcosa i cui costi di realizzazione non sono poi stati supportati dai successivi guadagni: si potrebbe applicare in ambito cinematografico ai flop, incapaci di restituire al botteghino quanto speso in fase di budget.

White Elephant 1
White Elephant: una scena del film

Come vi raccontiamo nella recensione di White Elephant - Codice criminale, in questo caso ha da riferirsi alla figura del protagonista interpretato da Michael Rooker, che diventa una sorta di elemento scomodo per il suo boss dopo un inaspettato tradimento e quindi non soltanto sacrificabile, ma addirittura da eliminare il prima possibile. La cosa preoccupante è che vi è più sostanza e interesse nel concetto appena esposto che nell'effettiva sceneggiatura del film, che si inserisce nella lista dei tanti b-movie ricolmi di guest-star pensati per il mercato straight to video d'Oltreoceano...

Un giorno speciale

White Elephant 6
White Elephant: una scena del film

Da quando è rimasto vedovo, Gabriel Tancredi non ha fatto altro che arrovellarsi nella sua solitudine, senza amici veri e propri e conducendo un'esistenza avara di affetti. L'uomo, un passato nel corpo dei marines, lavora come sicario al servizio di un potente gangster locale, tale Arnord Solomon, che è solito affidargli i compiti più scottanti per eliminare spesso occhi indiscreti. Il suo ultimo incarico lo vede infatti mettersi sulle tracce di una coppia di detective della polizia cittadina, testimoni di un attentato fallito contro una gang rivale e ordito proprio da Solomon, durante la loro attività di sorveglianza. Dopo aver eliminato il suo partner senza troppi problemi, Tancredi e i suoi uomini faticano invece a mettere a tacere l'arcigna detective Vanessa Flynn, che riesce a scampare a un primo agguato per poi trovare rifugio in attesa di un'ipotetica vendetta. Vendetta che per una serie di circostanze la vedrà unirsi proprio a Tancredi, che finirà così per tradire il suo boss nel tentativo di far pace con i suoi demoni.

10 Minutes Gone, la recensione: Bruce Willis in un banale heist-movie

Volti conosciuti

White Elephant 4
White Elephant: una scena del film

White Elephant vede in uno dei suoi ultimi ruoli prima del ritiro dalle scene, per i problemi di salute che tutti conosciamo, di Bruce Willis. Negli ultimi mesi vi abbiamo parlato su queste pagine di diversi titoli interpretati dal popolare attore in tempi recenti e anche questo non si discosta dalla bassa qualità media, vedendolo in un ruolo ancor più limitato sia a livello di battute che di minutaggio. La parte del leone viene così lasciata alla coppia di personaggi principali, ovvero il già citato Michael Rooker e Olga Kurylenko. Se il primo, volto simbolo di tanto cinema di genere che aveva trovato nuova energia grazie alla cura di James Gunn che lo ha voluto nel ruolo di Yondu Udonta ne I guardiani della Galassia nonché in The Suicide Squad - Missione suicida (2021), si affida al mestiere, lascia perplessi la presenza della Kurylenko in una produzione del genere: difficile credere che l'attrice di origini ucraine non abbia a disposizione copione e ingaggi migliori.

Spara che ti passa

White Elephant 2
White Elephant: una scena del film

Il cast, completato da John Malkovich in un cammeo ancor più insignificante rispetto a quello già ridotto di Willis, può ad ogni modo far poco per compensare i limiti di una sceneggiatura a dir poco inverosimile, tra date che coincidono incredibilmente e improvvisi voltafaccia che instradano la narrazione su una resa dei conti finale rocambolesca e senza esclusione di colpi, all'insegna di una violenza che non guarda in faccia niente e nessuno. Cadaveri che spariscono all'improvviso, vasche salvifiche dove ripararsi dai proiettili, ceneri da gettare al vento ed esecuzioni dell'ultimo minuto: dietro la macchina da presa troviamo Jesse V. Johnson, un passato da stuntman prima di diventare regista, che nel corso della sua carriera ha firmato action-movie in serie, tra alti e bassi, molti dei quali con protagonista la star Scott Adkins - vi consigliamo di recuperare il filo-noir Missione vendetta (2019). Ma che qui sembra totalmente incapace di gestire la messa in scena, che procede all'insegna di un caos poco avvincente andante di pari passo con il suddetto, implausibile, script.

Conclusioni

Gli unici motivi di curiosità da parte del pubblico sono da rintracciare nelle scelte di casting, con Bruce Willis e John Malkovich in due parti minuscole e il ruolo principale affidato a Michael Rooker, affiancato per l'occasione dalla bella e combattiva Olga Kurylenko. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di White Elephant - Codice criminale, l'ora e mezzo di visione vive sull'assurdità del contesto narrativo, tra improbabili alleanze e altrettanto inverosimili tradimenti, lasciando il campo libero a dinamiche action che vivono su situazioni rocambolesche e non prive di illogicità, all'insegna di un intrattenimento di genere vacuo e privo di mordente.

Movieplayer.it
1.5/5
Voto medio
4.1/5

Perché ci piace

  • Il cast è di lusso, da Bruce Willis a John Malkovich, da Michael Rooker a Olga Kurylenko...

Cosa non va

  • ... ma i relativi personaggi sono soltanto abbozzati.
  • Una sceneggiatura inverosimile che non va da nessuna parte.
  • Dinamiche action poco ispirate, limitate per lo più a sparatorie e affini.