Venus, la recensione: l'energico horror cosmico di Jaume Balagueró

La recensione di Venus, film dove la giovane protagonista si ritrova a che fare non soltanto con pericolosi criminali ma anche con una spaventosa profezia. Da un racconto di Lovecraft, su Rai4 e RaiPlay.

Venus, la recensione: l'energico horror cosmico di Jaume Balagueró

La giovane Lucia lavora come cubista in una discoteca gestita da ambienti criminali e una sera al termine del turno ruba un notevole quantitativo di droga, con l'idea di fuggire senza dare nell'occhio. Il suo tentativo non va a buon fine quando viene scoperta da uno degli scagnozzi della gang, e nonostante riesca poi a scappare si trova ora braccata. La ragazza trova ospitalità dalla sorella Rocio, con la quale non scorre buon sangue, che vive in un dismesso appartamento insieme alla figlioletta Alba, ancora una bambina.

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Venus: la protagonista Ester Expósito

Come vi raccontiamo nella recensione di Venus, il mattino successivo scopre che Rocio è svanita nel nulla e le tocca ora prendersi cura della nipotina, dovendo al contempo fare i conti con l'improvvida scelta della sera precedente, che ora mette in pericolo non soltanto lei ma anche ciò che resta della sua famiglia. Il gangster a caccia della droga ha sguinzagliato un gran numero di uomini alle sue calcagna e il cerchio intorno a lei si stringe sempre di più. Ma Lucia avrà un altro pensiero molto più vicino da cui guardarsi: la dimora della sorella è infatti teatro di inquietanti eventi che sembrano prendere di mira proprio la piccola Alba, legati a un mistero relativo al passato dell'edificio e a una spaventosa profezia...

Lacrime e denti

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Venus: ancora Ester Expósito in una scena

Tanta carne al fuoco in quest'horror cosmico, con tanto di eclissi e rituale d'occasione, che porta la firma di uno dei maestri della paura iberica, ovvero Jaume Balagueró: il "papà" della saga di REC, qui regista e sceneggiatore, firma un solido prodotto di genere, crudo e crudele al punto giusto, dove varie influenze si mescolano in un mix grandguignolesco e incalzante. Venus è un film che sprizza sangue ed energia nel corso dell'ora e mezzo di visione, con quella violenza splatter - a tratti forse eccessivamente calcata, ma d'altronde non siamo di certo davanti ad un titolo per stomaci deboli - che permea le numerose scene madri, fino a quella resa dei conti finale che si tinge di note sempre più estreme e pulp, abbandonando la verosimiglianza in favore di una straripante carneficina di genere.

Sorella Morte, la recensione: su Netflix il convento degli orrori

L'ora del giudizio

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Venus: una scena del film

Soltanto qualche mese dopo sarebbe sbarcato su Netflix un titolo dalla trama diversa ma concettualmente molto simile, ovvero il mistico Sorella morte (2023) del collega e sodale Paco Plaza: anche in quel caso la componente sonora giocava un ruolo fondamentale così come l'eclissi era elemento fondante della narrazione. Qua l'ambientazione è moderna per quanto la sceneggiatura sia un libero adattamento del racconto I sogni nella casa stregata di H.P. Lovecraft, qui aggiornato con la necessaria enfasi ai tempi moderni. Una colonna sonora insolitamente leggera - presenti tra gli altri i nostri Colapesce Dimartino e l'immancabile Nessuno nella versione di Mina - accompagna un racconto che si ammanta progressivamente di note sempre più oscure e disturbanti. Non è un caso che tra i produttori figuri un altro autore cult del cinema spagnolo come Álex de la Iglesia (curatore dell'antologia Fear Collection della quale Venus fa parte) e le dinamiche del condominio ricordano una versione in piccolo di un suo grande classico come La comunidad - Intrigo all'ultimo piano (2000).

Fino all'ultimo sangue

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Venus: una scena del film

Gli jump-scare di stampo classico sono solitamente schivati, in favore di una costruzione più chirurgica e macabra del terrore, mostrato non soltanto nelle sue fasi più viscerali - l'anima da body-horror diventa opprimente ed esplosiva - ma anche in quelle dal taglio sovrannaturale, con realtà e trascendente che collimano in molteplici occasioni nel prosieguo di questi eventi sempre più convulsi e drammatici, con almeno una sequenza profondamente struggente. La protagonista Ester Expósito, conosciuta dal grande pubblico per la popolare serie streaming Élite, è intrigante e combattiva al punto giusto in un ruolo in rapida evoluzione, con l'attrice teatrale Magüi Mira a infondere quel pizzico di suspense nella raffinata caratterizzazione dell'anziana e misteriosa vicina di casa. L'ambientazione limitata per la pressoché totalità all'appartamento della sorella e al relativo edificio circoscrive il "campo da gioco", scatenando quella verve horror destinata a un epilogo letteralmente infernale, ottimamente orchestrato da un Balagueró che sembra divertirsi parecchio, e noi con lui.

Conclusioni

Cubista in un locale invischiato in loschi traffici, la giovane e bella Lucia ruba improvvidamente un'ingente partita di droga, finendo per ritrovarsi alle calcagna gli uomini di un crudele gangster. Ma la ragazza, che ha trovato ospitalità dalla sorella maggiore, ha un problema ben più spaventoso di cui preoccuparsi: la casa che le offre rifugio è infatti teatro di strani eventi e una profezia legata a un'imminente eclissi la trascinerà in un vortice di terrore. Come vi abbiamo raccontato nella recensione di Venus, l'ultimo film scritto e diretto da Jaume Balagueró, maestro dell'horror spagnolo, è un racconto crudo e violento, ricco di fascino e mistero nell'evoluzione di una storia che non risparmia niente e nessuno, tra violenza e atmosfere pulp, all'insegna di un'energia prorompente per un target ben prestabilito, che difficilmente resterà deluso.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
3.5/5

Perché ci piace

  • La regia di Jaume Balagueró è consapevole anche nelle fasi maggiormente sopra le righe.
  • Una costruzione della paura non banale.
  • Il film vive di un'energia cosmica tutta particolare.

Cosa non va

  • La violenza di stampo splatter è a tratti forse gratuita e non per tutti.