I 26 migliori film horror tratti da storie vere

La classifica dei migliori film horror tratti da storie vere: da L'esorcista alla saga di The Conjuring, ecco alcune delle storie di vita reale che hanno ispirato i film del terrore più suggestivi.

Johnny Depp nel primo Nightmare
Johnny Depp nel primo Nightmare

Questo film horror è tratto da una storia vera: quante volte ci è capitato di leggere questa frase di lancio sui poster o a conclusione del trailer di un film? Così tante che ormai non ci facciamo più caso, a meno che un film non ci colpisca particolarmente e vogliamo saperne di più. Nel caso si tratti di un horror, il dubbio che si tratti di una vicenda realmente accaduta si fa ancora più consistente, perché se si tratta di eventi soprannaturali, entra in gioco il raziocinio. Gli autori degli horror più celebrati e leggendari spesso hanno preso spunto da storie realmente accadute - o meglio, da vicende riportate dalla cronaca. Per alcuni film - come Nightmare, ad esempio - sono bastati una serie di articoli di giornale a dare uno spunto per una storia completamente diversa, mentre altri film di cui parleremo in questo articolo hanno rievocato certe storie spaventose così come sono state raccontate dai media o da coloro che le hanno vissute.

The Conjuring 2 - una scena del film
The Conjuring 2 - una scena del film

Le storie che leggerete di seguito hanno dato vita a film di grande successo come The Conjuring o addirittura pellicole che sono entrate nell'immaginario collettivo, come L'Esorcista, che oggi è considerato uno dei migliori film horror di sempre. Non sappiamo come sono andati realmente i fatti narrati e non lo sapremo mai, ma possiamo andare all'origine delle storie che hanno ispirato questi film e immaginarlo, mettendo un po' da parte la razionalità. E allora ecco l'elenco dei migliori film horror tratti da storie vere: seguiteci in questo percorso al buio, tra rumori improvvisi, oggetti che si spostano, strani sortilegi. E se sentirete bussare alla porta ma non c'è nessuno, non spaventatevi.

1. L'esorcista (1973)

Max von Sydow davanti alla casa della piccola indemoniata de L'esorcista
Max von Sydow davanti alla casa della piccola indemoniata de L'esorcista

Sul finire degli anni '40, i quotidiani del Maryland iniziarono ad occuparsi del caso di Roland Doe, pseudonimo dietro il quale si celava l'identità di un ragazzo di quindici anni che manifestò i segni di una possessione demoniaca. Roland, la cui vicenda anni dopo ispirò il film L'Esorcista, era descritto come uno di quegli adolescenti che alla compagnia dei coetanei preferisce quella degli adulti. In particolare il rapporto con sua zia Harriet, appassionata di occultismo, fu decisivo negli sviluppi di questa vicenda. Immaginiamo che dopo la morte di sua zia, Roland abbia provato a mettersi in contatto con lei attraverso una tavoletta OuiJa, e fu in quel periodo che iniziarono a succedere cose strane in casa. Si parlò di rumori strani, mobili e oggetti che si spostavano e levitavano all'improvviso, eventi che furono esaminati anche dal parapsicologo J.B. Rhine il quale, dopo una notte trascorsa con il ragazzo, consigliò alla famiglia di rivolgersi ad un prete cattolico.

La situazione si aggravò al punto tale che per Roland, che sembrava ormai posseduto da un'entità malvagia, si rese necessario più di un esorcismo e si racconta che durante uno di questi rituali, il ragazzo riuscì a liberarsi e ferì gravemente un prete con una molla che aveva sfilato dal materasso. Una storia dalle circostanze poco chiare che impressionò lo scrittore William Peter Blatty, che si appassionò agli studi del soprannaturale e trent'anni dopo diede alle stampe L'esorcista, controverso bestseller che successivamente sarà adattato per il grande schermo da William Friedkin. A più di quarant'anni dalla sua release nelle sale l'Esorcista resta un film potente, di grande impatto visivo ed emotivo, che ha condizionato l'immaginario collettivo e cinematografico e con il quale qualsiasi film che affronti il tema della possessione è costretto inevitabilmente a confrontarsi.

Nonostante Blatty e Friedkin si siano presi diverse libertà narrative rispetto al materiale di partenza (piuttosto scarno, in verità) le immagini di Linda Blair che inizia a levitare verso il soffitto della stanza buia e gelida, appena rischiarata dalla luce spettrale degli abat jour e la porta che si chiude all'improvviso, restano tra le più potenti che si siano viste sul grande schermo negli ultimi decenni, mentre altre pellicole che hanno provato a raccontare fedelmente la storia di Roland - tra cui Possessed - non hanno avuto lo stesso impatto.

2. Amityville Horror (1979)

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Quella notte di novembre del 1974, nessuno sentì i colpi di fucile che Ronald DeFeo sparò contro i suoi genitori e i suoi quattro fratelli, né i vicini di casa, né le vittime, che furono trovate nei loro letti quando la polizia entrò nella villetta al numero 112 di Ocean Avenue ad Amityville nelle prime ore del mattino. Gli agenti erano stati avvisati proprio da Ronnie, che già in passato aveva dato segni di grave squilibrio, e che in seguito confessò di essere stato lui ad uccidere la sua famiglia, guidato da strane voci.

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Costruita negli anni '20, la casa - diventata in seguito una delle più celebri e riconoscibili del cinema horror, con le sue finestre a semicerchio e resa iconica dal film Amityville Horror - era stata già occupata da diversi proprietari e un anno dopo la strage dei DeFeo fu acquistata dai Lutz, che fuggirono poco tempo dopo, raccontando con enfasi di inquietanti fenomeni soprannaturali ai quali avevano assistito insieme ad alcuni ospiti. È proprio sull'esperienza di George e Kathy Lutz che si basa Amityville Horror, primo capitolo di una lunga saga che vedeva protagonisti James Brolin e Margot Kidder. I "veri" Lutz raccontarono che in casa si percepivano presenze invisibili e a volte capitava di sentire dei passi al piano superiore, quando non c'era nessuno. Poi ancora parlarono di strane ombre, sciami di mosche, odori nauseabondi e addirittura sostanze vischiose sulle pareti o sulle serrature delle porte. Non mancarono poi i riferimenti alla strage dei DeFeo, con George che sosteneva di essersi svegliato più volte alle ore 3.15, la stessa in cui Ronnie uccise i genitori, e sua moglie Kathy che invece fu in grado di descrivere alcuni macabri dettagli di quello che accadde e che lei aveva sognato.

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Insomma, un'abitazione pervasa da un'energia così spaventosa, che anche una coppia di studiosi del paranormale, i coniugi Warren - gli stessi di The Conjuring - volle effettuare un'indagine e confermò le dichiarazioni dei Lutz, riferendo in particolare di un incontro con lo spettro di Ronald DeFeo sr., il padre dell'assassino. Non è un caso, infatti, che le prime scene di The Conjuring 2 siano ambientate proprio nella casa di Amityville, della quale riconosciamo le finestre della facciata principale e alcune fotografie inquietanti - tra cui quella del bambino che si affaccia da una scalinata - che furono realmente scattate nell'abitazione, anche se la loro natura soprannaturale è opinabile. L'unica libertà che James Wan si prende, in una ricostruzione così accurata, è il rumore delle fucilate, che se nella finzione contribuisce a rendere la scena della seduta spiritica ancora più spaventosa, nella realtà non fu udito da nessuno.

I successivi proprietari di Amitivylle, più che di eventuali spettri, ebbero a lamentarsi del pellegrinaggio di curiosi che assediavano la casa, e che non accennavano a diminuire. D'altronde chi ha abitato in una casa "celebre" potrà confermarvi che non è facile confrontarsi tutti i giorni con l'invadenza della gente e di fanatici di vario tipo. In ogni caso sulla casa sono stati realizzati una quindicina di film (oltre a diversi documentari), ma i più conosciuti restano quello del '79 e il suo remake, uscito nel 2005, con un Ryan Reynolds fin troppo prestante (e spogliato) nel ruolo del signor Lutz.

3. The Conjuring - L'Evocazione e Il caso Enfield (2013 e 2016)

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Ed e Lorraine Warren si occuparono anche di altri celebri casi soprannaturali, alcuni dei quali sono stati raccontati al cinema (come quello di cui si parla in The Haunting in Connecticut, ad esempio). Tuttavia la loro attività (affascinante ma anche discussa e controversa) ha un ruolo più centrale nei due film della saga di The Conjuring. Mentre l'Evocazione - The Conjuring è incentrato sulla storia della famiglia Perron e della loro casa di Rhode Island, infestata dallo spirito di una strega vissuta secoli addietro, The Conjuring - il Caso Enfield è decisamente più interessante (e documentato) e vide coinvolti diversi esperti del settore e giornalisti, incuriositi da quello che accadeva in casa di Peggy Hodson, una donna divorziata, madre di quattro figli, che viveva nei pressi di Londra. In particolare l'indagine si concentrò su una delle bambine, Janet, che sembrava attirare a sé le attenzioni di un poltergeist, che iniziò a manifestarsi nelle ore notturne bussando alla porta della stanza che divideva con i fratelli, e facendo tremare i loro letti, fino a spingersi successivamente a manifestazioni più spaventose.

I Warren esaminarono anche questo caso, che in realtà fu seguito con più assiduità da un giornalista del Daily Mirror, Maurice Grosse. Ed è proprio sull'esperienza di quest'ultimo che si concentra The Enfield Haunting, una miniserie uscita poco prima di The Conjuring 2 e che ci riporta alla fine degli anni Settanta, tra le stanze e i corridoi di una casa nei pressi di Londra in cui la sensazione di non essere soli è tangibile. Lo scenario quindi è lo stesso, e i brividi sono garantiti in entrambi i casi, ma James Wan si prende la libertà di "gonfiare" un po' la sua storia inserendo ulteriori creature spaventose, come l'Uomo Storto evocato dal carillon dei bambini e soprattutto Valak, il demone-suora, sulla cui efficacia, in termini orrorifici, chi vi scrive continua ad avere qualche dubbio.

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4. Annabelle (2014)

Una foto della sensitiva Lorraine Warren
Una foto della sensitiva Lorraine Warren

Si è parlato tanto di Valak, che poi ha avuto un suo spin-off dedicato, il deludente The Nun, così come ne era stato realizzato uno per Annabelle, la bambola che si vede in alcune scene de L'Evocazione. Se Valak resta un personaggio di fantasia, Annabelle invece ha una sua mitologia realistica, visto che la bambola è attualmente tra i cimeli del museo dei Warren e ha un aspetto decisamente meno inquietante di quello che si vede nei film. È una Raggedy Ann come se ne vedevano probabilmente tante negli anni '70, che fu donata ai Warren da una giovane infermiera, e che si dice sia posseduta dallo spirito di una ragazza defunta, Annabelle Higgins.

In Annabelle 2: Creation, alla fine del film, compare una vera bambola modello Annabelle (viene regalata ad una delle piccole protagoniste dai suoi genitori adottivi).

5. The Exorcism of Emily Rose (2005)

Anneliese Michel
Anneliese Michel

Era una ragazza davvero carina, Anneliese Michel, con i capelli scuri che le incorniciavano il viso dal sorriso aperto e luminoso. Un sorriso che si spense nei lunghi mesi in cui fu sottoposta a diversi esorcismi che si conclusero con la sua morte il 1° luglio del '76, come lei stessa aveva anticipato in una lettera che aveva scritto in un raro momento di lucidità. Le spaventose foto scattate durante questi rituali ci restituiscono l'immagine di una ragazza ridotta pelle e ossa, con occhiaie nere come la pece e il viso segnato da profonde piaghe. Nelle ultime immagini della sua vita, Anneliese era spesso affiancata da qualcuno che tentava di trattenere i suoi movimenti convulsi e la sua forza, scatenata da ben sette demoni dai quali diceva di essere posseduta.

Tutto era iniziato diversi anni prima, quando la ragazza iniziò a soffrire di convulsioni, che secondo i medici erano dovuti ad una forma di epilessia, mentre i genitori - che erano persone fortemente religiose - ritenevano che fosse posseduta dal diavolo e lei stessa finì per convincersene. Nonostante i problemi di salute, riuscì a terminare gli studi superiori dalla piccola cittadina della Baviera in cui viveva e decise di trasferirsi a Würzburg per seguire i corsi universitari. Fu in questo periodo che le sue condizioni peggiorarono sensibilmente e la Chiesa autorizzò un esorcismo per il quale, dopo la morte della ragazza, furono condannati sia i suoi genitori che i preti che lo avevano messo in pratica.

Una scena di The Exorcism of Emily Rose
Una scena di The Exorcism of Emily Rose

The Exorcism of Emily Rose di Scott Derrickson si concentra anche sul processo durante il quale si cercò di fare luce sulla morte di Anneliese, e con un cast eccezionale tra Laura Linney e una bravissima Jennifer Carpenter nel ruolo della protagonista, si sviluppa attorno ad una storia alla quale non mancano momenti spettacolari, ma anche sequenze di tensione genuinamente terrificanti.

Sandra Hüller in una scena del film Requiem
Sandra Hüller in una scena del film Requiem

La Carpenter (che il pubblico conosce soprattutto per il suo ruolo di Debra in Dexter) offre una performance convincente (e molto "fisica" tanto che non occorsero effetti speciali per le sue contorsioni) ma anche Sandra Hüller, protagonista di un'altra versione della storia di Anneliese, il convincente dramma Requiem, fu altrettanto brava nell'interpretare una ragazza timida e semplice alle prese con qualcosa di spaventoso e sconosciuto. A Differenza di Emily Rose, però, Requiem, diretto da Hans-Christian Schmid, si sottrae alla tentazione dell'approccio soprannaturale alla storia, e ci accompagna insieme alla protagonista nel difficile periodo in cui lasciò la casa dei genitori per andare a vivere in una grande città, e in cui la sua sanità mentale inizia a vacillare pericolosamente.

6. Il serpente e l'arcobaleno (1988)

Bill Pullman in una scena de IL SERPENTE E L'ARCOBALENO
Bill Pullman in una scena de IL SERPENTE E L'ARCOBALENO

In più di un'occasione Wes Craven ha preso spunto da articoli su fatti inspiegabili e vicende realmente accadute. Lo ha fatto con Nightmare, ad esempio, con una ricerca su uno strano ed inquietante disturbo del sonno che uccise diverse persone nei primi anni '80, e lo ha fatto in maniera più estesa (e libera) con Il serpente e l'arcobaleno, interessante horror con il quale riportò la mitologia degli zombie alle sue origini, quelle di Haiti e dei rituali voodoo. Per questo film il regista si è ispirato alla storia di Clairvius Narcisse, che morì nel '62 dopo essere stato ricoverato per una febbre alta, e il cui corpo fu trafugato dalla tomba in cui era stato sepolto. Si può immaginare lo stupore della sua famiglia quando, diversi anni dopo, Narcisse tornò a farsi vivo (letteralmente) e raccontò che un bokor, uno stregone voodoo, lo aveva trasformato in zombie per schiavizzarlo. Un caso sul quale si concentrarono gli studi e la curiosità Wade Davis, il quale scoprì che gli stregoni usavano potentissime sostanze ricavate da piante e animali, per indurre una persona in stato di morte apparente e poi per assoggettarla al loro volere.

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Craven affida idealmente il ruolo di Wade a Bill Pullman e insieme a lui viviamo un incubo esotico intriso di misticismo, nel quale però si riconoscono le stesse trovate con le quali ha conquistato i fan di Nightmare, che qui ritroviamo in forma di sortilegi suggestivi, tra spose scheletriche, barche in fiamme e voragini che si aprono nel terreno per offrire sepoltura ai morti... e ai vivi.

7. Veronica (2017)

Veronica Film
Veronica: una scena del film

Veronica, il suggestivo film horror spagnolo diretto da Paco Plaza nel 2017, si apre con una seduta spiritica, quella alla quale prendono parte la giovane protagonista e le sue amiche, a scuola, in una giornata particolare, quella in cui la maggior parte degli studenti e insegnanti dell'istituto sono radunati sul terrazzo per assistere ad un'eclisse solare. Sarà proprio la seduta medianica in questione a stravolgere la vita di Veronica, una ragazzina che ha perso il padre e vive con sua madre e i suoi fratelli.

La protagonista della storia che ha ispirato il film Veronica, Estefania Gutierrez Lazaro, aveva entrambi i genitori e furono testimoni di ciò che accadde alla ragazza, noto come il Caso Vallecas del 1991, che ancora oggi toglie il sonno agli appassionati di soprannaturale. Il caso prende il nome dal quartiere di Madrid in cui si svolse la vicenda, più precisamente in un appartamento situato al numero 8 di Calle Luis Marin. Subito dopo la seduta spiritica Estefania iniziò a soffrire di attacchi epilettici e allucinazioni: diceva di vedere delle figure umane senza volto, coperte da un mantello, che di notte venivano a farle visita e le chiedevano di seguirla. I genitori chiesero aiuto ai medici, ma nessuno di loro riuscì a trovare qualcosa di anomalo nella ragazza, che morì il 14 luglio 1991, in seguito ad un grave attacco di catalessi. L'autopsia parla di una "morte improvvisa e sospetta" senza però indicare delle ragioni valide al decesso.

Veronica Film Netflix
Una scena di Veronica

Dopo la morte di Estefania, i fenomeni si fecero ancora più frequenti e spaventosi. La mamma della ragazza raccontò episodi agghiaccianti, le era capitato di sentire le urla della figlia ma anche delle risate sinistre che sembravano provenire dalle pareti. La donna, come anche le sue figlie, furono tormentate da un'entità che di notte gli afferrava i piedi e le mani, e furono testimoni anche di episodi di psicocinesi, fino all'evento più sconvolgente, quando una foto di Estefania prese fuoco, ma la cornice in cui era contenuta e gli altri oggetti circostanti, rimasero intatti. Quasi un mese dopo questo episodio, il 27 novembre 1992, la famiglia Lazaro si decise a chiamare la polizia. Gli agenti li trovarono fuori casa, sotto la pioggia, terrorizzati e quando entrarono nella casa si ritrovarono davanti ad uno scenario terrificante. Il rapporto trascritto dall'ispettore parlava di rumori provenienti dal balcone, dove non c'era nulla, di armadi le cui ante si spalancarono all'improvviso e soprattutto di un crocifisso letteralmente strappato dalla base di legno su cui era montato e gettato a terra. In bagno poi, che secondo i Lazaro era la stanza più problematica, gli agenti avvertirono un drastico calo di temperatura. Poco tempo dopo, i Lazaro decisero di vendere la casa e i fenomeni cessarono, sia per loro che per i nuovi proprietari dell'abitazione.

8. Entity (1981)

The Entity
Barbara Hershey in una scena di The Entity

La storia al centro di Entity, film del 1981 che vede protagonista Barbara Hershey, è tratta da un romanzo omonimo di Frank De Felitta uscito nel 1978 che raccontava la storia di Carla, madre single di tre figli che una sera viene immobilizzata e stuprata da un'entità soprannaturale. La storia del film horror Entity si ispira direttamente a quanto accaduto a Doris Bither, una bella ragazza poco più che trentenne, madre di quattro figli e con dei trascorsi sentimentali un po' tormentati, che viveva a Culver City, nei pressi di Santa Monica, in California.

Dorothy si rivolse agli studiosi dell'UCLA perché da mesi era tormentata da un'entità molto aggressiva, che la molestava e la picchiava e arrivò anche a stuprarla. La documentazione iniziale, composta di vari referti medici (Dorothy riportava numerosi lividi sul corpo) e relativa a strani fenomeni ambientali, tra cui cattivi odori, lampi di luce improvvisi e il calo repentino della temperatura nelle stanze della casa non servirono a convincere pienamente coloro che all'epoca tentarono di archiviare il caso sostenendo che la Bither cercasse solo di attirare l'attenzione.

Il caso però fu studiato con attenzione da alcuni ricercatori dell'UCLA stimati nell'ambiente della parapsicologia- tra cui la dottoressa Thelma MOss, Kerry Geynor e il dottor Barry E. Taff - ed effettivamente, la loro strumentazione e le numerose polaroid scattate evidenziarono una "probabile attività di natura paranormale". De Felitta partecipò anche ad una delle visite a casa della Bither e successivamente scrisse il romanzo da cui sarebbe stato tratto il film di Sidney J. Furie. Tra le tante immagini raccolte durante lo studio del caso, una delle più celebri è quella in cui Dorothy è seduta su un letto e sopra di lei si vede chiaramente un arco luminoso.

Il successo di Entity costrinse Dorothy Bither a non concedere più interviste per ritirarsi a vita privata fino alla sua scomparsa, avvenuta nel 1999. Uno dei figli di Dorothy, Brian - che fu anche uno dei maggiori testimoni dei fenomeni sooprannaturali - fu intervistato più volte e si limitò a confermare gli eventi che erano stati già documentati dagli studiosi.

9. The Mothman Prophecies (2002)

Richard Gere in una scena di THE MOTHMAN PROPHECIES - VOCI DALL'OMBRA
Richard Gere in una scena di THE MOTHMAN PROPHECIES - VOCI DALL'OMBRA

Richard Gere è il protagonista di The Mothman Prophecies, thriller soprannaturale di Mark Pellington nel quale interpreta John Klein, un giornalista profondamente segnato dalla morte di sua moglie, uccisa da un tumore al cervello diagnosticatole durante gli accertamenti ospedalieri eseguiti in seguito ad un incidente stradale. Klein è ossessionato anche da una serie di strani disegni fatti da sua moglie prima di morire e soprattutto da una domanda ricorrente della donna: "L'hai visto?". Quando Klein decide di lasciarsi alle spalle questo periodo così difficile, si butta a capofitto nel suo lavoro. Mentre è diretto in Virginia per intervistare un politico, Klein si ritrova a Point Pleasant, dove l'agente Connie Mills gli spiega che nella cittadina si sono verificate una serie di inquietanti visioni di un essere che viene chiamato l'Uomo Falena. Quando Klein si accorge della strana somiglianza tra le descrizioni dell'essere in questione e i disegni di sua moglie, decide di indagare.

The Mothman Prophecies Voci Dall Ombra
The Mothman Prophecies - Voci dall'ombra: una scena del film

The Mothman Prophecies è un film che prende spunto sia da una vicenda realmente accaduta che da una delle leggende urbane più conosciute e misteriose. Non si tratta di uno specifico caso soprannaturale o un caso di possessione che riguarda una persona, ma di un caso che riguarda un'intera comunità, quella della cittadina di Point Pleasant, situata nella Virginia Occidentale, che negli anni '60 effettivamente si trovò ad essere testimone di avvistamenti inquietanti. Il primo avvistamento risale al 12 novembre 1966: un gruppo di cinque uomini che si trovavano in un cimitero, impegnati ad allestire una tomba, notarono una figura umanoide di colore scuro, spiccare il volo dagli alberi che erano nelle vicinanze. Tre giorni dopo toccò a due coppie che si trovavano a passare davanti ad una vecchia fabbrica di TNT in disuso dalla seconda guerra mondiale. I quattro furono incuriositi da due luci rosse all'ombra di un generatore elettrico situato accanto al cancello della fabbrica e si resero conto, con orrore, che erano gli occhi di un essere alto circa due metri, dotato di grandi ali. Terrorizzati, i quattro fuggirono verso la città e raccontarono l'accaduto al vicesceriffo Millard Halstead, che in seguito dichiaro di conoscere bene i testimoni, che tra l'altro dichiararono di essere stati inseguiti per un tratto di strada dall'Uomo Falena. "Conosco questi ragazzi da quando sono nati, non si sono mai cacciati nei gua_i" - disse Halstead - "_Quella notte erano davvero terrorizzati."

Da quella notte le testimonianza su The Mothman - chiamato così dalla stampa perché in quel periodo andava in onda il telefilm su Batman - si susseguirono ad un ritmo costante fino quasi a metà dicembre del 1966, per farsi più sporadiche l'anno seguente. Stando alle diverse testimonianze l'Uomo Falena era descritto come una figura umanoide, alta circa due metri, di colore grigio, con un'apertura alare di circa tre metri, e grandi occhi rossi luminosi, di circa 5 centimetri di diametro.

10. Bagliori nel buio (1993)

Bagliori Nel Buio
Bagliori nel buio, una scena del film

Bagliori nel buio si ispira alla vicenda di Travis Walton, un taglialegna che raccontò di essere stato rapito dagli alieni il 5 novembre 1975, mentre era insieme a dei colleghi nella Apace Sitgreaves National Forest in Arizona. Mentre erano impegnati nella pulizia del sottobosco, attività che portavano avanti fino a sera, i taglialegna furono attratti da una forte luce che filtrava dalle fronde degli alberi. Travis si avvicinò, ma venne colpito da un raggio luminoso che lo stordì. I suoi compagni si diedero alla fuga, terrorizzati, ma quando tornarono a cercarlo, non lo trovarono più. Travis Walton sembrava essere scomparso nel nulla. La polizia sospettò che i colleghi di Walton lo avessero ucciso per poi inscenare una scomparsa misteriosa, ma lo stesso Travis riapparve qualche giorno dopo, in stato confusionale, e ci volle un po' prima che ricordasse cosa gli era accaduto.

A questo punto della storia, la vera vicenda di Travis Walton e il plot di Bagliori nel buio, film diretto da Robert Lieberman nel 1993, prendono due direzioni differenti. L'esperienza nella nave aliena viene raccontata differentemente: se nel film gli extraterrestri trattengono Travis con la forza per analizzarlo, nella realtà Walton ha raccontato di essersi risvegliato su un tavolino, circondato da grigi che riuscì ad allontanare dopo averli minacciati con un oggetto cilindrico. Walton - che tra l'altro ha anche un cameo nel film - dice di aver fatto un giro sull'astronave e di aver incontrato degli alieni che avevano fattezze umane, biondi e con occhi dorati.

Una vicenda di alien abduction che ha fortemente diviso gli appassionati ed esperti in materia. Nel corso degli anni Travis Walton fu sottoposto più volte alla macchina della verità, e dalle sedute risultò che non aveva mentito: quelle cose gli erano accadute o perlomeno lui ne aveva la certezza. Ad un certo punto saltò fuori anche un testimone che disse di aver visto l'astronave mentre sparava il suo raggio di luce azzurra prima di decollare. Un testimone che contribuì a rendere la vicenda ancora più complessa.

11. An American Haunting (2005)

Donald Sutherland An American Haunting
Donald Sutherland in una scena di An American Haunting

An American Haunting, diretto da Courtney Solomon nel 2005 è un film che si ispira ad una vicenda realmente accaduta alla famiglia Bell tra il 1817 e il 1821 a Robertson County, nel Tennesse. Il primo ad essere testimone degli spaventosi eventi soprannaturali attribuiti allo spirito di una strega fu il capofamiglia John Bell, al quale apparve una strana creatura con la testa di un coniglio e il corpo di un cane. Bell sparò all'animale che scomparve nel nulla. Successivamente, anche agli altri membri della famiglia accaddero cose strane: Drew, il figlio di John, notò un uccello sconosciuto e di "dimensioni straordinarie" posarsi su uno steccato per poi volare via. La figlia Betsy invece vide una ragazza vestita di verde oscillare sul ramo di una quercia. Dean, uno schiavo della famiglia Bell, veniva regolarmente inseguito da un grosso cane nero, le sere in cui faceva visita a sua moglie. Queste attività soprannaturali si trasferirono poi sulla casa dei Bell, inizialmente con manifestazioni sonore: i membri della famiglia sentirono distintamente dei colpi, come un bussare insistente, sulle pareti e le porte, quindi il latrato di cani che litigavano tra loro, e poi catene invisibili che scorrevano sul pavimento.

I fenomeni si fecero più intensi quando una mano invisibile tirò via le lenzuola ai bambini che dormivano e presto l'entità si accanì sui più piccoli, in particolare su Betsy, tirando loro i capelli, schiaffeggiandoli e punzecchiandoli con degli aghi.

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A quel punto i Bell decisero di rivolgersi ad un amico di famiglia, James Johnston, che dopo aver trascorso una notte nella fattoria, confermò a John che si trattava di uno spirito. Ben presto la voce che i Bell erano tormentati da un'entità soprannaturale si diffuse, e arrivò gente da lontano che voleva assistere ai fenomeni e vedere la strega. "Sono uno spirito, una volta ero felice, ma poi sono stata disturbata" - confermò chiaramente lo spettro di Kate Batrs, una strega che sembrava intenzionata ad uccidere John Bell e ad impedire le nozze tra la figlia minore dell'uomo e un giovane di nome Joshua Gardner.

Nonostante il cast prestigioso - Donald Sutherland, Sissy Spacek, James D'Arcy - An American Haunting non ebbe il successo sperato, sia di critica che di pubblico. In particolare, la critica sottolineò che la trasposizione non funzionava del tutto, nonostante la buona fattura degli effetti speciali.

12. Non aprite quella porta (1974)

Marilyn Burns in Non aprite quella porta - 1974
Marilyn Burns in Non aprite quella porta - 1974

Tra i più famosi film horror tratti da una storia vera non potevamo che riservare un posto d'onore a Non aprite quella porta (dal titolo originale ancor più calzante, _The Texas Chain Saw Massacre). Al centro della storia troviamo un gruppo di collegiali texani che, durante un viaggio, finiscono nelle mani di una famiglia di assassini, per altro dediti al cannibalismo, tra cui spicca Leatherface (Faccia di Cuoio), un barbaro killer che indossa una maschera di pelle umana e fa a pezzi le sue vittime con una motosega.

Il film, diretto da Tobe Hooper, riscosse alla sua uscita un grande successo di pubblico, ma per la violenza estrema di molte sue scene venne messo al bando in molte nazioni e non furono pochi i cinema a toglierlo dalla loro programmazione. Diventato un cult nel corso degli anni - e aver dato origine a molti dei topos del cinema slasher -, Non aprite quella porta ha anche dato il via ad un fortunato franchise, composto da vari sequel, prequel e remake, per un totale di 8 film.

Nonaprite
Una scena di Non aprite quella porta

Il film Non aprite quella porta è ispirato, nella figura di Leatherface, a quella del serial killer statunitense Ed Gein, che al momento del suo arresto venne ritrovato in possesso di nove maschere di pelle umana e di una serie di altri oggetti creati dal corpo e con la pelle delle sue vittime. Come la casa degli assassini del film, quella di Gein era stata decorata con le parti degli uomini e delle donne che aveva ucciso o di cui aveva trafugato il cadavere (come ad esempio una lampada realizzata con una colonna vertebrale). Il suo personaggio fu d'ispirazione per altri killer cinematografici come il Norman Bates di Psycho o James Gub/Buffalo Bill de Il silenzio degli innocenti.

13. Nightmare - Dal profondo della notte (1984)

Robert Englund è Freddy in Nightmare dal profondo della notte
Robert Englund è Freddy in Nightmare dal profondo della notte

Ecco, questo film siamo sicuri che non ve lo aspettavate, ma anche se può sembrare incredibile, anche Nightmare - Dal profondo della notte è ispirato ad una storia vera. Il film, scritto e diretto da Wes Craven, ha dato vita ad una fortunatissima saga cinematografica (composta da ben 9 film) e racconta la storia di un gruppo di adolescenti perseguitati durante il sonno da un inquietante figura, il diabolico Freddy Krueger. Prima dei fatti narrati nel film, Krueger, diventato poi uno dei personaggi più famosi della storia dell'horror, era un killer con la predilezione per i bambini che seppur arrestato dalle autorità venne rilasciato per un cavillo burocratico. Gli adulti del quartiere in cui amava procurarsi le sue vittime riuscirono però a farsi giustizia da soli e lo bruciarono vivo all'interno di una caldaia abbandonata. Tornato dal mondo dei morti come creatura infernale Krueger riesce a spostarsi liberamente negli incubi delle sue vittime, uccidendole proprio mentre dormono e sono più indifese.

Il cast, che vede nella parte della protagonista Heather Langenkamp e in quella del temibile villain Robert Englund, comprende anche un giovanissimo Johnny Depp, lanciato proprio da questo film.

Heather Langenkamp in una scena di Nightmare
Heather Langenkamp in una scena di Nightmare

Ma come è possibile che Nightmare sia ispirato ad una storia vera? Wes Craven ha dichiarato di aver scritto la sceneggiatura del film dopo aver letto un articolo di giornale che parlava di una famiglia sopravvissuta ai Killing Fields cambogiani, trasferitasi poi negli Stati Uniti. Uno dei figli cominciò, poco dopo l'arrivo negli USA, ad essere perseguitato da una serie di incubi terrificanti in cui qualcuno lo inseguiva cercando di ucciderlo. Addormentatosi dopo aver cercato per giorni di restare sveglio, i genitori lo sentirono urlare disperatamente e, raggiuntolo, purtroppo lo trovarono morto.

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14. Wolf Creek (2005)

Una scena di Wolf Creek
Una scena di Wolf Creek

Wolf Creek è un film horror diretto da Greg McLean e ambientato in Australia, nel 1999. I protagonisti della storia sono Kristy e Liz (Kestie Morassi e Cassandra Magrath), due giovani inglesi in viaggio in Australia, e un ragazzo autoctono di nome Ben (Nathan Phillips). Dopo aver visitato il parco naturale di Wolf Creek, si ritrovano con l'auto in panne: avvicinati da Mick, un uomo che gli offre il suo aiuto, i tre si troveranno presto in un incubo. Mick è infatti un killer assetato di sangue che li porta nella sua officina, zeppa di strumenti di tortura.

L'assassino di Wolf Creek è basato sul più famoso serial killer australiano Ivan Milat, che aveva tra le sue vittime favorite proprio i turisti, ma anche su Bradley John Murdoch, che provò a rapire una donna dopo aver ucciso il suo fidanzato e sugli omicidi di Snowtown, compiuti da quattro uomini ed una donna nella cittadina di Snowtown.

20 Film horror diventati cult da vedere

15. Il messaggero - The Haunting in Connecticut (2009)

Elias Koteas, Amanda Crew e Kyle Gallner in una scena del film The Haunting in Connecticut
Elias Koteas, Amanda Crew e Kyle Gallner in una scena del film The Haunting in Connecticut

Il messaggero - The Haunting in Connecticut è un film diretto da Peter Cornwell e si basa su una serie di eventi paranormali avvenuti nella cittadina di Southington, nel Connecticut, tra gli anni '70 e '80. Al centro della storia troviamo una famiglia che, per essere più vicino all'ospedale dove il figlio malato è in cura, si trasferisce in una nuova casa, vendutagli ad un prezzo stracciato. Ovviamente già dalla prima notte passata nella casa (che poi si scoprirà aver ospitato in passato un'impresa di pompe funebri) cominciano ad accadere cose strane e soprattuto Matt (Kyle Gallner), che sta lottando contro il cancro, inizia a fare strani sogni e ad essere perseguitato da inquietanti visioni.

La famiglia, col tempo, scoprirà che i stani eventi paranormali a cui stanno assistendo potrebbero essere causati dalla presenza in casa di spiriti maligni attirati dai precedenti inquilini, che si occupavano di necromanzia.

Kyle Gallner in un'immagine del film Il messaggero - The Haunting in Connecticut
Kyle Gallner in un'immagine del film Il messaggero - The Haunting in Connecticut

Ad aver ispirato Il Messaggero - The Haunting in Connecticut è la storia della famiglia Reed, che per due anni visse in un'impresa di pompe funebri riconvertita in casa abitabile: durante quel periodo i Reed dichiararono di aver assistito a numerosissimi eventi paranormali, in particolare alle apparizioni di un giovane spirito, dai lunghi capelli neri, che sembrava non volerli lasciare in pace.

16. Il rito (2011)

Marta Gastini in una scena del film The Rite
Marta Gastini in una scena del film The Rite

Continuiamo la nostra lista di horror tratti da storie vere con Il rito, film diretto da Mikael Håfström e con protagonista Anthony Hopkins, ispirato al saggio Il rito. Storia vera di un esorcista di oggi di Matt Baglio. Il rito segue un giovane seminarista, Michael (Colin O'Donoghue), che prima di prendere i voti partecipa ad un corso per esorcisti a Roma. Lì viene messo in contatto con Padre Lucas (Hopkins), un prete che pratica esorcismi utilizzando metodi poco ortodossi, e scopre il lato più oscuro di un mondo tenuto nascosto all'opinione pubblica. Il caso che sconvolgerà la vita del giovane Michael sarà quello di una giovane donna incinta posseduta da un demonio, che presto però dirigerà le sue mire anche sul suo mentore, Padre Lucas.

Il film Il rito è liberamente ispirato alla vita di Padre Gray Thomas, che è stato tra i pochi preti ad aver terminato il corso organizzato dal Vaticano e che ora è uno dei quattordici esorcisti praticanti negli Stati Uniti.

17. La ragazza della porta accanto (2007)

Una scena di La ragazza della porta accanto
Una scena di La ragazza della porta accanto

La ragazza della porta accanto è un film del 2007 diretto da Gregory Wilson basato sull'omicidio della giovane Sylvia Likens. Meg e Susan, Blythe Auffarth e Madeline Taylor, sono due giovani orfane costrette a vivere con una zia ed i suoi figli dopo la morte dei genitori. La zia molesta e tortura in mille modi entrambe le ragazzine, Meg in particolare, facendo partecipare i suoi figli e anche alcuni bambini del vicinato.

La storia è ispirata al caso di Sylvia Likens, un'adolescente morta ad Indianapolis, nel 1965, dopo essere stata torturata per mesi dalla sua tutrice, dai suoi figli e da alcuni vicini.

18. The Strangers (2008)

Scott Speedman in una scena del film The Strangers
Scott Speedman in una scena del film The Strangers

Passiamo ad un altro, famosissimo, slasher movie: The Strangers, scritto e diretto da Bryan Bertino ed interpretato da Liv Tyler. I protagonisti della storia sono una coppia di fidanzati che, di ritorno dal matrimonio di un loro amico, si fermano nella baita estiva della famiglia di lui. I due vengono però presto aggrediti da un gruppo di individui mascherati che, con lo scopo di ucciderli, sono riusciti ad introdursi in casa. Le fonti di ispirazione per questo film sono state tre: un'esperienza traumatica vissuta dal regista da bambino, quando degli sconosciuti - che poi si scoprì essere responsabili di alcune rapine nella zona dove abitava - bussarono alla sua porta; gli omicidi compiuti dalla Famiglia di Charles Manson; e gli omicidi di Keddie Cabin, che ebbero come vittime una donna e i suoi figli nella loro casa delle vacanze in California.

19. The Possession (2012)

The Possession: una delle prime immagini del film horror diretto da Ole Bornedal e prodotto da Sam Raimi
The Possession: una delle prime immagini del film horror diretto da Ole Bornedal e prodotto da Sam Raimi

Con The Possession torniamo ancora una volta nel mondo del sovrannaturale, in particolare in quello delle possessioni demoniache. Il film, diretto da Ole Bornedal e prodotto da Sam Raimi, racconta la storia di una famiglia che sta passando attraverso un doloroso divorzio: Clyde (Jeffrey Dean Morgan, che può vedere le sue due figlie solo durante il weekend, un giorno le porta ad un mercatino delle pulci. Emily, la più piccola, è subito attratta da una scatola molto particolare, decorata da incisioni in lingua ebraica. La bambina, che riesce a farsela comprare, con il tempo diventa sempre più ossessionata dalla scatola e dal suo contenuto. Anche il suo carattere cambia e, da amichevole e solare, Emily diventa sempre più solitaria e scostante. Qualcosa nell'oggetto che si è portata a casa sembra voler prendere il controllo della piccola e Clyde, dopo una serie di spaventosi eventi sovrannaturali avvenuti attorno a sua figlia, dovrà lasciar da parte il suo scetticismo e cercare di scoprire che cosa la perseguita. La creatura che si nasconde nella scatola di Emily è qualcosa di molto più diabolico ed insidioso di quanto chiunque avrebbe mai potuto immaginare: un dybbuk, uno spirito maligno della tradizione ebraica.

The Possession: la piccola protagonista Natasha Calis in una scena del film
The Possession: la piccola protagonista Natasha Calis in una scena del film

Anche in questo caso la domanda sorge spontanea: come è possibile che The Possession sia tratto da una storia vera? Nel 2004, un articolo di giornale raccontava come su Ebay fosse stata venduta una scatola molto simile a quella del film, e che il venditore affermasse proprio che contenesse un terribile dybbuk, pronto a portare sventura nella vita del nuovo acquirente. Il venditore si soffermava anche a descrivere nel dettaglio tutti gli eventi sovrannaturali di cui era stato testimone e che, secondo lui, erano legati alla malefica scatola: oggetti rotti e fuori posto, incubi ricorrenti con figure demoniache e odori indesiderati in angoli inaspettati della casa. Voi, dai fan dell'orrore quali crediamo voi siate, avreste il coraggio di comprare un oggetto del genere?

20. Liberaci dal male (2014)

Deliver Us From Evil: un preoccupato primo piano di Eric Bana
Deliver Us From Evil: un preoccupato primo piano di Eric Bana

Non abbandoniamo le storie di possessioni demoniache e passiamo a Liberaci dal Male, film diretto da Scott Derrickson con protagonista Eric Bana. Il film, seppur la trama sia per lo più inventata, è ispirato alla figura del poliziotto di New York Ralph Sarchie (convertitosi poi demonologo), autore del libro Beware the Night, in cui racconta di esperienze sovrannaturali di cui è stato testimone durante i suoi anni di servizio. Al centro della storia troviamo Ralph Sarchie (Bana), poliziotto che si ritrova a seguire un caso in cui le persone coinvolte compiono atti di inspiegabile violenza. Padre Mendoza, che prende parte alle indagini inizialmente andando contro alla volontà di Sarchie, è convinto che il responsabile di quanto sta accadendo sia qualcuno di molto più demoniaco che umano.

21. La casa muta (2010)

La Casa Muta
La casa muta: una scena del film

La casa muta è un horror del 2010 diretto dal regista uruguaiano Gustavo Hernandez. Wilson e sua figlia Laura si stanno occupando di sistemare la vecchia casa di campagna di Nestor, affinché lui la possa vendere. Mentre passano la notte nell'enorme magione una serie di eventi inspiegabili, e chiaramente sovrannaturali, metteranno presto in pericolo la loro vita. Riusciranno ad uscire dalla casa sani e salvi?

Il film si rifà ad un fatto di cronaca nera realmente accaduto, nel 1944, vicino alla cittadina di Godoy. In una vecchia casa di campagna vennero trovati i cadaveri torturati, con segni di terribili mutilazioni, di due uomini. Il caso non venne purtroppo mai risolto.

22. Crucifixion - Il male è stato invocato (2017)

Crucifixion 11
Crucifixion - Il male è stato invocato: Brittany Ashworth in una scena

Proseguiamo con Crucifixion - Il male è stato invocato, film diretto da Xavier Gens e, come vedremo, basato su fatti realmente accaduti. Ci troviamo a Bucarest, dove padre Dumitru (Catalin Babiluc) e alcune suore portano a termine un violento esorcismo su suor Adelina (Ada Lupo), che credono essere posseduta da un demone. La donna, dopo giorni di agonia, muore e gli altri vengono arrestati con l'accusa di omicidio. Una giornalista di New York, Nicole (Sophie Cookson) arriva in città per indagare sul caso, cercando di capire se si è trattato di una vera possessione o semplicemente della morte di una donna con problemi mentali. Col passare dei giorni però la donna si accorge che gli eventi che hanno portato alla morte di Adelina sono molto più misteriosi di quanto possano sembrare e, molto presto, inizierà ad essere perseguitata da strani incubi e terrificanti visioni.

Crucifixion 12
Crucifixion - Il male è stato invocato: una scena drammatica con Ada Lupu

Il film, che agli habitué del genere ricorderà un altro horror con protagonista una suora demoniaca, The Nun, appartenente alla saga di The Conjuring, è, a differenza di quest'ultimo, tratto da una storia vera. La trama di Crucifixion è basata su tragici eventi reali, avvenuti in Romania nel 2005. La giovane suora Maricica Irina Cornici, con tutta probabilità affetta da schizofrenia, è stata uccisa durante un esorcismo. Prima legata e rinchiusa nella sua cella senza cibo né acqua, venne poi imbavagliata e legata ad una croce di legno, dove venne lasciata morire. I colpevoli sono poi stati arrestati ed incriminati per sequestro di persona e omicidio.

23. Jukai - La foresta dei suicidi (2016)

Jukai - La foresta dei suicidi: Natalie Dormer in una scena del film
Jukai - La foresta dei suicidi: Natalie Dormer in una scena del film

Con Jukai - La foresta dei suicidi ci spostiamo in Giappone. Il film, horror diretto da Jason Zada ed interpretato da Natalie Dormer (nel doppio ruolo della protagonista e della sua gemella Jess) è ambientato nella foresta di Aokigahara, famosa per l'enorme numero di suicidi che vengono compiuti al suo interno. Sara un giorno viene informata che la sorella è scomparsa proprio nella terrificante foresta e, incurante del pericolo, corre subito in suo aiuto. Quel che la ragazza ignora che tra quegli alberi si nascondono forze misteriose e crudeli, nate dal dolore di tutti coloro che si sono tolti la vita nel corso dei secoli. La ricerca di Jess si rivelerà molto più complessa del previsto e Sara non solo dovrà affrontare gli spiriti maligni che si nascondono nell'oscurità della foresta dei suicidi ma anche i dolorosi fantasmi del suo passato.

Jukai - La foresta dei suicidi: Yukiyoshi Ozawa, Taylor Kinney e Natalie Dormer in un momento del film
Jukai - La foresta dei suicidi: Yukiyoshi Ozawa, Taylor Kinney e Natalie Dormer in un momento del film

Jukai - La foresta dei suicidi descrive nel dettaglio un luogo realmente esistente, la foresta di Aokigahara, nome che significa "mare di alberi", situata ai piedi del Monte Fuji. Oltre ad attrarre annualmente un gran numero di persone pronte a togliersi la vita, si dice che in passato esistesse l'usanza di abbandonare nella foresta i membri più deboli e anziani delle famiglie durante periodi di carestia, in modo che morissero in solitudine. Secondo la leggenda, le loro anime vagano ancora tra gli alberi cariche di rabbia e di desiderio di vendetta, in grado così di spingere i viandanti alla morte con la loro energia negativa.

24. Lo squalo

Lo Squalo, una delle scene clou del film
Lo Squalo, una delle scene clou del film

La storia de Lo squalo, film diretto da Steven Spielberg, è sicuramente una delle più conosciute ed amate dagli appassionati di horror su schermo. Un vero classico del genere, in grado di instillare terrore nello spettatore anche solo grazie all'uso della sua perfetta colonna sonora, ormai diventata cult. Un enorme squalo si sposta sulle coste dell'isola di Amity, nel New England: inizialmente l'unico a credere alla gravità della situazione è Martin Brody (Roy Scheider), il capo della polizia della cittadina, ma presto la scia di morte lasciata dall'enorme e vorace animale terrorizzerà i villeggianti accorsi a frotte per la festa del 4 luglio.

Lo squalo: una scena di paura collettiva
Lo squalo: una scena di paura collettiva

Anche il famosissimo film di Spielberg tratto da una storia vera? Pare che nel 1916 un grosso squalo bianco abbia infestato le coste del New Jersey, causando la morte di ben cinque persone e la vicenda possa essere stata di ispirazione per la pellicola.

25. Le colline hanno gli occhi (1977)

Le Colline Hanno Gli Occhi
Le colline hanno gli occhi: una scena del film

Continuiamo con un altro classico dell'horror: Le colline hanno gli occhi di Wes Craven. Bob ed Ethel Carter sono in viaggio verso la California con tutta la famiglia: Bob, poliziotto in pensione, vuole visitare una miniera d'argento abbandonata e porta tutto il gruppo fuori strada, anche dopo che un vecchio benzinaio incontrato nel tragitto cerca fortemente di farlo desistere. Le colline attorno alla miniera sono infatti abitate da una famiglia di selvaggi sanguinari, dediti all'omicidio e al cannibalismo. I Carter resteranno con la macchina in panne proprio nel territorio dei selvaggi e verrano presto attaccati. Chi di loro riuscirà a salvarsi dalla loro furia?

Peter Locke in una scena di LE COLLINE HANNO GLI OCCHI
Peter Locke in una scena di LE COLLINE HANNO GLI OCCHI

Le colline hanno gli occhi è stato ispirato dalla storia di Alexander "Sawney" Bean, un uomo che, secondo la leggenda, nel quindicesimo secolo crebbe la sua numerosa famiglia (in parte generata da incesto) nelle grotte costiere della Scozia. Per più di vent'anni i Bean riuscirono, spostandosi solo di notte, a catturare ignari passanti e a nutrirsi dei loro corpi. Scoperti dopo aver compiuto un passo falso, l'intera famiglia venne scovata, arrestata e immediatamente condannata a morte per volere di Re Giacomo VI di Scozia.

26. La bambola assassina (1988)

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Una scena de La bambola assassina (1988)

Concludiamo la nostra lista dei più begli horror tratti da storie vere con un cult del genere, uno che siamo sicuri non vi sareste mai aspettati di trovare in questo articolo. La bambola assassina, diretto da Tom Holland e capostipite di un fortunato frachise, narra la storia di Chucky, un pupazzo posseduto dallo spirito di un serial killer, che deve riuscire a spostarsi nel corpo di un essere umano. La vittima prescelta sarà Andy, un bambino che riceverà la bambola in regalo.

Robert La Bambola
Robert la bambola

Certo, casi documentati di una bambola animata in grado di portare morte e distruzione (per fortuna) non ce ne sono. Quello che sappiamo però è che (un po' come nel caso della spaventosissima Annabelle, di cui abbiamo già parlato in questa lista) Chucky è liberamente ispirato ad una famosa bambola considerata, da chi aveva la sfortuna di entrarne in possesso, posseduta. Robert, così si chiama la fonte di ispirazione del crudele protagonista de La bambola assassina, si dice abbia portato enorme disgrazia a tutti i suoi proprietari. Si dice che Robert fu dato ad un bambino, Eugene Otto, da una serva che lavorava nella casa dei suoi genitori, piena di rancore nei loro confronti per il trattamento violento che le riservavano. La donna, estremamente abile nell'arte del voodoo, avrebbe riversato tutta la sua magia vendicativa nel bambolotto. Si dice che Robert fosse in grado di parlare e di spostarsi nelle stanze della casa, perseguitando il suo giovane proprietario con scherzi crudeli. Alla morte, molti anni dopo, di Eugene, anche i nuovi proprietari della casa (dove Robert era rimasto) divennero testimoni della malvagità della bambola. Oggi, la bambola è conservata nel Key West Martello Museum, dove chi ci lavora giura addirittura di averlo visto spostarsi durante la notte.