The Cursed, la recensione: su Netflix un affascinante horror gotico

La recensione di The Cursed, film dove una piccola comunità nelle campagne francesi è presa di mira da una maledizione legata a una passata strage, che scatena una nuova, ferale, scia di sangue.

The Cursed, la recensione: su Netflix un affascinante horror gotico

Nel 1881, nelle campagne francesi, il potente proprietario terriero Seamus Laurent ingaggia una squadra di mercenari affinché si occupi di un clan di zingari che si è stabilito sulle sue terre, rivendicandone con ragione il diritto: ne seguirà un massacro. Ma avendo previsto il pericolo imminente, la sacerdotessa rom aveva forgiato un set di denti d'argento a forma di zanne di lupo, che avrebbe dovuto garantire la loro protezione. In seguito alla strage, i ragazzini della comunità cominciano a essere vittima di inquietanti incubi, tra di loro anche i figli dello stesso Seamus, ovvero l'adolescente Charlotte e il piccolo Edward.

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Eight for Silver: Alistair Petrie in una scena corale

Come vi raccontiamo nella recensione di The Cursed, il giovanissimo figlio del fattore propone ai suoi coetanei di recarsi sul luogo che compare nei loro sogni, dove si trova un inquietante spaventapasseri; proprio lì si imbattono in una dentiera d'argento e il piccolo Tom viene morso da uno dei suoi amici, che è stato posseduto da quello strano oggetto. Sarà l'inizio di una serie di eventi sempre più strani e macabri, che richiederanno l'intervento del patologo John McBride, che a sua volta nasconde un tragico mistero nel suo tormentato passato.

Argento vivo

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The Cursed: Boyd Holbrook in una foto

Conosciuto anche con il titolo Eight for Silver - a citare quella filastrocca più volte recitata dai piccoli protagonisti - The Cursed si ripropone di aggiornare il tema della licantropia nel moderno panorama del cinema horror, un tentativo ampiamente riuscito e in grado di offrire finalmente qualcosa di originale nel relativo sottofilone. Ci troviamo infatti di fronte a una pellicola di grande atmosfera, genuinamente spaventosa in diversi passaggi e con richiami al body-horror che disturbano al punto giusto, ridando "gloria e vita alla nuova carne mannara", citando con dovuta modifica un grande classico di David Cronenberg. Dopo il breve prologo ambientato nel dì lì futuro 1916, con i soldati impegnati sul fronte nella Prima Guerra Mondiale, la storia si dipana in quell'ambientazione rurale dove si è compiuto un orrore indicibile, non nascosto da una regia che mostra quel che va mostrato, senza compiacersi della pura violenza ma nemmeno senza nasconderla, giustificando di fatto appieno la genesi della maledizione a venire.

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Un tempo crudele

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The Cursed: un'immagine del film

Una vicenda in costume ambientata in aperta campagna, con la nebbia che cela insidie sovrannaturali e i boschi che offrono potenziale rifugio a creature primordiali, che risvegliano quella natura immemore e trasmutano corpi in atroci lacerazioni, sintomo di una trasformazione ormai inarrestabile. Proprio il suggestivo contesto aumenta e non di poco quell'atmosfera lugubre e inquieta, che accompagna il destino dei malcapitati protagonisti fino alla drammatica resa dei conti. The Cursed può in parte essere considerato come un liberissimo spin-off de Il patto dei lupi (2001), in quanto richiama la vicenda storica - vera o presunta che fosse - relativa alla Bestia del Gévaudan, ovvero un misterioso animale feroce (o più di uno) che provocò decine di vittime nell'omonima regione francese a metà del diciottesimo secolo, un caso mai del tutto risolto e che alcuni legano per l'appunto a contesti ultraterreni.

Denti aguzzi

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The Cursed: Kelly Reilly in una scena del film

Tra riferimenti biblici e alla figura di Giuda, una relazione coniugale agli sgoccioli e il cupo trascorso di questo patologo reduce da una tragedia immane, il relativo background e la gestione dei vari personaggi sono ben amalgamati dal regista e sceneggiatore Sean Ellis, che ricordiamo soprattutto per un instant cult del calibro di Metro Manila (2012), ma che in passato si è cimentato con titoli non perfetti ma carichi di potenzialità anche in ambito horror, come in The Broken (2008). In The Cursed riesce a catturare i giusti toni gotici, con quel pizzico di sussulti metaforici a far capolino qua e là in una narrazione accattivante e ricca di colpi di scena, con ottimi effetti speciali e un design delle creature affascinante che sfrutta con intelligenza anche il vedo / non vedo, arrivando alle radici primordiali della paura per affrontare una storia di morte e rinascita.

Conclusioni

Una terribile, vendicativa, maledizione lanciata da un clan di zingari, vittime di un orrendo massacro, colpisce una piccola comunità nelle campagne francesi del diciannovesimo secolo. Un patologo dal passato misterioso cercherà di scoprire cosa sia realmente accaduto, ritrovandosi a fare i conti con il trauma che lo tormenta. The Cursed è un'affascinante horror gotico che aggiorna il tema della licantropia in maniera intelligente, con la giusta atmosfera e una sana dose di violenza, ottimamente supportate da effetti speciali old-school e influenze body-horror. Un cast eterogeneo, una regia attenta e solida nel gestire i momenti di quiete e le situazioni spaventose, nonché la suggestiva ambientazione rurale offrono quasi due ore di accattivante intrattenimento di genere.

Movieplayer.it
4.0/5
Voto medio
3.8/5

Perché ci piace

  • Atmosfera e dinamiche di genere sapientemente miscelate.
  • Un intelligente aggiornamento del filone licantropico.
  • Un cast azzeccato alle prese con personaggi sfumati.

Cosa non va

  • Parzialmente prevedibile in alcuni risvolti.