Sensualità a Corte, 18 anni di genialità, maestose risate e non sentirli

Capolavoro di surrealtà ideato da Marcello Cesena, Sensualità a Corte ha anticipato gif, meme e il concetto stesso di viralità, tra fluidità e parodia.

Sensualità a Corte, 18 anni di genialità, maestose risate e non sentirli

10 edizioni spalmate su Italia 1, Rai 2 e Tv8, in ben 7 trasmissioni differenti. Esattamente 18 anni fa prendeva vita una delle serie più longeve della TV italiana, ovvero Sensualità a corte, autentica meraviglia non sense ideata, diretta e interpretata da Marcello Cesena. All'epoca, era il 2005, mezza Italia si fermava al cospetto di Elisa di Rivombrosa, serie Mediaset in costume in grado di arrivare al 41,54% di share con l'ultima puntata della 1a stagione. Cesena, nel mezzo di Mai dire Lunedì, pensò ad una parodia in salsa Monty Python che incontra Mel Brooks, a sketch di pochi minuti in grado di deridere quel tipo di serialità che tanto funzionava, plasmando iconici personaggi.

Un universo di risate

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Jean Claude, 25enne "baronetto" omosessuale della nobiltà francese di fine '700, straordinariamente interpretato dallo stesso Cesana, così buffo ed esilarante, perennemente alla ricerca di un compagno e quotidianamente costretto a dover sopportare la dispotica, isterica e anaffettiva Madre, interpretata dalla magnifica Simona Garbarino. Non c'è dialogo tra i due che non sia surreale e che non tracimi in un roboante battibecco, con il povero figlio puntualmente insultato dall'egoriferita mamma. Attorno a questi due superbi personaggi, che già da soli meriterebbero applausi infiniti, Cesena ha costruito un universo che è un trionfo dell'assurdo e del fantastico. Madrina (interpretata da Mauro Pirovano), la ninfomane Cassandra (Marcella Silvestri) e i mille amanti di Jean Claude, tutti interpretati da Fabrizio Lo Presti: Batman alias Renato, Dart Fener alias Stefano, Diabolik alias Armando, Robin Hood alias Titti, Wonder Woman alias Daiana.

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Tra farsa e realtà

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Nel lontano 2005, quando di omosessualità, bisessualità e più in generale di fluidità sulla tv italiana se ne parlava poco o niente, Cesena diede vita a questi personaggi assai poco "tradizionali", giocando volutamente con gli stereotipi e con i doppi sensi, con quella libertà sessuale che a fine '700, tra le ricche corti di Francia, era molto banalmente l'assoluta normalità. Produttivamente parlando Sensualità a Corte è tutta scrittura sopraffina, farsesca recitazione sopra le righe e green screen, con effetti speciali "casalinghi" perfettamente calati in una realtà che oscilla continuamente e volutamente tra il camp e il grottesco, il folle e l'inverosimile.

Il film mai fatto

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Nel 2008, dopo quattro stagioni di enorme successo, si cominciò a parlare di un potenziale film interamente dedicato a Sensualità a corte. Progetto mai realizzato, seppur a lungo cullato dal suo autore e protagonista, perché probabilmente a rischio ridondanza, per non dire tracimazione. D'altronde come trasformare sketch di pochi minuti quasi sempre legati ad un medesimo copione narrativo in un'opera di almeno un'ora e mezzo? Se a Rowan Atkinson è riuscita l'impresa, con due lungometraggi su Mr. Bean, a Cesena non è mai stata concessa l'opportunità di ampliare ulteriormente un microcosmo di personaggi ormai entrati di diritto nella storia del nostro piccolo schermo. Nel 2009, dopo cinque stagioni, l'addio a Italia 1 per sbarcare su Rai 2 con Quelli che il Calcio, e ben 41 puntate in due edizioni, finendo poi in panchina per cinque anni. Tra il 2018 e il 2021 il ritorno su Italia 1 tra Mai dire Talk e Honolulu, fino all'ennesima, doverosa e meritata resurrezione su Tv8 con Gialappa's Show. In 18 anni non poche celebrità hanno accettato di fare da guest star a Sensualità a Corte, con Paola e Chiara nei panni di Iris e Patrizia, sorellastre cantanti di Jean Claude, nel 2008. Victoria Cabello, Alba Parietti e Benedetta Mazzini hanno preso parte alla produzione nel 2012, Umberto Smaila nel 2013, Cristina Donadio nel 2018, Fedez e Fabio Rovazzi nel 2023. Negli anni Cesena & Co. hanno attinto e deriso Gomorra, Bridgerton, Pechino Express e X Factor, caricaturando popstar nazionali e internazionali puntualmente esplose on line.

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Fenomeno di preveggenza

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Perché ancor prima che nascessero i social Cesena aveva ideato volti, boutade e caratteri da meme, gif viventi, anticipando quella viralità successivamente diventata consuetudine grazie a YouTube, in quel lontano 2005 appena nato e da Sensualità a Corte idealmente abbracciato, attraverso filmati di pochi minuti in grado di suscitare puntuale ilarità. E pensare che nessuno avrebbe forse mai potuto immaginare nulla di simile da parte dei due protagonisti. Se Marcello debutta a teatro da co-protagonista nell'Enrico IV di Luigi Pirandello, accanto a Giorgio Albertazzi, Simona lavora soprattutto come pedagogista teatrale, occupandosi di disabilità intellettiva negli adulti e nei bambini. Venti anni fa i due si conoscono, Cesena vuole Garbarino, realizza una puntata zero, la invia alla Gialappa's Band e il resto è storia. Dopo un centinaio di puntate Sensualità a corte continua a far ridere come pochi altri prodotti televisivi nazionali, pur cavalcando il medesimo copione, pur ruotando attorno ai soliti personaggi, pur ripetendo spesso e volentieri le medesime battute, con la celebrazione di un genere straordinariamente complesso ma oltremodo intelligente e divertente come la parodia, a fine anni '80 reso indimenticabile dal Trio con i memorabili Promessi Sposi, qui reinventato e rielaborato da Marcello Cesena e Simona Garbarino, inarrivabili Jean Claude e Madre a cui vorremmo sentitamente chiedere di non smettere mai. Grazie.