Da The Vega Brothers a Killer Crow: i progetti perduti di Quentin Tarantino

I progetti perduti di Quentin Tarantino: nell'attesa che il regista realizzi finalmente Kill Bill vol. 3, ecco quali sono gli altri progetti che (purtroppo) non ha mai portato a termine.

Quentin Tarantino e Daryl Hannah scherzano sul set di Kill Bill: Volume 2
Quentin Tarantino e Daryl Hannah scherzano sul set di Kill Bill: Volume 2

Se c'è qualcuno appassionato di cinema, quello è Quentin Tarantino. Lo dicono tutte le persone che hanno avuto la fortuna di lavorare con lui: per quanto si possa pensare di essere preparati sulla settima arte, il regista americano ne sa di più. Non solo: ha una conoscenza maniacale di ogni corrente, genere e periodo storico. Un'enciclopedia vivente. Leggenda vuole che, invece che studiare in una scuola, abbia lavorato in una videoteca e visto l'intero catalogo del negozio. La mitologia è molto importante per lui: ecco perché tutti i suoi film sono collegati in qualche modo, da oggetti (come la marca di sigarette fittizia Red Apple, o gli hamburger Big Kahuna) e personaggi. Possiamo parlare quindi di "Tarantino Cinematic Universe". E, come ogni universo cinematografico che si rispetti, anche questo è composto dagli spettri dei progetti perduti di Quentin Tarantino.

il regista americano Quentin Tarantino
il regista americano Quentin Tarantino

Michael Madsen, attore per Tarantino fin dagli inizi, ha parlato più volte di The Vega Brothers, film, prequel sia di Le Iene che di Pulp Fiction, in cui il suo personaggio Vic Vega si sarebbe dovuto riunire con il fratello, Vincent Vega, interpretato da John Travolta. La pellicola non si è più fatta, ma il regista aveva già in mente trama e ambientazione. Il film perduto sui fratelli Vega non è però l'unico progetto sfumato del regista: chi ha avuto la fortuna di poterlo veder parlare dal vivo sa che è una persona che si fa prendere facilmente dall'entusiasmo, il cui cervello va a una velocità impressionante, come suggeriscono gesti e parlantina. È facile immaginare quindi quante storie abbia in testa. Tra le moltissime idee, alcune a un certo punto stavano per fare il grande salto, ma poi non se n'è fatto più nulla. Almeno per il momento. Scopriamo quali sono i progetti perduti di Quentin Tarantino.

The Vega Brothers

Il prequel di Le Iene e Pulp Fiction, dicevamo: secondo Michael Madsen, avrebbe dovuto essere ambientato ad Amsterdam. In effetti, quando Vincent Vega incontra Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) a Los Angeles, gli dice di essere appena rientrato dalla città olandese. In The Vega Brothers (che inizialmente è stato chiamato anche Double V Vega) Vic e Vincent Vega sarebbero usciti entrambi di prigione, in due stati diversi, per poi riunirsi in Europa. Qui avrebbero gestito un club: e già ce la immaginiamo la folta schiera di personaggi assurdi che sarebbero entrati da quella porta.

Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) in Pulp Fiction
Vincent Vega (John Travolta) e Jules Winnfield (Samuel L. Jackson) in Pulp Fiction

Il tempo è passato e il progetto non si è più realizzato. Sembrerebbe un capitolo chiuso definitivamente, visto che gli attori sono invecchiati, ma secondo Madsen c'è ancora una speranza: l'attore sostiene che Tarantino gli avrebbe detto che il film potrebbe diventare un sequel. Vic e Vincent avrebbero due fratelli gemelli, che si riuniscono proprio davanti alle loro tombe. Non è lecito sapere quanto ci sia di vero.

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Kill Bill vol. 3

Uma Thurman e Lucy Liu si affrontano in Kill Bill vol. 1
Uma Thurman e Lucy Liu si affrontano in Kill Bill vol. 1

La balena bianca di Quentin Tarantino: sono anni che il regista millanta un Kill Bill vol. 3, seguito del film in cui Uma Thurman interpreta Beatrix Kiddo, aka La Sposa. Lo disse anche seduto sul divano rosso di Parla con me, la trasmissione di Rai 3, condotta da Serena Dandini, nel 2009: in quell'occasione confermò di avere in mente un film, ma che fosse troppo presto per realizzarlo. "La Sposa tornerà a lottare, ma voglio che passino una decina di anni dal secondo episodio. Per due motivi. Primo: io e Uma Thurman dobbiamo stare lontani per 10 anni. Secondo: amo il personaggio della sposa e credo che abbia meritato 10 anni di tranquillità insieme a sua figlia. Le ho fatto sopportare molte cose nei primi due film. Ora per un po' di tempo ha appeso la spada al chiodo." Queste le sue parole in quell'occasione. Di anni nel frattempo ne sono passati undici e ancora tutto tace. Su Imdb la scheda del film c'è, ma non è aggiornata dal 2017.

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L'idea alla base del plot sarebbe questa: Sofie Fatale (Julie Dreyfus) prende tutti i soldi di Bill (David Carradine) e cresce Nikki, la figlia di Vernita Green (Vivica A. Fox). Come le ha detto anche La Sposa, una volta cresciuta, la ragazza ha il diritto di vendicarsi. Ed è qui che si dovrebbe entrare nel vivo: non più Kill Bill quindi, ma "Kill The Bride".

Uma Thurman circondata dai Crazy 88 in una scena di Kill Bill: Volume 1
Uma Thurman circondata dai Crazy 88 in una scena di Kill Bill: Volume 1

Si farà mai? Soltanto una cosa: la primogenita di Uma Thurman, Maya Hawke, ha 22 anni, è la copia della madre e anche una brava attrice (lo ha dimostrato con il ruolo di Robin nella serie tv Stranger Things). Non solo: ha anche già recitato su un set di Tarantino (è una dei seguaci di Charles Manson in C'era una volta a... Hollywood). La piccola Bibi, la figlia della Sposa, ha quindi già la sua interprete designata. L'universo ci sta dicendo che questo film s'ha da fare.

Killer Crow

Il soldato Brad Pitt in una scena di Inglourious Basterds
Il soldato Brad Pitt in una scena di Inglourious Basterds

"Questo potrebbe essere il mio capolavoro": amanti di Bastardi senza gloria e del tenente Aldo Raine, interpretato da Brad Pitt, fatevi coraggio. Secondo Eli Roth, che nel film ha il ruolo del sergente Donny Donowitz, soprannominato "The Jewish Bear" (L'Orso Ebreo), Quentin Tarantino avrebbe in mente non uno, ma ben due sequel. A uno ha anche dato un titolo: Killer Crow. Si tratta di un prequel, in cui Aldo e Donny si ritrovano a combattere i Nazisti in Italia, precisamente in Sicilia, con un gruppo di soldati di colore. Questa cosa dei "neri in Sicilia" affascina il regista da parecchio: in Una vita al massimo, film diretto da Tony Scott, ma scritto da Tarantino (il protagonista, Clarence Worley, è una versione romanzata dello stesso Quentin), Christopher Walken e Dennis Hopper, nei ruoli rispettivamente di Vincenzo Coccotti e Clifford Worley, hanno una scena memorabile in cui parlano di origini siciliane: l'ex poliziotto a un certo punto dice che i Siciliani hanno "sangue nero" nelle loro vene, perché la loro discendenza si è mescolata a quella dei Mori. Chissà se c'è un collegamento.

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Il biopic su John Brown

Christoph Waltz e Jamie Foxx, cacciatori di taglie in azione in Django Unchained
Christoph Waltz e Jamie Foxx, cacciatori di taglie in azione in Django Unchained

Qualche anno prima dell'uscita di Django Unchained (2012), Tarantino ha detto, nel 2009, al The Charlie Rose Show, che stava pensando a un biopic sull'abolizionista John Brown (1800 - 1859). In quell'occasione ha descritto così il film: "È un biopic a cui sono interessato, ma potrebbe essere uno dei miei ultimi film. Il mio eroe preferito della storia americana è John Brown. È il mio preferito in assoluto. Praticamente ha aperto la strada per l'abolizione della schiavitù da solo, uccidendo diverse persone per riuscirci. Ha pensato: se cominciamo a versare sangue bianco, cominceranno a capire."

Un gangster movie ambientato negli anni '30

Quentin Tarantino ama il genere: dopo il western e il film di guerra, il prossimo con cui sperimentare potrebbe essere un gangster movie ambientato negli anni '30. La prima volta che il regista ha parlato di questa possibilità è stato nel 2009, in Messico, al Morelia Film Festival. In quell'occasione ha parlato di reimmaginare questo genere: "Potrebbe essere soltanto un'idea che mi ronza in testa, ma un giorno mi piacerebbe fare un gangster movie ambientato negli anni '30." Stiamo ancora aspettando.

La trilogia Berlin Game

Diane Kruger in una scena del film Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino
Diane Kruger in una scena del film Bastardi senza gloria di Quentin Tarantino

Sempre a proposito di genere, un altro che affascina l'autore è lo spionaggio: durante un'intervista rilasciata in Gran Bretagna, ai tempi del lancio di Bastardi senza gloria, ha detto alla stampa: "Amo l'Inghilterra. Sarebbe bellissimo avere una scusa per lavorare qui sei o nove mesi. Una cosa che mi piacerebbe moltissimo fare è portare sullo schermo la trilogia di Len Deighton: Berlin Game, Mexico Set e London Match. La storia è ambientata durante la Guerra Fredda e segue una spia di nome Bernard Samson. I personaggi sono meravigliosi e sarebbe un'ottima opportunità per lavorare con attori inglesi e tedeschi." Pubblicati in Italia con i titoli Gioco a Berlino, Mexico City e L'ultima partita, è interessante notare che Berlin Game è un romanzo che Tarantino ama da tempo: in Jackie Brown (1997) Max Cherry, il personaggio interpretato da Robert Forster, lo legge mentre aspetta che Jackie (Pam Grier) esca dal carcere.

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Il documentario su Harvey Weinstein

Tarantino con Harvey Weinstein
Tarantino con Harvey Weinstein

Fondatore della Miramax, insieme al fratello Bob, e presidente della Weinstein Company dal 2005, Harvey Weinstein, il 6 ottobre 2017, grazie a un'inchiesta del The New York Times, è stato accusato di molestie e violenze sessuali da numerose attrici. Lo scandalo ha portato a un processo, che si è concluso l'undici marzo 2020, con la condanna a 23 anni di prigione, da scontare nel penitenziario di Rikers Island. Nella sua lunga carriera, Weinstein ha prodotto molti dei film di Tarantino, cominciando proprio con Pulp Fiction, fino a The Hateful Eight. Tarantino ha ammesso di essere a conoscenza da tempo della miscondotta di Weinstein, sia per sentito dire che per esperienza diretta, tramite i racconti della sua ex fidanzata, e premio Oscar, Mira Sorvino. Il personaggio di John Ruth, interpretato Kurt Russell in The Hateful Eight, cacciatore di taglie che tiene legata la fuorilegge Daisy Domergue (Jennifer Jason Leigh), pare sia ispirato proprio a Weinstein. Il regista ha detto più volte di volersi dedicare alla stesura di libri sulla storia del cinema una volta abbandonata la telecamera, ma prima forse potrebbe dirigere un documentario proprio sulla figura di Weinstein, progetto di cui ha parlato qualche anno fa.

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40 Lasches Less One

Tra i progetti di cui si è parlato, ma che quasi certamente non vedremo mai realizzati, c'è l'adattamento del romanzo 40 Lasches Less One (1972) di Elmore Leonard (pubblicato in Italia con il titolo Quaranta frustate meno una). Tarantino ama Leonard: Jackie Brown è ispirato al suo libro Rum Punch (Punch al rum da noi). Ma, nonostante nel 2001 si dicesse che Tarantino stesse girando clandestinamente, in Messico, il film ispirato a 40 Lasches Less One (addirittura alcuni hanno pensato che potesse andare al Festival di Cannes), è un altro fantasma della sua carriera. Nel 2007 ha detto di avere i diritti del romanzo, quindi mai dire mai. Ha però anche detto, al The Charlie Rose Show, di non voler più girare, dopo Jackie Brown, un film che non parta da una sua sceneggiatura.

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The Psychic

Sono 30 anni che Tarantino dichiara al mondo il suo amore per l'horror italiano anni '70: tra i suoi desideri espressi, ma mai realizzati, c'è anche un omaggio al cinema di Lucio Fulci. Il regista avrebbe voluto fare The Psychic, un remake di Sette note in nero, film del '77 in cui una donna, Virginia (Jennifer O'Neill), ha delle capacità chiaroveggenti e scopre uno scheletro nel muro della sua casa. Tarantino ha già citato il film di Fulci, utilizzandone il tema musicale in Kill Bill, e nel 2000, in un'intervista a AICN, ha detto di voler fare un remake con protagonista Bridget Fonda (Melanie in Jackie Brown). Lo scheletro sembra però essere rimasto dietro il muro.

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James Bond

Daniel Craig in una scena del film Casino Royale, primo film da lui interpretato nel ruolo di 007
Daniel Craig in una scena del film Casino Royale, primo film da lui interpretato nel ruolo di 007

Tra le tante cose di cui Quentin Tarantino è appassionato c'è anche la saga di James Bond. Prima che uscisse il film Casino Royale (2006) con protagonista Daniel Craig, il regista aveva espresso il desiderio di riportare l'omonimo libro di Ian Fleming sul grande schermo, che, secondo lui, non aveva avuto giustizia fino a quel momento (nel '54 è diventato un episodio della serie antologica Climax! e nel '67 il film parodia James Bond 007 - Casino Royale). Terminate le riprese di Kill Bill vol. 2, Tarantino ha portato avanti il progetto, arrivando a incontrarsi con Pierce Brosnan, che avrebbe voluto mantenere come Bond, e parlando del film al Late Show di Jay Leno. Bronan ha però poi lasciato ufficialmente il ruolo nel 2005 e Quentin ha dichiarato che il suo interesse per il film su Bond era morto, anche perché ha accusato i produttori di avergli rubato l'idea di riadattare Casino Royale, arrivando ad affermare: "Probabilmente avevano paura che avrei fatto un film troppo buono, mandando a puttane il resto della serie." È chiaramente una ferita aperta.

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The Man from U.N.C.L.E. e Star Trek

Operazione U.N.C.L.E.: Henry Cavill e Armie Hammer in lambretta
Operazione U.N.C.L.E.: Henry Cavill e Armie Hammer in lambretta

Altre saghe per cui Tarantino ha espresso interesse sono Star Trek, di cui però non si è più parlato, e The Man from U.N.C.L.E. Per il ruolo della spia Napoleon Solo il regista avrebbe voluto George Clooney, ritagliando per sé quello della spia russa Ilya Kuryakin. Il film basato sulla serie tv Operazione U.N.C.L.E. non si è più fatto, ma Clooney e il regista si sono comunque ritrovati sullo stesso set grazie a Dal tramonto all'alba di Robert Rodriguez. Per quanto riguarda The Man from U.N.C.L.E., invece, Steven Soderbergh per un momento ha carezzato l'idea di farlo sempre con protagonista Clooney, sostituito poi da Tom Cruise. Ma anche qui non se n'è fatto più nulla. Fino al 2015: Guy Ritchie ha girato il film, con protagonisti Henry Cavill e Armie Hammer.

Modesty Blaise

Oltre al cinema, letteratura, televisione e musica, Quentin Tarantino ama molto anche i fumetti: uno dei monologhi più belli di Kill Bill vol. 2 è basato su Superman, nella roulotte di Cliff Booth (Brad Pitt) in C'era una volta a... Hollywood ci sono decine di albi. Più di una volta il nome del regista è stato affiancato a quello di un fumetto: in Pulp Fiction, mentre è in bagno, Vincent Vega (John Travolta) legge Modesty Blaise. Per anni si è parlato di un film da lui diretto con protagonista una ragazza dalle incredibili capacità e un passato criminale. Nel 2004 alla Miramax si è parlato del titolo Quentin Tarantino Presents: My Name is Modesty. Untitled Disaster Movie. Che poi non si è più fatto.

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Luke Cage

Luke Cage: una scena della prima stagione con Mike Colter
Luke Cage: una scena della prima stagione con Mike Colter

Dopo Le iene, Quentin Tarantino ha pensato per un breve periodo di realizzare il film Luke Cage: Hero For Hire, ispirato all'omonimo personaggio dei fumetti creato da creato da Roy Thomas, George Tuska, John Romita Sr. e Archie Goodwin. Molto prima che nascessero i Marvel Studios, Tarantino aveva parlato con Ed Pressman (produttore di Il corvo), che aveva i diritti del fumetto, e incontrato Laurence Fishbourne, che avrebbe voluto come protagonista. Poi non se né fatto più nulla e ha realizzato Pulp Fiction. Sull'argomento cinecomics Tarantino ha poi sempre detto che, se mai ne farà uno, sarà basato su dei personaggi inventati da lui. Tra i progetti legati al mondo dei fumetti a cui è stato associato il suo nome c'è anche Green Lantern: Tarantino fu contattato per un eventuale film ispirato a Lanterna Verde. Ma (purtroppo) sappiamo come è andata.

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Un film erotico ispirato alla commedia sexy all'italiana

Nel 2003 Quentin Tarantino ha ammesso che gli piacerebbe dirigere un giorno un film sexploitation, che negli USA venivano proiettati nei cinema "grindhouse" (e sappiamo quanto sia legato a questa idea, tanto dall'aver realizzato il progetto, composto dai film Grindhouse e Death Proof, con l'amico Robert Rodriguez). Questa pellicola conterrebbe tutte le scene di sesso che non sono mai state inserite nei suoi altri film: "Non me la sento di chiedere alle attrici di spogliarsi" ha detto, spiegando meglio: "Se facessi davvero un film erotico, le attrici dovrebbero essere assolutamente d'accordo. Come le attrici tedesche e italiane dei film sexy anni '70, pronte a qualsiasi scena."

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15 film erotici espliciti diventati cult

Nel 2007, durante un'intervista al Daily Telegraph, ha parlato della trama di questo progetto: "Sarebbe ambientato a Stoccolma: una coppia di americani va a trovare degli amici svedesi. Vanno in giro a divertirsi, bevono, corteggiano. Il problema è che, se dovessi fare un film erotico, dovrei mostrare cosa mi eccita. E al cinema funzionano le cose un po' strane, che scatenano l'immaginazione. Altrimenti sarebbe un film porno. La cosa che mi preoccupa non è portare quello che mi eccita sul grande schermo, ma doverne poi parlare nel press tour."