Ocean’s 8, Skyscraper, Thelma, Unsane, Maria by Callas, A modern family e i voti del mese in homevideo

La saga delle truffe virata al femminile, Dwayne Johnson in un inferno di cristallo, un thriller inquietante, l'esperimento di Soderbergh, il documentario sulla Callas e una commedia arcobaleno al centro della rubrica mensile homevideo. E poi ancora Very Good Girls, L'atelier, Die in One day, L'infanzia di un capo e ben tre documentari.

Ancora un mese intenso per l'homevideo e la nostra rubrica di recensioni, che si apre con due film molto diversi ma piuttosto seguiti anche al botteghino. Dalla truffa tutta al femminile di Ocean's 8 con tante attrici, al muscoloso Dwayne Johnson protagonista dell'adrenalinico Skyscraper. Analizzeremo poi due film davvero inquietanti, ovvero Thelma e Unsane, in cui la tensione si abbina a vicende misteriose, per poi passare al documentario Maria by Callas che omaggia la grande artista e alla commedia intelligente di A Modern Family. Spazio poi a L'atelier, all'approdo in homevideo di Very Good Girls e all'horror italiano Die in One Day - Improvvisa o muori. A chiudere L'infanzia di un capo, il documentario Love is all - Piergiorgio Welby, Autoritratto, e due documentari di Enrico Maisto, ovvero La Convocazione e Comandante.

Ocean's Eight: la prima foto ufficiale del film
Ocean's Eight: la prima foto ufficiale del film

Se la truffa in grande stile è tutta al femminile: Ocean's 8

IL FILM. La saga degli Ocean e delle truffe in grande stile vira al femminile. Basta con Brad Pitt e George Clooney: in Ocean's 8, diretto da Gary Ross, la banda è tutta composta da donne, con le leader interpretate da Sandra Bullock e Cate Blanchett. Nel film l'appena uscita di prigione Debbie Ocean mette in atto un colpo al quale stava pensando da oltre cinque anni. Per questo riunisce una banda di abili donne per tentare di fare un furto apparentemente impossibile durante il Met Gala di New York City: rubare 150 milioni di dollari di diamanti che saranno al collo di una famosa attrice (interpretata da Anne Hathaway). Ma per riuscire nell'impresa il meccanismo dovrà essere perfetto.

IL BLU-RAY. Ocean's 8 è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray targato Warner Bros. Entertainment Italia. Il video è buono e rispetta la natura tipicamente digitale del girato, ma riesce comunque a esaltare la patina glamour che si è voluto dare al look del film. Il quadro è nitido e pulito, con un dettaglio generale di qualità elevata. Forte e intenso anche il croma, soprattutto in certe lussuose location tra colori saturi e neri profondi. Qualche flessione (un po' di rumore, un pizzico di compressione) in qualche scena più scura, ma tutto rimane sotto controllo. L'audio italiano in dolby digital è discreto, consente un buon coinvolgimento ma manca un po' di presenza ed efficacia nei rear e nel sub, ed è penalizzato da un doppiaggio non ottimale. Il Dolby Atmos originale è più frizzante e ricco nell'ambienza e nella colonna sonora. 

DA NON PERDERE. Buono il reparto extra con 40 minuti circa di contributi. Troviamo innanzitutto due scene eliminate (2'), poi le featurette Reimagining the Met Gala (13'), nella quale regista, cast, troupe e alcuni membri dello staff del Met parlano della location così particolare per il grande colpo. Si prosegue con A Heist in Heels (11' e mezzo), con regista, co-sceneggiatore e costumista a parlare del ruolo fondamentale del guardaroba nel film e dei suoi continui aggiornamenti. Si chiude con Ocean's Team 3.0 (13'), nel quale l'argomento è la fondamentale importanza della chimica di gruppo in un film di questo tipo. 

Ocean's 8: Sandra Bullock, Cate Blanchett e Helena Bonham Carter in una scena del film
Ocean's 8: Sandra Bullock, Cate Blanchett e Helena Bonham Carter in una scena del film

L'inferno di cristallo di Dwayne Johnson: Skyscraper

IL FILM. Una doppia missione per il muscolare Dwayne Johnson nello spettacolare e adrenalinico Skyscraper, diretto da Rawson Marshall Thurber e visivamente impressionante: l'attore interpreta Will Ford, responsabile della sicurezza di un grattacielo di Hong Kong, ma anche veterano di guerra ed ex agente dell'FBI, che in passato ha perso una gamba durante un'azione. Quando l'enorme grattacielo va improvvisamente in fiamme, proprio lui viene accusato dell'accaduto e non solo dovrà scappare per difendersi dalle ingiuste accuse della polizia, ma anche salvare la sua famiglia intrappolata nella struttura e trovare i veri responsabili.

IL BLU-RAY. Skyscraper è disponibile anche in alta definizione grazie al blu-ray targato Universal Pictures Home Entertainment Italia. Il video è di ottimo livello, anche se paga una certa morbidezza dovuta al massiccio utilizzo di effetti digitali e anche a una parte finale ricca di scene molto scure, che rende il quadro piatto. Per il resto il dettaglio è convincente sia sulla struttura al centro del film che nei volti dei protagonisti. Anche il croma è vigoroso, ma in alcuni momenti i neri sembrano un po' pastosi. Più convincente l'audio. Discreti gli extra. Troviamo scene tagliate (12') e scene estese (10'), entrambe con commento opzionale del regista. Poi, oltre al commento di Rawson Marshall Thurber, alcune featurette: L'incarnazione di un eroe (4') su Dwayne Johnson, Ispirazione (4') sull'inedito ruolo di disabile dell'attore, Forze opposte (2' e mezzo) su Neve Campbell, Non siamo più amici (3') su Pablo Schreiber, Bambini in azione (3') sui piccoli presenti nel film e Pineapple Pitch (2') sul progetto.

DA NON PERDERE. Ottimo il dolby digital plus 7.1 italiano, superlativo il Dolby Atmos inglese. Il reparto audio infatti è formidabile nel trascinare lo spettatore in mezzo all'azione, tra i fischi del vento che letteralmente circondano da tutti i diffusori fino allo scoppio degli incendi e alle energiche esplosioni ben esaltate dal sub. Schianti e impatti hanno energia, precisione, dinamica e potenza, mentre il vorticare degli elicotteri è impressionante per come il suono riempie la stanza con effetti panning molto suggestivi. L'asse posteriore è costantemente messo sotto pressione, mentre la direzionalità degli effetti è chirurgica. A completare il tutto una calda resa della colonna sonora e dialoghi sempre chiari.

Skyscraper: Dwayne Johnson e Neve Campbell in una scena del film
Skyscraper: Dwayne Johnson e Neve Campbell in una scena del film

Il thriller nordico teso e inquietante: Thelma

IL FILM. Thriller nordico inquietante e dalle atmosfere perturbanti, capace di sondare con efficacia l'inconscio, Thelma diretto da Joachim Trier racconta la vicenda di una ragazza cresciuta in una famiglia molto religiosa, che si trasferisce a Oslo per frequentare l'università. Qui l'amicizia con una compagna di studi si trasforma in amore, ma Thelma, oltre ad avere delle crisi convulsive di apparente natura epilettica, scopre di avere degli strani e incotrollabili poteri, probabilmente legati a un segreto del suo passato di cui la famiglia l'ha tenuta all'oscuro.

IL BLU-RAY. Ora è possibile appezzare Thelma in homevideo anche in alta definizione grazie al blu-ray Teodora-CG Entertainment. Se il reparto extra è striminzito e contiene solo il trailer, quello tecnico è invece di prim'ordine. A partire da un video che nelle scene più luminose è eccezionale per profondità, dettaglio e ricchezza cromatica, già nell'incipit sul ghiaccio e nella foresta. In quelle più scure qualcosa si perde a livello di nitidezza e il nero tende ad affogare qualche particolare, ma la tenuta del quadro resta buona e soprattutto le immagini restano ben compatte, anche sui fondali.

DA NON PERDERE. Ma sorprende ancora più positivamente l'audio, un DTS HD Master Audio 5.1 davvero incisivo e penetrante, capace di trasmettere tutta la tensione e la sensazione di inquietudine del film. Questo grazie a punteggiature sonore piuttosto cupe ben riprodotte dai diffusori, e sottolineate in maniera egregia non solo da un asse posteriore ficcante e preciso, ma soprattutto dal sub, che valorizza in modo adeguato i bassi. I momenti delle crisi della protagonista, oltre a tutti i particolari di ambienza che ne conseguono, sono riprodotti in maniera puntuale e coinvolgente, il tutto completato da dialoghi impeccabili per timbro e pulizia.

Thelma: un primo piano di Eili Harboe
Thelma: un primo piano di Eili Harboe

Malata mentale o vittima di uno stalker? Unsane

IL FILM. Steven Soderbergh sorprende tutti e nel suo percorso sperimentale gira un film intero con l'iPhone, avvincendo con una storia quanto mai attuale. In Unsane infatti, la protagonista è una giovane donna (Claire Foy), scappata dalla sua città perché vittima di stalking. Quando si rivolge a uno specialista per curare le sue paure, verrà però ricoverata contro la sua volontà in un istituto per malattie mentali. Dove tra l'altro riconoscerà il suo persecutore. Quello che sta vivendo è reale, oppure è solo un'illusione causata dal suo terrore che mette alla prova la sua sanità mentale?

IL DVD. Unsane è arrivato in homevideo con un DVD targato 20th Century Fox Home Entertainment. Con un film girato con iPhone, è ovvio che il video è molto particolare, ma il DVD nonostante i limiti dello standard se la cava egregiamente, presentando un quadro cromaticamente forte e intenso, dotato anche di un buon dettaglio, soprattutto sugli intensi primi piani e sugli elementi ravvicinati. Discreta la tenuta sugli sfondi, qualche flessione si registra solo su alcuni fondali ostici e con elementi difficili da riprodurre. Ancora più convincente l'audio, mentre negli extra c'è solo la featurette Pazzia, 4 minuti di momenti sul set con le particolari riprese di Soderbergh.

DA NON PERDERE. L'audio in dolby digital 5.1 presente sia per l'italiano che l'originale, riesce a immergere in modo efficace lo spettatore in un clima di costante tensione ed angoscia, rendendolo partecipe dei dubbi e delle paure della protagonista. Il sonoro infatti, grazie ad alcuni effetti, gioca anch'esso molto anche sulle visioni o paure della donna. Nelle fasi più tese e movimentate l'asse posteriore è attivo e contribuisce a creare una buona spazialità generale, ma anche i bassi quando ce n'è l'occasione si fanno puntualmente sentire.

Unsane: Claire Foy in una scena del film
Unsane: Claire Foy in una scena del film

La donna dietro la diva: Maria By Callas

IL FILM. Un documentario particolare che finalmente, a 40 anni dalla sua morte, racconta Maria Callas nella sua vita privata, ovvero della donna che è stata dietro la diva e l'immagine pubblica. È questo il merito di Maria by Callas, opera di Tom Volf presentata ala Festa del cinema di Roma 2017, che racconta la cantante d'opera più famosa di tutti i tempi attraverso filmati d'epoca, spezzoni dei dietro le quinte degli spettacoli, foto, immagini inedite e rare registrazioni private,. Attorno a lei e alla sua vita tanti personaggi famosi, a partire ovviamente dal grande amore per Onassis.

IL BLU-RAY. Maria by Callas è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray Lucky Red di buon livello tecnico, anche se povero negli extra visto che è presente solamente il trailer. Il video è soddisfacente considerato che è in gran parte un collage di spezzoni d'epoca e filmati rari, spesso sporchi e granulosi, ma presentati comunque sempre in maniera dignitosa, anzi alcuni anche sorprendenti per compattezza e livello del dettaglio. I girati più recenti sono ovviamente più brillanti per definizione e intensità cromatica.

DA NON PERDERE. Ancora più convincente l'audio, proposto in DTS HD Master Audio 5.1: da apprezzare il fatto che nonostante una parte fondamentale del documentario, ovvero le performance canore di Maria Callas, provenga da materiale datato e non certo curato come quelli più recenti, l'ascolto è comunque piacevole e il suono esce dai diffusori corposo e con un buon timbro, senza distorsioni o particolari sbavature, anche se ovviamente il multicanale è sfruttato molto poco, se non per effetti della folla.

Maria by Callas: Maria Callas in un'immagine del documentario
Maria by Callas: Maria Callas in un'immagine del documentario

La coppia gay con il nipote da accudire: A modern family

IL FILM. Manifesto a favore delle famiglie arcobaleno, A Modern Family di Andrew Fleming è una commedia piacevole, esilarante ma a tratti anche emozionante, con protagonisti gli irresistibili Paul Rudeen e Jake McDorman: i due interpretano una coppia gay di successo dalla vita stravagante e ricca di feste. A cambiare le cose arriva un ragazzino, nipote di uno dei due, spedito da suo padre incarcerato perché se ne prendano cura. Dopo qualche difficoltà, i due lo accolgono in casa e via via se ne affezionano.

IL BLU-RAY. A Modern Family è disponibile anche in alta definizione grazie al blu-ray CG Entretainment/Adler, tecnicamente molto buono ma scarso negli extra, visto che è presente solamente il trailer. Il video è ottimo per dettaglio e qualità del quadro, mentre l'audio, presente con le tracce DTS HD Master Audio 5.1 sia in italiano che in inglese, è soddisfacente per un film basato più che altro sui dialoghi, peraltro sempre perfetti per timbro e chiarezza. L'ambienza è discreta, ma c'è l'impressione che l'asse posteriore si vivacizzi solo per la colonna sonora o quando nelle scene ci sono momenti musicali, trascurando un po' gli effetti.

DA NON PERDERE. La parte migliore è il video, che mette in mostra un quadro pulito e nitido, caratterizzato da un dettaglio incisivo che regala anche profondità al quadro. L'ottimo contrasto e il croma vivacissimo contribuiscono alla qualità della visione, penalizzata solo lievemente nelle scene più scure, dove a tratti il nero tende un po' a essere invadente e a coprire i particolari. Poca cosa comunque, nel contesto di un video decisamente valido, nel quale la compattezza del quadro non viene mai meno.

A Modern Family: Steve Coogan e Jack Gore in una scena del film
A Modern Family: Steve Coogan e Jack Gore in una scena del film

Tra corsi di scrittura e pulsioni violente: L'atelier

IL FILM. Laurent Cantet tratta ancora del rapporto fra insegnante e allievi e stavolta, ne L'atelier presentato nella sezione Un Certain Regard al Festival di Cannes 2017, punta su un corso di scrittura creativa in cui gli allievi devono scrivere un romanzo noir con l'aiuto di una celebre scrittrice (Marina Foïs), per far emergere inquietudini giovanili e tensioni latenti. Sarà soprattutto il giovane e introverso Antoine (Matthieu Lucci), che dimostrerà pulsioni violente e voglia di costanti provocazioni piuttosto aggressive, ad allarmare ma allo stesso tempo ad attrarre la scrittrice.

IL DVD. L'atelier è arrivato in homevideo con un DVD targato CG Entertainment-Teodora Film, di buon livello tecnico ma povero di extra, visto che è presente solamente il trailer. Il video comunque soddisfa le attese con una qualità medio-alta, mentre l'audio presente con un dolby digital 5.1 risulta discreto, restituendo dialoghi precisi e un'ambienza un po' timida. In alcuni momenti, come quelli della musica alla festa, un maggior coinvolgimento c'è, ma resta la sensazione di un asse posteriore che avrebbe potuto dare un impatto maggiore.

DA NON PERDERE. Il video come detto è la parte migliore. Al netto di alcuni limiti del formato, con certi fondali un po' tremolanti soprattutto nelle panoramiche con contorni a volte incerti, la tenuta del quadro è quasi sempre buona, con una compattezza soddisfacente e un croma rigoglioso, che replica bene soprattutto l'ambiente spettacolare del mare e delle scogliere. Discreta la tenuta nelle scene notturne, ma dove il video è ottimo è nel dettaglio dei primi piani, sempre molto incisivi.

L'atelier: un'immagine del film
L'atelier: un'immagine del film

Due amiche e un amore condiviso: Very Good Girls

IL FILM. Giunge finalmente in homevideo un film di cinque anni fa, Very Good Girls, diretto da Naomi Foner con protagoniste Dakota Fanning e Elizabeth Olsen. La storia è quella di due amiche per la pelle, che nell'estate del diploma decidono di perdere la verginità. Il problema è che finiscono per invaghirsi dello stesso ragazzo. Una finisce per andarci a letto all'insaputa dell'altra, fino a quando il padre di quest'ultima muore. E questo cambia totalmente le cose.

IL BLU-RAY. Very Good Girls è arrivato in homevideo anche in alta definizione, grazie al blu-ray Koch Media di buon livello tecnico, ma povero di extra visto che è presente solamente il trailer. Il video, in un generale contesto di morbidezza e di fotografia un po' pastosa, rivela un dettaglio discreto, un po' penalizzato a tratti da una luminosità lievemente eccessiva in alcune scene, soprattutto negli esterni. La visione comunque scorre via piacevole, con un croma molto sobrio e naturale.

DA NON PERDERE. Più convincente però l'audio, un DTS HD Master Audio 5.1 che rivela un certo brio anche nelle scene più tranquille, grazie alla capacità di catturare con efficacia e precisione direzionale effetti sonori anche minimi, aspetto fondamentale in un film dai pochi spunti sonori. Anche la musica è piacevolmente avvolgente, mentre i dialoghi, che caratterizzano la gran parte del film, escono dal centrale con un buon timbro e sempre precisi e chiari.

Very Good Girls: un abbraccio tra Dakota Fanning ed Elizabeth Olsen
Very Good Girls: un abbraccio tra Dakota Fanning ed Elizabeth Olsen

Un gioco sanguinario nel teatro: Die in one Day

IL FILM. Dopo aver ottenuto la distribuzione nelle sale in estate, ora Die in One Day - Improvvisa o muori è arrivato in homevideo, un giusto spazio per l'horror indipendente italiano, stavolta firmato da Eros D'Antona. Tutto si svolge in un cupo e misterioso teatro, dove va in scena un macabro gioco, in realtà uno spettacolo per chi sta guardando online e scommette sul vincitore e sulla sopravvivenza dei protagonisti, impegnati in una caccia sanguinosa. Per caso si trova a partecipare Richard, reduce da un matrimonio fallito e in certa di soldi per cercare di riavere con sé sua figlia.

IL BLU-RAY. Die in One Day - Improvvisa o muori è disponibile anche in alta definizione grazie al blu-ray CG Entertainment. Un prodotto tecnicamente valido e suffiente negli extra, reparto nel quale troviamo il trailer e la featurette Bartolini e il cinema di genere (14') con il giudizio di un critico sul film. Il video convince, nonostante qualche flessione fisiologica nelle scene più scure, un po' rumorose. Per il resto il quadro è compatto, anzi quando le scnee sono ben illuminate la visione è davvero notevole, con un dettaglio incisivo e a tratti chirurgico nei particolari.

DA NON PERDERE. A parte un doppiaggio un po' approssimativo (il film è infatti girato in inglese), l'audio in DTS HD 5.1 è ottimo per capacità di coinvolgimento: è davvero superba infatti la dislocazione degli effetti, aspetto fondamentale in un'ambientazione claustrofobica come il teatro per creare una tensione costante. Anche i momenti più cruenti hanno un buon impatto sonoro, con diffusori sempre attivi e una soddisfacente resa del sub. 


Die in One Day - Improvvisa o muori: un momento del film
Die in One Day - Improvvisa o muori: un momento del film

Crescere coltivando rabbia e ira: L'infanzia di un capo

IL FILM. Presentato nel 2015 nella sezione Orizzonti del Festival di Venezia e aggiudicatosi il premio De Laurentiis per la migliore opera prima e quello per la miglior regia, L'infanzia di un capo è arrivato finalmente in homevideo. Coraggiosa e inquietante opera prima di Brady Corbet, dalle originale ed eleganti scelte visive, il film narra la vicenda di un ragazzo americano che vive nella Francia del 1918: con una madre severa e rigidamente devota alla religione, e un padre impegnato nella stesura del Trattato di Versailles, il ragazzo coltiverà un carattere ribelle e scontroso, con continui e improvvisi scatti d'ira.

IL BLU-RAY. L'infanzia di un capo è arrivato in homevideo anche in alta definizione, con un blu-ray CG Entertainment/Fil Rouge Media che non incanta sul piano visivo. Le costanti atmosfere buie e poco illuminate, danno infatti origine a un quadro molto pastoso dove un nero fangoso tende a ingoiare molti particolari soffocando il dettaglio. Migliori alcune scene più luminose, dove il quadro può respirare e anche il croma può sfoderare colori un più intensi. Più convincente l'audio, mentre tra gli extra troviamo solamente il trailer.

DA NON PERDERE. L'audio è presente con una traccia DTS HD 5.1 sia per l'italiano che per l'originale. In alcuni momenti anche le scelte sonore del film sono molto particolari, con una musica cupa e inquietante o effetti stranianti: sotto questo aspetto il reparto risponde con un buon coinvolgimento, i diffusori sono tutti attivi e l'asse posteriore partecipa con efficacia nella costruzione del mix. Pochi ma efficaci gli interventi del sub. I dialoghi chiari e dal buon timbro, completano un audio certamente positivo.

L'infanzia di un capo: Stacy Martin e Tom Sweet in una scena del film
L'infanzia di un capo: Stacy Martin e Tom Sweet in una scena del film

Il diritto di morire: Love is all - Piergiorgio Welby, autoritratto

IL FILM. Finalmente in homevideo Love is all - Piergiorgio Welby, Autoritratto, documentario del 2015 su Piergiorgio Welby, che nel 2006, ammalato da anni di una grave forma di distrofia e attaccato a un respiratore polmonare, chiese pubblicamente con voce sintetica al Presidente della Repubblica il diritto di essere lasciato morire. Pochi mesi dopo riuscì a compiere la sua volontà aiutato dai familiari e dagli attivisti radicali. Il documentario di Francesco Andreotti e Livia Giunti, racconta l'uomo dietro all'icona e lo fa attraverso gli scritti, le narrazioni, le poesie, i dipinti e le sperimentazioni fotografiche dello stesso Welby.

IL DVD. Love is all - Piergiorgio Welby, Autoritratto è proposto in DVD da CG Entertainment per la collana Popoli Doc. Il video è buono, anche se ovviamente risente di un prodotto composto soprattutto da filmati d'archivio e spezzoni di immagini familiari: questi contributi sono a tratti, fisiologicamente, sporchi e granulosi, ma la tenuta è sempre soddisfacente. Ottimi invece il girato e le animazioni fatte apposta per il film. L'audio è in un semplice dolby digital 2.0, ma nonostante la scarsa spazialità, restituisce una narrazione e dialoghi sempre puliti e dal buon timbro, anche in filmati quasi amatoriali. Anche la musica ha un suono corposo e coinvolgente.

DA NON PERDERE. Ma la vera chicca dell'edizione sono gli extra, davvero interessanti e importanti per capire il progetto. Troviamo una serie di quelle che vengono chiamate Interviste preparatorie, che coinvolgono Carla Welby (16'), Mina Welby (13'), Francesco Lioce (14'), Marco Cappato (9'), Mario Riccio (17' e mezzo), Enzo Modica (3'). C'è inoltre un making of (5'), che in realtà è un dietro le quinte di una videoinstallazione fatta nel 2014 a La città del teatro a Cascina.

Love Is All
Una scena di Love Is All - Piergiorgio Welby, autoritratto

Due documentari da vedere: La convocazione e comandante

IL FILM. Sono arrivati in homevideo due documentari molto interessanti firmati da Enrico Maisto, entrambi sulla giustizia, del passato e del presente dell'Italia. In Comandante si racconta il rapporto particolare durante gli anni di piombo tra un giudice di sorveglianza (il padre del regista) e un ex militante di Lotta continua, che è stato vicino alla lotta armata. Ne La Convocazione, premiato al Festival dei Popoli, si raccontano timori, dubbi, paure, attese e responsabilità di un gruppo di cittadini comuni sorteggiati da un sistema informatico, in attesa della selezione per fare i giudici popolari in un Corte d'assise. 

IL DVD. La convocazione e Comandante sono arrivati in homevideo in un unico DVD CG Entertainment per la collana Popoli Doc. A parte il trailer del film riguardante la selezione dei giudici, non ci sono extra. Entrambi hanno un buon video, mentre l'audio de La Convocazione è dotato anche di un dolby digital 5.1 che aiuta a sentire le emozioni e gli effetti dell'attesa nell'aula della Corte d'Assisse. Il 2.0 di Comandante restituisce dialoghi puliti ma una scena sonora più chiusa.

DA NON PERDERE. Il video di Comandante, seppur a tratti granuloso e un po' pastoso nelle scene più scure, ha una discreta tenuta generale con un buon dettaglio sugli elementi più ravvicinati. Ottimo invece il video de La Convocazione, molto curato nei primi piani dei protagonisti per catturare le loro emozioni, ma dotato anche di un buon dettaglio ambientale, favorito dalla costante buona illuminazione.

Convocazionescena
Una scena de La convocazione