Recensione Scooby-Doo 2: Mostri scatenati (2004)

Il film non ha molte più pretese di quante non ne avesse la serie animata che lo ha ispirato, sennonché il bambino di allora che oggi assiste alle avventure della Misteri e Affini resta attonito di fronte all'abissale pochezza del canide che ne è protagonista.

Nuovi misteri a Coolsville...

Ciò che di buono si può dire di Scooby-Doo 2: Mostri scatenati è che piacerà ai bambini. O almeno a quelli non troppo esigenti e sofisticati. Oltre a ciò, non possiamo offrire conforto alcuno all'adulto che deciderà di infliggersi la pellicola in questione con lo scopo di far passare un pomeriggio divertente ai propri rampolli.

Ricordate il vecchio cartoon, vero? Il film non ha molte più pretese di quante non ne avesse la serie animata che lo ha ispirato, sennonché il bambino di allora che oggi assiste alle avventure della Misteri e Affini resta attonito di fronte all'abissale pochezza del canide che ne è protagonista. I suoi amici non sono esattamente campioni di umanità accattivanti, realistici e finemente caratterizzati, ma il povero Scooby è realizzato così malamente e risulta talmente idiota da essere offensivo per la dignità canina. Tuttavia, sembra che lo scadente Scooby in 3D un suo pubblico l'abbia conquistato, se è vero che questo sequel del primo film è arrivato a soli due anni di distanza dal debutto cinematografico dei nostri eroi della Misteri e Affini.

Gli investigatori del mistero Velma, Fred, Daphne, Shaggy e Scooby-Doo sono le star del momento a Coolsville: la gente li ama e il locale Museo di Criminologia ha dedicato loro una esposizione che raccoglie i costumi dei malfattori smascherati dalla gang. C'è però qualcuno che trama nel buio per rovinare la festa ai ragazzi, svergognandoli pubblicamente: far comparire, all'inaugurazione della mostra, un fantasma di cui i cinque amici non riescano ad avere la meglio è il modo migliore per farlo. Tanto più che alla "sorpresa" del mostro si aggiungono i danni fatti al Museo dai soliti maldestri Scooby e Shaggy. Troppo facile per la spregiudicata giornalista di turno screditarli di fronte all'intera città: ma i cervelloni del gruppo sono presto sulle tracce del malfattore che li vuole umiliare.
Di qui prende le mosse la sgangherata trama di Scooby-Doo 2, una giostra frenetica e colorata che lascia spazio ad un minimo sindacale di stentata e pedestre introspezione: scopriremo la repressione di Velma, le insicurezze di Daphne, i problemi di leadership di Fred, e soprattutto ci verrà rivelato il dilemma esacerbante di Scooby e Shaggy, che si sentono troppo imbranati e fifoni per essere eroi come i loro amici.

Le "attrazioni" principali di questo parco dei divertimenti filmico sono i mostri, che, come vuole il titolo, sono scatenati, e sono tanti: rievocati dal passato della serie animata, rappresentano una strizzata d'occhio ai nostalgici e il mezzo più efficace per catturare lo "spirito" del cartoon.
Operazione che, a giudicare dal livello d'intelligenza della pellicola, sembra riuscita fin troppo bene.

Movieplayer.it

3.0/5