Non siamo soli, la recensione: se il matrimonio è il mostro

La recensione di Non siamo soli, film di Dan Berk e Robert Olsen con protagonisti Maika Monroe e Jake Lacy. Disponibile su Paramount+.

Non siamo soli, la recensione: se il matrimonio è il mostro

Dopo sei anni insieme, Ruth e Harry sono arrivati a un momento cruciale: lui vorrebbe sposarsi, lei invece non sente la necessità di cedere alle pressioni sociali. Non ha bisogno di un pezzo di carta e di una festa per rendere legittima la loro relazione. Harry non capisce questa mentalità: a un certo punto due persone che stanno insieme da tempo devono decidere se fare il grande passo o lasciarsi. Non siamo soli, disponibile su Paramount+, parte come un film drammatico su una coppia, o una commedia sentimentale, per poi prendere svolte sorprendenti.

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Non siamo soli: una scena del film

Per schiarirsi le idee Ruth e Harry vanno a fare una gita in montagna: la natura selvaggia assiste importante alle loro litigate. Alberi, rocce, tutto fa da cornice al loro disagio. Gli animali che li circondano sembrano chiedere: perché vi scaldate così tanto? Loro non riescono a fermarsi: quel posto isolato sembra aver tirato fuori tutta la rabbia, i rancori e le questioni in sospeso che avevano sepolto in un angolo buio del loro rapporto. Quando li viviamo da dentro i nostri problemi sembrano la cosa più importante del mondo, una questione di vita o di morte, che ha la precedenza su tutto. E se invece all'improvviso, proprio nel mezzo della più grande crisi della nostra vita, arrivasse una forza esterna pronta a ribaltare tutte le nostre priorità? Stiamo viaggiando sul filo dello spoiler: diciamo che è esattamente ciò che succede ai protagonisti, interpretati da Maika Monroe e Jake Lacy.

Il matrimonio come mostro

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Non siamo soli: una foto del film

Già nel loro film precedente, Villains, Dan Berk e Robert Olsen hanno giocato con il genere, mettendo una coppia al centro di una storia inquietante. In Non siamo soli (Significant Other il titolo originale) i registi e sceneggiatori ritrovano l'attrice Maika Monroe e questa volta trattano un tema molto intimo attraverso l'horror e la fantascienza. L'angoscia sociale del matrimonio diventa infatti una presenza ingombrante e pericolosa.

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Non siamo soli: un'immagine

Se c'è una cosa che i mostri fanno da sempre è offrire la possibilità di parlare in modo indiretto delle nostre più grandi paure. Film diventati pietre miliari del cinema, come La notte dei morti viventi di George A. Romero, utilizzano creature spaventose per portare a galla grandi questioni sociali come il razzismo, la lotta di classe, lo spettro della guerra. In Significant Other è una cosa molto intima come la decisione di sposarsi o meno il grande problema.

In apparenza una decisione individuale, sposarsi è una delle più grandi pressioni che ci vengono imposte: a una certa età bisogna farlo, mettere su famiglia, fare figli. Altrimenti si può essere additati come strani, "zitelle", inaffidabili. Siamo nel 2022, purtroppo c'è anche chi lotta per avere questo diritto, eppure non si è liberi di pensarla diversamente.

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Maika Monroe e Jake Lacy, una coppia vincente

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Non siamo soli: una sequenza del film

Non siamo soli fa il suo lavoro con ironia e la giusta dose di suspense, ma è la coppia di protagonisti l'arma segreta del film. Maika Monroe ormai è il nuovo volto simbolo del cinema horror americano: It Follows, The Guest, Villains, Watcher, in ognuno di questi film recita soprattutto con gli occhi, diventando di diritto la risposta moderna alle scream queens. La potremmo definire una silent queen. Jake Lacy invece, che in molti abbiamo conosciuto grazie al ruolo comico di Pete nella serie The Office, ultimamente sta esplorando il lato oscuro, grazie a ruoli come quello di Shane Patton in The White Lotus e Robert Berchtold in A Friend of the Family. La chimica tra i due è palpabile e sono molto bravi ad alternare momenti più leggeri e divertenti ad altri di puro terrore.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Non siamo soli, il film di Dan Berk e Robert Olsen utilizza il genere horror e la fantascienza per parlare di una delle più grandi angosce sociali: il matrimonio. I protagonisti non sono d’accordo sullo sposarsi o meno, ma le loro litigate vengono interrotte dall’arrivo di qualcosa di più potente e imprevisto. Un film che gioca coi generi e può contare su un’ottima coppia di protagonisti, formata dai talenti Maika Monroe e Jake Lacy.

Movieplayer.it
3.0/5
Voto medio
4.2/5

Perché ci piace

  • Far diventare il matrimonio "il mostro" è un'idea interessante.
  • I protagonisti Maika Monroe e Jake Lacy.
  • L'ambientazione nella foresta e ben gestita.

Cosa non va

  • Non siamo di fronte a un film troppo ambizioso, ma, nel suo, fa un buon lavoro.