Recensione Jack Ryan, la nuova incarnazione dell’eroe creato da Tom Clancy

La recensione di Jack Ryan, la serie Amazon Prime Video ispirata al personaggio creato da Tom Clancy, già apparso sul grande schermo e ora interpretato da John Krasinski.

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Tom Clancy's Jack Ryan: John Krasinski in una scena

Il Jack Ryan di Tom Clancy torna a essere protagonista. Questa volta non si tratta di un nuovo film, ma di una serie TV di alto profilo, targata Amazon Prime Video e disponibile nel catalogo del servizio streaming dal 31 agosto. Conferma della volontà del colosso dell'e-commerce di proseguire su una via che possa anteporre la qualità alla quantità e che porti, passo dopo passo, all'annunciata mega produzione tolkeniana de Il signore degli anelli.

Anche in questo caso, come per il futuro adattamento da Tolkien, come per American Gods e The Man in the High Castle o un altro atteso progetto futuro come Good Omens, l'ispirazione è letteraria: Jack Ryan è un personaggio apparso in ventuno libri dal 1984, anno di uscita del romanzo Caccia a Ottobre Rosso di Tom Clancy, ad oggi, e già portato su grande schermo in cinque occasioni, avvalendosi delle interpretazioni di Alec Baldwin (Caccia a Ottobre Rosso), Harrison Ford (Giochi di potere e Sotto il segno del pericolo), Ben Affleck (Al vertice della tensione) e Chris Pine (Jack Ryan - L'iniziazione). Un elenco di nomi di spessore ai quali si va ora ad aggiungere John Krasinski.

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Tom Clancy's Jack Ryan: Wendell Pierce e John Krasinski in una scena

Da Ford a Krasinski, chi è Jack Ryan?

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Tom Clancy's Jack Ryan: John Krasinski e Wendell Pierce in una scena

Americano con sangue irlandese, John Patrick Ryan, detto Jack, è figlio di Emmet Willian Ryan e Catherine Burke Ryan, si è laureato in storia al Boston College e ha prestato servizio come sottotenente del corpo dei Marine, lavorando da operativo sulla nave portaelicotteri Guam e rimanendo coinvolto, durante un'esercitazione NATO, in un brutto incidente sulla costa di Creta che lo ha lasciato con lesioni alla schiena che hanno interrotto la sua carriera militare. E per questo, ma anche a causa della morte dei genitori in un incidente aereo, soffre di una fobia per il volo. Se snoccioliamo e riassumiamo alcune di queste informazioni sul passato di Jack Ryan è per far capire quanto dettagliato è il ritratto del personaggio che emerge dalle pagine scritte da Tom Clancy (e dagli altri autori che hanno portato avanti le sue storie dopo la morte dell'autore nel 2013), per dare un'idea di quanto solide siano le basi sulle quali ha potuto operare la produzione della serie Amazon, tali da rendere la realizzazione di una storia di lunga durata più sensata dei singoli film che l'hanno preceduta.

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Tom Clancy's Jack Ryan: una scena della prima stagione

Indipendentemente dalla qualità dei singoli progetti, nelle sue quattro incarnazioni cinematografiche, in cinque film, ne è venuto fuori inevitabilmente un ritratto frammentario e disomogeneo. Un inconveniente aggirato con naturalezza dalla serie, che nell'eventualità di ulteriori rinnovi (una seconda stagione è già stata annunciata ben quattro mesi prima del debutto) potrebbe raccontare l'evoluzione del personaggio e della sua carriera con una fluidità e completezza più vicina a quella nota ai lettori dei romanzi di Clancy, pur rielaborandola in chiave moderna. Una reinterpretazione che prende a modello, soprattutto, la versione dell'eroe impersonata da Harrison Ford e si affida al volto onesto e calmo, fiero eppure umile, di un bravo John Krasinski, che rende credibile il rapido passaggio del personaggio dalla scrivania dell'analista all'azione sul campo. Un ritratto che funziona anche per la disinvolta ironia e la buona e conflittuale intesa con il Greer di Wendell Pierce che lo affianca, altra figura interessante della serie Amazon.

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Lo spettro del terrorismo e la trama complessa di Jack Ryan

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Tom Clancy's Jack Ryan: Ali Suliman in una scena

Il nuovo corso di Jack Ryan affonda le radici nel passato per illustrare il suo presente. È chiaro fin dal duro prologo ambientato in Libano nel 1983, che ci mostra due bambini trovarsi faccia a faccia con la distruzione del luogo in cui vivono. Un incipit incisivo prima di volgere lo sguardo ai giorni nostri, a un presente in cui Jack Ryan è un analista della CIA, il primo a notare come sospette diverse transazioni economiche nell'area dello Yemen, di sua competenza. È il punto di partenza di un'indagine complessa che si dipana per otto episodi da un'ora, ricchi, articolati e avvincenti, e che porta a una nuova generazione di spietati terroristi che mirano a un piano di distruzione su larga scala, oltre che al primo, pericoloso, incarico sul campo per l'eroe interpretato da Krasinski.

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La guerra che genera mostri: un pericoloso avversario per Jack Ryan

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Tom Clancy's Jack Ryan: Dina Shihabi in una scena

Il Jack Ryan targato Amazon, prodotto da una vecchia conoscenza degli appassionati di serie TV come il Carlton Cuse di Lost insieme a Graham Roland, si sforza di dare all'antagonista dell'eroe un pari livello di approfondimento e motivazioni: i flash dal suo passato e i continui spaccati della realtà che lo circonda e in cui si muove ne sostengono una figura che si discosta dalla caricatura di leader islamico vista in altre occasioni, grazie anche alla prova del suo interprete Ali Suliman.

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Tom Clancy's Jack Ryan: una scena con John Krasinski

Diretta con piglio sicuro da Morten Tyldum, per il pilot, Daniel Sackheim e gli altri registi al servizio della produzione, Jack Ryan funziona nel creare il contesto in cui l'azione si dipana, nel renderlo vivo e drammatico grazie alle solide pedine che lo animano, nello sfruttare il corposo budget a disposizione per dare credibilità e profondità al mondo di Jack Ryan. Non manca una spruzzata d'azione e di spettacolo, ma senza inutili eccessi e senza strafare, muovendosi con accortezza per costruire le salde fondamenta per una serie che possa vivere per diversi anni e rendere giustizia al personaggio a cui si ispira.

Movieplayer.it

4.0/5