Recensione Sky High - Scuola di superpoteri (2005)

'Sky High' finisce per apparire come un incrocio tra Harry Potter e 'Gli Incredibili', e si candida per essere uno dei migliori film per famiglie dell'anno.

Il potere dell'ironia

Con la nostra scuola sempre più allo sfascio, è bello potersi immergere in realtà scolastiche diverse, almeno nel mondo della fantasia.
Se Harry Potter ci ha regalato un grande sogno con la sua Hogwarts, Sky High - Scuola di superpoteri non sfigura nel suo piccolo: in un mondo in cui i supereroi sono accettati e rispettati, Sky High è un liceo per i giovani eroi in erba, ognuno con il suo diverso potere. Protagonista del film è Will Stronghold, figlio dei due eroi più famosi e, per sua sfortuna, apparentemente senza poteri speciali. Entrato a scuola si trova costretto superare la discriminazione subita da quelli come lui, che vengono messi in un corso a parte, per imparare ad essere di supporto agli eroi veri.
Tra amici falsi e nemici misteriosi, Will affronta la paura di non essere accettato dai genitori, le difficoltà dell'adolescenza e pericoli concreti.

Con una sceneggiatura che trasuda ironia, per situazioni e battute, Sky High è un teen movie che segue le regole del genere per rovesciarle e stravolgerle: un film di adolescenti, per adolescenti, ma apprezzabile da ogni tipo di pubblico. La regia sicura e vivace di Mike Mitchell tiene sempre desta l'attenzione dello spettatore e si dimostra adeguata sia alle sequenze scolastiche che alla parte finale tipicamente d'azione.
Ma Mitchell controlla con intelligenza tutti gli aspetti del suo film, dalla scelta delle canzoni al cast, che ha il suo punto di forza in un Kurt Russell che dà una marcia in più alle sequenze che lo vedono protagonista, senza nulla togliere ai suoi colleghi più giovani, tutti in parte e convincenti.
Molto carini ed efficaci gli effetti speciali, nonostante di qualità mediamente inferiore alle megaproduzioni degli ultimi tempi.

Sky High finisce per apparire come un incrocio tra Harry Potter e Gli Incredibili, pur non eguagliandone i vertici qualitativi, e si candida per essere uno dei migliori film per famiglie dell'anno.
Il suo soggetto sarà sicuramente sfruttato ulteriormente, e per le sue potenzialità è giusto che sia così; ma forse sarebbe più adatto ad essere sviluppato in una serie televisiva, piuttosto che in seguiti che rischierebbero di riciclarlo ed impoverirlo.

Movieplayer.it

3.0/5