Il DVD de La mia classe

Buona edizione homevideo per il film con Valerio Mastrandea presentato a Venezia 2013. Ottimo il video, discreti audio ed extra.

Mastrandea dà lezioni di integrazione

La mia classe: una scena del film
La mia classe: una scena del film
Presentato al Festival di Venezia alle Giornate degli Autori 2013. La mia classe ora è approdato in homevideo. Motivo in più per riscoprire il film di Daniele Gaglianone, che con un linguaggio metacinematografico tocca l'argomento delicato e scottante dell'integrazione degli stranieri in Italia. Nel film si sta girando un film, con un attore che interpreta un maestro (Valerio Mastandrea) che dà lezioni di italiano a una classe di extracomunitari proveniente da tutte le parti del mondo, che in pratica mettono in scena loro stessi, con la loro voglia di vivere nel nostro paese ma alle prese con i problemi inerenti il permesso di soggiorno. Durante le riprese accade un fatto per cui si esce in qualche modo dal film e si affronta la dura realtà. Un curioso esperimento di "vera finzione" che a tratti affascina per la diversa angolazione dalla quale si affronta il tema immigrazione.

Video compatto con un buon dettaglio

La mia classe arriva in homevideo con un DVD targato CG Home Video di ottima fattura tecnica. Il video infatti impressiona per la compattezza e per la capacità di proporre un quadro sempre solido e senza sbavature, che appaiono in minima parte solo su qualche fondale. Il dettaglio è morbido ma più che buono per lo standard DVD, soprattutto sui volti dei protagonisti, e beneficia di scene quasi sempre luminose, ma colpisce la resa anche in condizioni di maggior oscurità, che non denota particolari flessioni. il croma è vivo e naturale, i fenomeni di alising rari e lievi, mentre la grana è molto leggera e quasi interamente naturale, senza problemi di compressione.

Audio soddisfacente. Extra: scene tagliate ed estese

Sul fronte audio, la traccia multicanale non deve svolgere un grande lavoro, essendo il film incentrato soprattutto sui dialoghi, che comunque sono sempre chiari e puliti dal centrale. Ma quando c'è bisogno di un minimo di ambienza, come in una scena nel traffico o nel momento della sfida a basket, i diffusori si fanno sentire e la spazialità è apprezzabile, anche se come detto la tranquillità del tutto dipende proprio dal film. Gli extra, oltre al trailer, sono composti dalle lunghe scene tagliate, o meglio grezze: "La figlia di Jessica" dura 6 minuti, "Sognare" 10 minuti, mentre "Chi piange non dica di non piangere" è in pratica una versione estesa di ben 25 minuti della scena con L'Autostrada di Daniele Silvestri.