Recensione Once (2006)

Scorre come una musica dolce la storia tra Lei e Lui, cominciata per caso tra le corde di una chitarra e trascinata dal tubo di un aspirapolvere rotto, tra frasi non dette e carezze negate, tra sguardi appassionati, dolci abbracci e lunghe passeggiate in moto verso il mare.

I piccoli miracoli della musica

Forse la persona giusta da amare si incontra una sola volta nella vita, e quando capita non si può lasciarla andare via, per nessun motivo. E' quello che hanno fatto i due protagonisti di questo film, ma solo nella vita reale. Il 37enne Glen Hansard, ex-leader del gruppo irlandese The Frames, e la giovanissima pianista e attrice ceca Markéta Irglova (appena diciannovenne), sono i protagonisti di Once, produzione irlandese indipendente del 2006, applauditissima all'ultima edizione del Sundance Film Festival, che ha avuto un grande successo anche negli USA. Il perché di tanto clamore è presto spiegato: Once racconta un'insolita storia d'amore e musica, quella di due musicisti che non si chiamano mai per nome, due anime perse nella fredda Dublino che si incontrano per caso, e uniscono per un breve periodo il loro cammino. Il risultato è un film di rara intensità, una love story fuori da ogni cliché, in cui ad avere più importanza di tutto è la sintonia, soprattuto musicale, quell'ispirazione unica e travolgente che viene dal cuore quando ci si innamora.

Lei è un'immigrata dell'est, un'eccellente pianista costretta a fare la colf per mantenere la figlioletta e che ha scelto Dublino per cominciare una nuova vita; Lui uno straordinario cantante di strada che per sfamarsi ripara aspirapolveri nel negozio di suo padre. Entrambi hanno un sogno nel cassetto, lei di avere un pianoforte tutto suo, lui quello di incidere un disco con le sue canzoni. Canzoni che ha scritto per una donna speciale che l'ha appena lasciato per trasferirsi a Londra, facendolo piombare nella disperazione.

Il regista e ideatore di questo piccolo gioiello intriso di amore e musica è John Carney, ex-bassista dei Frames con la passione per il cinema, che raggranella un po' di soldi qui e là (tra sovvenzioni statali e risparmi propri) e poi propone all'amico Glen Hansard (che in un primo momento si rifiuta di recitare e propone la parte all'amico Cillian Murphy, poi ritiratosi per mancanza di doti vocali) di fare un film sulla 'sua' musica, recitando e cantando le 'sue' canzoni con la sua incredibile voce. Si parte subito: il ruolo da protagonista femminile va alla nuova partner musicale di Hansard (la Irglova, appunto) e senza chiedere permessi per le riprese in strada, decolla la produzione di Once. Con lenti speciali per riprese a distanza, macchine da presa nascoste lontano dalla scena (si vedono furgoni passare e persone allibite per il furto raccontato nella prima scena) e una troupe di poche anime, Carney gira il film in soli 17 giorni e con 150 mila euro, risparmiando su tutto, anche sulle riprese in interno, girando direttamente a casa di Hansard e di altri amici.

Lo potremmo definire in tanti modi: un musical indipendente, un dramma musicale, una storia d'amore ed altri imprevisti, ma sbaglieremmo in ogni caso, perché Once è qualcosa che va oltre, è un'opera cinemusicale che trasuda emozione, un film capace di arrivare al cuore, di commuovere con una semplicità imbarazzante. La musica, anziché essere invasiva, è quasi incidentale, cantata quasi sempre dal vivo, mentre le immagini, nitide e traballanti, somigliano a quelle di un documentario; è forse per questo che in alcuni momenti si ha l'impressione di assistere ad alchimie e a sguardi 'veri', piccoli istanti magici in cui la realtà si sostuituisce alla fiction.

Indimenticabile il duetto che i due intonano sulle splendide note di Falling Slowly, romantica colonna sonora del film, una canzone che ti entra dentro, capace di addolcire l'anima dalla prima all'ultima nota. Scorre come una musica dolce la storia tra Lei e Lui, cominciata per caso tra le corde di una chitarra e trascinata dal tubo di un aspirapolvere rotto, tra frasi non dette e carezze negate, tra sguardi appassionati, dolci abbracci e lunghe passeggiate in moto verso il mare. Un amore mai consumato, confessato, ma che come un fiume scorre fino a valle per poi perdersi nell'abisso delle occasioni perdute. E' bello avere dei sogni ma talvolta per realizzarli bisogna fare delle scelte dolorose.
Scelte che nella vita i due protagonisti non hanno fortunatamente dovuto fare, visto che, non è chiaro se già da prima oppure dopo il film, Glen Hansard e Markéta Irglova, oltre ad essere ormai un duo professionalmente inseparabile, hanno una bellissima storia d'amore.

Movieplayer.it

4.0/5